CACCIA: PARERE FAVOREVOLE DELLA TERZA COMMISSIONE SUL CALENDARIO VENATORIO – AUDIZIONE CON I RAPPRESENTANTI DI CACCIATORI, AGRICOLTORI E PROVINCE
Il nuovo calendario venatorio predisposto dalla Giunta regionale ha incassato il parere favorevole all'unanimità da parte della Terza Commissione consiliare. Contestualmente il presidente della Commissione, Massimo Buconi, ha inviato all'Esecutivo le osservazioni dei rappresentanti il mondo venatorio, tutti convocati nell'audizione di stamani, unitamente all'assessore Fernanda Cecchini.
(Acs) Perugia, 29 maggio 2013 – Al termine dell'audizione con i dirigenti delle associazioni venatorie umbre, di Confagricoltura e delle Province di Perugia e Terni, alla quale ha assistito anche l'assessore regionale Fernanda Cecchini, la Terza Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Massimo Buconi, ha espresso, all'unanimità, parere favorevole sul nuovo Calendario venatorio.
Nell'inviare alla Giunta il parere richiesto, Buconi invita l'Esecutivo regionale a tenere in considerazione le osservazioni fatte dai rappresentanti del mondo venatorio: valutare il posticipo della chiusura della caccia alla lepre al 15 dicembre, la possibilità di anticipare la caccia al cinghiale al giorno 29 settembre per rispettare le tradizionali aperture domenicali (nel calendario è previsto il 3 ottobre, giovedì, ndr), verificare la possibilità di prolungare la chiusura giornaliera delle giornate di caccia di 15 minuti, per sfruttare appieno la luce solare. Ad ogni modo le osservazioni fatte partivano da una considerazione globalmente positiva del calendario approntato dalla Giunta.
“Sempre più dobbiamo convergere su un calendario 'tecnico' – ha osservato Buconi – e in quello attuale ci sono elementi di valutazione prettamente tecnica. Non condivido – ha aggiunto – il punto 'H' del documento redatto dalla Giunta perché, di fatto, non sono molti quelli che cacciano altre specie (il testo dice, fra l'altro, che non si possono cacciare altre specie mentre viene esercitata la caccia al cinghiale nelle forme consentite, ndr)".
I cacciatori hanno osservato che per evitare comportamenti da bracconiere, che gettano discredito su tutta la categoria, sarebbe necessaria una maggiore presenza di guardie provinciali, anche perché – hanno rimarcato – una parte delle spese sostenute per la licenza viene impiegata proprio per assicurare tali funzioni di vigilanza da parte dell'ente provinciale. PG/pg