Regione Umbria - Assemblea legislativa


QUESTION TIME (1) – SANITÀ: “QUALE LO STATO DI AVANZAMENTO DELLA BANCA DELLE CELLULE STAMINALI A TERNI?” - DE SIO (FD'I) INTERROGA L'ASSESSORE TOMASSONI CHE SPIEGA LE DIFFICOLTÀ TECNICHE INTERCORSE PER IL COMPLETAMENTO

(Acs) Perugia, 28 maggio 2013 - Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Alfredo De Sio ha illustrato oggi, durante la seduta di question time del Consiglio regionale, la sua interrogazione a risposta immediata sulla “Banca regionale per la raccolta e la conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale”, con la quale vuole “chiarire quale è ad oggi la situazione relativa alla completa realizzazione della struttura, alla sua efficienza e agli impegni finanziari relativamente agli investimenti da affrontare finora erogati”. De Sio ha anche chiesto conto delle rassicurazioni ricevute dalla presidente Marini, che in seguito ad un analogo atto ispettivo aveva previsto l'operatività della struttura entro i primi mesi del 2011.

Ha risposto all'interrogazione l'assessore alla sanità Franco Tomassoni, spiegando dettagliatamente i molti problemi tecnici incontrati nella predisposizione della banca delle cellule staminali: “Ci sono state difficoltà di doppio ordine: le prime di carattere normativo, perché sono cambiate tutte le regole che riguardano la costituzione e la gestione di una banca del sangue, e questo comporta tutta un’altra serie di impegni e di regole che noi sicuramente faremmo fatica a gestire (logistica, personale, formazione, protocolli di qualità). Poi ci sono quelle economiche: non tanto per l’istituzione quanto per la gestione. Ad esempio, per il personale, è necessario che ci sia una struttura composta da un minimo di tre persone, due tecnici e un biologo, più tutta un’altra serie di personale che deve svolgere, tutta un’altra serie di adempimenti. Con l’Azienda ospedaliera di Terni stiamo valutando come utilizzare le strutture già ultimate, conservando lì tutto il sangue cordonale della Regione attraverso la formazione del personale ostetrico dei punti nascita. Terni funge da centro di raccolta e coordinamento regionale, effettua il primo screening sul sangue inviato per poi procedere al trasferimento per la conservazione alla banca Sco, da individuare tra una convenzione o col la Regione Toscana o presso l’Umberto I di Roma. Questo comporterebbe una spesa di circa 30 mila euro l’anno”.

De Sio si è detto “parzialmente soddisfatto della risposta: è importante che questi investimenti non vengano vanificati e che quindi Terni rimanga per l’Umbria l’unico centro di raccolta, che venga dato personale qualificato e implementata la parte tecnica. Dobbiamo realizzare il centro regionale di raccolta e l'accordo con i centri nazionali nel tempo più breve possibile onde evitare che su altri ritardi magari ci portino a dover fare ancora passi indietro”. MP/


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