UMBRIA MOBILITÀ: “SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA, GOVERNANCE, ASSETTO FUTURO, CRITERI PER LA SCELTA DEL SOGGETTO GESTORE DEL SERVIZIO” - ROSI (PDL) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE
Il consigliere regionale Maria Rosi (PdL) ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale per chiedere chiarimenti circa la situazione gestionale e finanziaria di Umbria Mobilità, la governance, il suo assetto societario futuro, i criteri per la scelta del soggetto gestore del servizio di trasporto. Nel ricordare come Umbria Mobilità versi da tempo in una “difficilissima situazione gestionale e finanziaria, tanto che neanche la recente operazione di prestito messa in campo dalla Giunta regionale sembra sia servita a contenerla”, Rosi è preoccupata perché la situazione potrebbe dar luogo a “gravissimi rischi sull'occupazione e comportare pericolosi riflessi sia sul pagamento degli stipendi dei dipendenti, che sull'efficienza e sulla qualità del servizio fornito ai cittadini”.
(Acs) Perugia, 24 maggio 2013 - “Futuro assetto di Umbria Mobilità e quale governance la Regione intende mettere in campo per garantire e gestire in maniera efficiente, efficace ed economica il servizio di trasporto pubblico regionale. Quali i criteri e le modalità per la scelta del soggetto gestore del servizio del trasporto pubblico regionale, vista la trasformazione della società”. È quanto chiede Maria Rosi (PdL) all'Esecutivo di Palazzo Donini attraverso una interrogazione.
“La situazione di Umbria Mobilità – ricorda l'esponente del centrodestra - versa da tempo in una difficilissima situazione gestionale e finanziaria, tanto che neanche la recente operazione di prestito messa in campo dalla Giunta regionale sembra sia servita a contenerla. Un simile quadro – spiega - comporta gravissimi rischi sull'occupazione e pericolosi riflessi sia sul pagamento degli stipendi dei dipendenti, che sull'efficienza e la qualità del servizio fornito ai cittadini. Il prestito concesso a Umbria Mobilità – scrive Rosi -, sebbene sia servito a far fronte alle contingenti difficoltà finanziarie dell'azienda, non ha minimamente sanato in via definitiva i suoi conti, tanto più che sembra necessario che gli enti locali provvedano ad adeguare i corrispettivi chilometrici e concedere maggiori risorse all'azienda, che presenta un costo per passeggero trasportato e per chilometro percorso tra i più bassi d'Italia. Questo – chiarisce - risulta dalle dichiarazioni dell'assessore Silvano Rometti (Trasporti) secondo le quali i costi sono pari a 1,9 euro a chilometro percorso, risultando, al momento, i più bassi d'Italia e, sempre a suo parere, consentono di prevedere ulteriori margini di razionalizzazione e di ottimizzazione dei trasporti”.
Rosi non manca di rimarcare come “anche l'erogazione di risorse finanziarie provenienti dal Fondo nazionale trasporti, che assegna all'Umbria circa 100 milioni di euro, pari al 2,04 per cento dell'intero ammontare, disposti dall'Esecutivo regionale in favore della Società, non sembra risolutivo a contenerne le difficoltà finanziarie. Per questo – ribadisce - si rende sempre più necessaria l'adozione di un nuovo Piano regionale dei trasporti, che dovrà non solo razionalizzare ed ottimizzare i servizi, in ragione delle risorse sempre minori provenienti dallo Stato, ma anche impostare una visione complessiva in grado di favorire e sostenere il settore del trasporto pubblico in Umbria, mettendolo nelle condizioni di affrontare e reggere le grandi sfide che si presentano per il futuro. Già con la finanziaria del 2008 è stato introdotto il monitoraggio permanente sui servizi pubblici, che ad oggi non risulta ancora attivato, come pure l'azienda non si è dotata della carta dei servizi”.
Rosi non manca quindi di ricordare che “a fronte di una situazione che rischia di diventare sempre più critica, i soci di Umbria Mobilità hanno deciso di intraprendere una scelta che porta alla privatizzazione dell'azienda mediante l'individuazione di un nuovo partner industriale e il conseguente scorporo del ramo di impresa che gestisce il servizio, mettendolo sul mercato. Grazie a questa operazione di scorporo, peraltro già decisa nei giorni scorsi, è stata costituita la nuova società 'Umbria Mobilità Esercizio S.r.l.', determinando nei fatti la creazione di due società che si occuperanno di due compiti ben distinti. La prima, 'Umbria Mobilità patrimonio', avrà tutto il patrimonio dell’azienda unica regionale dei trasporti, compresi debiti e crediti (per la parte di patrimonio non strategica si procederà alla vendita, come peraltro deciso da tempo), la seconda, 'Umbria Mobilità esercizi', sarà la società a cui verrà trasferito il personale viaggiante e la flotta dei mezzi aziendali. La gestione di questa seconda società – spiega - potrebbe arrivare ad avere la maggioranza dei capitali privati giungendo addirittura fino al 100 per cento delle quote societarie, con evidente totale esclusione degli enti pubblici locali. Nelle intenzioni dei soci di Umbria Mobilità – scrive ancora Rosi nel suo atto ispettivo - sarà un’operazione da portare a compimento entro la fine dell’anno e, in una prima fase, si procederà ad una preselezione per capire ed individuare i potenziali partners che potranno avere interesse ad entrare nell'operazione, per poi procedere in un secondo momento alla gara ad evidenza pubblica vera e propria”.
Rosi, ricorda anche che “il sindacato UGL ha dichiarato pubblicamente la propria contrarietà ad ogni forma di privatizzazione, interpretando peraltro la posizione di molti tra gli oltre i 1250 dipendenti di Umbria Mobilità. Esso sostiene che, nell’ambito della proprietà pubblica, è ancora possibile una soluzione che eviti la privatizzazione, poiché, sebbene Umbria Mobilità stia soffrendo una gravissima crisi di liquidità, è ancora una realtà imprenditoriale viva e fortemente patrimonializzata. Lo stesso sindacato UGL – conclude Rosi - ha preso una posizione fortemente critica nei confronti di questa soluzione, preannunciando una mobilitazione e uno sciopero dei lavoratori di Umbria Mobilità, creando inevitabili disagi ai cittadini e agli utenti del servizio di trasporto pubblico”. RED/as