TRASPORTO PUBBLICO: “IN ATTO UNA COMBINE PER SVENDERE UMBRIA MOBILITÀ” - LA DENUNCIA DI BRUTTI (IDV)
(Acs) Perugia, 29 aprile 2013 - “Da quanto si apprende Umbria Mobilità è prossima a recuperare i crediti sul sistema di trasporto pubblico romano. La notizia conferma la mia convinzione, cioè che l'azienda si avvia al risanamento e che viene meno la necessità di far entrare un nuovo socio privato. Al contrario, gli amministratori di Umbria mobilità perseverano con pervicacia in questa direzione, per di più attraverso modalità inaccettabili. L'intenzione è di cedere il ramo d'azienda del trasporto, uomini e mezzi compresi, lasciando i debiti a una bad company, ovviamente pubblica”. Lo afferma Paolo Brutti, consigliere regionale Idv e per anni leader nazionale della Cgil trasporti, che “continua la sua battaglia solitaria sulla più importante azienda di trasporto pubblico locale”.
“In questo modo - riprende Brutti - gli adeguamenti dei corrispettivi pubblici, che gli enti proprietari di Um non hanno voluto concedere per diversi anni alla loro società, verrebbero dati senza battere ciglio al nuovo proprietario del ramo d'azienda, quello privato, nella più classica delle combine. Ovvio che, dopo il fiume di fango riversato sui conti di Um, sul suo presunto tracollo finanziario e sulla produttività dei lavoratori, il privato entrerà in campo con licenza di uccidere. Lo ripeto: è in atto una svendita di Um a un acquirente già predeterminato, ovvero le Ferrovie dello Stato. Se i soci pubblici seguitassero a tacere si potrebbe cominciare a sentire puzza di bruciato e l'affiorare di precise responsabilità per aver causato un grave danno al patrimonio pubblico. I lavoratori di Umbria mobilità – conclude Brutti - sono preoccupati e non si può dare loro torto. Come disse il rospo che vedeva fare la punta al palo, gli atti non sono belli. Il sindacato ha tutti gli strumenti per capovolgere la situazione e impedire che questo si compia. Penso che li userà e farà bene a farlo subito”. RED/mp