SPORT: TUTELA DELLA SALUTE DEGLI SPORTIVI ALL'ESAME DELLA TERZA COMMISSIONE – PREVISTA UNA FASE DI AMPIA PARTECIPAZIONE SULLA LEGGE CHE ISTITUISCE IL PASSAPORTO BIOLOGICO
La Terza Commissione del Consiglio regionale ha discusso la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri del Partito democratico Andrea Smacchi e Luca Barberini sulla tutela della salute degli sportivi, specialmente di chi fa sport a livello non agonistico, ed introduce il “passaporto biologico dello sportivo”. Il presidente della Commissione Massimo Buconi ha quindi stabilito che su una proposta di legge che riguarda un così grande numero di cittadini e coinvolge società sportive, istituzioni e servizio sanitario regionale, vi debba essere una ampia fase di partecipazione, prevista nei prossimi giorni.
(Acs) Perugia, 9 aprile 2013 - Al termine del processo istruttorio sulla proposta di legge che tutela la salute degli sportivi, di iniziativa dei consiglieri Andrea Smacchi e Luca Barberini del Partito democratico, la Terza Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Massimo Buconi, ha esaminato i dettagli del testo che introduce controlli sanitari più accurati rispetto al semplice certificato di idoneità e introduce il passaporto biologico dell'atleta. Al termine della discussione, Buconi ha detto che su una legge che riguarda la salute di un così gran numero di cittadini, dai bambini a tutti coloro che praticano lo sport a livello non agonistico, si rende necessaria una ampia fase di partecipazione che coinvolga tutti i soggetti interessati: le numerose società sportive, il personale medico del servizio sanitario che fa i controlli e rilascia le certificazioni propedeutiche alla pratica sportiva, soggetti istituzionali interessati.
Nel dibattito sono emerse perplessità da parte dei consiglieri di opposizione, segnatamente Gianluca Cirignoni (Lega) e Rocco Valentino (Pdl), riguardo i costi che le famiglie dovrebbero sostenere, oltre a quelli che già gravano sui bilanci familiari, per ottenere le adeguate certificazioni di idoneità alla pratica sportiva che la legge prevede, mentre Franco Zaffini (Fratelli d'Italia) ha chiesto di specificare nel testo di legge l'obbligatorietà della presenza di un defibrillatore in qualsiasi sede ove venga praticato dello sport. Smacchi ha ribadito che non si può non rilevare che “chi fa sport a livello dilettantistico entra in palestra con un certificato che, a volte, viene rilasciato non a seguito di una visita medica ma dopo una semplice telefonata al medico di base. La nostra proposta vuole colmare i vuoti che ancora espongono gli sportivi, soprattutto a livello amatoriale, a dei rischi per la propria salute”.
SCHEDA – La proposta di legge introduce nuove norme per favorire la sicurezza di quanti praticano sport non solo a livello agonistico ma soprattutto a livello amatoriale, e per diffondere fra i giovani pratiche sportive “più sane, pulite e consapevoli”, visto che il fenomeno del doping va diffondendosi anche nel livello dilettantistico della pratica sportiva. La proposta Smacchi-Barberini contempla al riguardo un “passaporto biologico dello sportivo”, per controllare i valori ematici degli atleti sia in gara che in allenamento che durante i periodi di riposo onde ricostruire un profilo dell'atleta ed evitare situazioni di doping e l'istituzione di una “Giornata per la salute nello sport”, allo scopo di diffondere i principi fondamentali dello sport, come la lealtà, il rispetto ed il benessere della persona. Le società sportive dovranno dotarsi di apparecchiature mediche idonee al pronto intervento e saranno potenziati gli accertamenti diagnostici per il rilascio delle certificazioni di idoneità anche per chi pratica attività sportive non agonistiche. Le risorse finanziarie per realizzare tutto ciò saranno reperite sia dai fondi per lo sport del Bilancio regionale che attraverso l'intervento dei privati: la legge intende anche favorire i contratti di sponsorizzazione per attrarre contributi per interventi a sostegno della salute degli sportivi e delle società sportive minori, che spesso operano in condizioni di precarietà, ma forniscono importanti risposte educative alla comunità regionale. PG/