ERRATA CORRIGE///CONSIGLIO REGIONALE (5) AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA: LA MAGGIORANZA VOTA IL VIA LIBERA ALLA PROROGA FINO AL 31 MAGGIO 2013 DEGLI ORGANI GESTIONALI
Prorogati fino al 31 maggio gli Ambiti territoriali di caccia (Atc). L'Aula di Palazzo Cesaroni, con il voto favorevole della maggioranza (12 sì), 8 contrari dell'opposizione ed un astenuto (Monacelli - Udc), ha licenziato il disegno di legge proposto dalla Giunta regionale relativo agli Atc umbri, ma modificato in Terza Commissione da un emendamento approvato a maggioranza. Mentre la Giunta regionale prevedeva, originariamente, la nomina di un commissario alla scadenza naturale degli organi di gestione, per un periodo massimo di dodici mesi, la Commissione ha deciso di prorogarne la scadenza fino al 31 maggio 2013. Un provvedimento, ribadito anche in Aula, che si rende opportuno e necessario in attesa di conoscere gli esiti normativi nazionali relativi alle funzioni delle Province, competenti in materia di caccia su delega regionale. Approvato all'unanimità un emendamento a firma Buconi (Psi) e Smacchi (Pd) che da mandato alla Giunta regionale di rideterminare in riduzione i compensi previsti per gli amministratori degli Atc durante il periodo di proroga.
ERRATA CORRIGE///ULTIMA RIGA PRIMO CAPOVERSO: SI LEGGA " Approvato all'unanimità un emendamento a firma Buconi (Psi) e Smacchi (Pd) che da mandato alla Giunta regionale di rideterminare in riduzione i compensi previsti per gli amministratori degli Atc durante il periodo di proroga" ANZICHE' "Approvato all'unanimità un emendamento a firma Buconi (Psi) e Smacchi (Pd) che stabilisce la decurtazione del 30 per cento degli emolumenti previsti per gli amministratori degli Atc"./// DI SEGUITO TESTO CORRETTO
(Acs) Perugia. 20 dicembre 2012 – Prorogati fino al 31 maggio gli Ambiti territoriali di caccia (Atc). L'Aula di Palazzo Cesaroni, con il voto favorevole della maggioranza (12 sì), 8 contrari dell'opposizione ed un astenuto (Monacelli - Udc), ha licenziato il disegno di legge proposto dalla Giunta regionale relativo agli Atc umbri, ma modificato in Terza Commissione da un emendamento approvato a maggioranza. Mentre la Giunta regionale prevedeva, originariamente, la nomina di un commissario alla scadenza naturale degli organi di gestione, per un periodo massimo di dodici mesi, la Commissione ha deciso di prorogarne la scadenza fino al 31 maggio 2013. Un provvedimento, ribadito anche in Aula, che si rende opportuno e necessario in attesa di conoscere gli esiti normativi nazionali relativi alle funzioni delle Province, competenti in materia di caccia su delega regionale. Approvato all'unanimità un emendamento a firma Buconi (Psi) e Smacchi (Pd) che da mandato alla Giunta regionale di rideterminare in riduzione i compensi previsti per gli amministratori degli Atc durante il periodo di proroga.
I comitati di gestione dei tre Ambiti scadranno nelle seguenti date del 2013: Atc Perugia 1, 17 gennaio; Atc Perugia 2, 4 febbraio; Atc 3 Ternano-Orvietano, 14 luglio. In base alla modifica proposta dalla Commissione essi saranno, quindi, prorogati “dal giorno successivo alla loro scadenza, fino alla prima costituzione degli organi successivi all'entrata in vigore della [prevista ndr] legge regionale di riordino degli Ambiti territoriali di caccia”.
Interventi:
Massimo Buconi (Psi–Relatore di maggioranza) “la legge '157/'92' (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), all'art.14 prevede la ripartizione del territorio agro-silvo-pastorale destinato alla caccia programmata, in ambiti territoriali di caccia, prevedendo al contempo che le Regioni, con apposite norme, stabiliscano le modalità di prima costituzione degli organi direttivi degli Atc, la loro durata in carica nonché le norme relative alla loro prima elezione e ai successivi rinnovi. La Regione Umbria ha previsto che la durata in carica dei comitati di gestione sia di quattro anni.
La Giunta regionale ha avviato una procedura di rimodulazione organica delle strutture di gestione degli ambiti territoriali di caccia con l'obiettivo primario del contenimento della spesa attraverso la riduzione dei relativi organi direttivi. La revisione dovrà inoltre prendere atto ed adeguarsi agli scenari che si configureranno a seguito degli atti assunti dal governo in merito alla riorganizzazione territoriale delle Amministrazioni provinciali ed alla conseguente ridistribuzione delle deleghe in materia di gestione faunistico venatoria. La scadenza degli attuali comitati di gestione dell'Atc Perugia 1 e dell'Atc Perugia 2 è prevista rispettivamente per il 17 gennaio 2013 e 4 febbraio 2013, mentre per l'Atc 3 Ternano- Orvietano la data prevista è il14 luglio 2013. Nel merito della revisione delle normativa, nell'ambito del confronto avuto in sede di Consulta Faunistico Venatoria è emersa l'esigenza di procrastinare le valutazioni del merito, per poterle analizzare alla luce delle decisioni prese dal governo in sede di riforme istituzionali. È pertanto incongruente e contraddittorio avviare le procedure di rinnovo previste da una normativa regionale che contemporaneamente viene sottoposta a modifica e revisione. Per questo, la Giunta regionale aveva ritenuto opportuno e coerente attivare una procedura di commissariamento degli ambiti territoriali di caccia in scadenza. Da qui, dopo alcune audizioni con i vari soggetti interessati e dopo essere stata evidenziata la necessità di rivedere il funzionamento degli Atc e di meglio normare e gestire la questione dei danni alle produzioni agricole ed alle autovetture, la Commissione ha votato una proroga degli organismi in carica alla data della presente legge fino all’entrata in vigore della legge regionale di riordino degli ambiti territoriali di caccia e comunque non oltre il 31 maggio 2013”.
Massimo Mantovani (PdL – Relatore di minoranza): “La Commissione ha inquadrato il suo provvedimento facendo riferimento, sbagliando, ad un quadro generale confuso. Il percorso relativo alla riforma degli Atc è iniziato da molti mesi fermandosi di fronte ad oggettivi problemi. La riforma prevedeva un unico Ambito e questo diventa razionale se si verificassero realmente delocalizzazioni a costo zero ed in maniera il più diffusa possibile sul territorio. I tre Atc dell'Umbria hanno una storia di profilo gestionale, economico e di risultati. Quindi se bisogna pagare 2 milioni di euro per danni e sinistri dovuti ad animali il quadro risulta assolutamente desolante e pesante per la finanza pubblica e per gli stessi cacciatori, chiamati a pagare nel caso in cui le risorse degli Atc risultino insufficienti. Anziché andare al normale ripristino degli organi si è deciso di sopprimere la democrazia, adottando un provvedimento, prima di commissariamento e poi di proroga dei presidenti, che stanno per concludere il terzo mandato, fino al 31 maggio 2013. Gli organi andavano invece rinnovati per rimanere in carica fino alla conclusione della legge di riforma degli Atc. Sulla stessa nostra linea sono stati anche la quasi totalità dei soggetti interessati, ascoltati in audizione. Senza alcuna motivazione si è deciso di sopprimere la democrazia. Ma forse la ragione è che nel mondo venatorio c'è chi è figlio e chi figliastro. Ci troviamo di fronte ad vulnus di carattere istituzionale”.
Paolo Brutti (Idv): “i danni di 2–3 milioni di euro alle colture e ai mezzi sono prodotti da un eccesso di animali selvatici come i cinghiali. Quindi mi domando perché non si interviene per contenere e ridurre i numero di questi animali? La risposta è che in Umbria, in parte si può cacciare liberamente, mentre alcune zone sono vincolate e dove vengono organizzate battute. La Giunta aveva elaborato la proposta di riforma degli Atc, mentre la Commissione ha sollevato un problema di tempi legato al destino delle Province. La Giunta decide quindi per il Commissariamento. La Commissione per la proroga degli organi. Era forse meglio aspettare 15 giorni per sapere la fine o meno delle Province. Gli Atc sono in scadenza nei primi mesi del 2013, quindi si doveva procedere alla modifica e al rinnovo degli Atc in attesa della conclusione dell'iter per la riforma organica. Come già in Commissione sono contrario, quindi, sia al commissariamento, che alla proroga, anche perché attualmente sono già in prorogatio. E questa proposta è emersa anche dalle numerose audizioni in Commissione: non si deve commissariare, nè procrastinare, ma andare a scadenza e rieleggere gli organi”.
Andrea Smacchi (Pd): “Serve una riforma degli Atc, considerati essenziali alla gestione venatoria; ma eccessivamente costosi. Non è possibile che su oltre un milione di euro che vengono dalle tasche dei cacciatori, gli Atc ne spendano 555mila solo per il loro funzionamento con voci come: sedi, personale, compensi, etc. Siamo andati oltre le finalità e gli scopi previsti per questi organismi: significa che qualcosa non va. Servono Atc più snelli, come chiedono gli stessi cacciatori. Mi auguro che in Consiglio regionale arrivi una proposta di riforma e che una riduzione delle spese sostenute si persegua anche nella necessaria fase di proroga”.
Fernanda Cecchini (Assessore Agricoltura): “Ogni volta che si parla di caccia, qualcuno pensa che ci sarebbero azioni clientelari, interessi politici e altro. La verità è che ogni volta che si affrontano tematiche venatorie il dibattito si infiamma molto più di quando parliamo di sanità o di prospettive nella nostra regione. Sulla proposta della Commissione, diversa da quella arrivata dalla Giunta, ho detto di non avere niente in contrario, a patto che vi fosse il limite temporale per la proroga. La Giunta non ha fermato il disegno di legge per capire cosa sarebbe stato delle Province, siamo partiti da un’altra impostazione: andare verso un risparmio agendo comunque per una maggiore efficacia e efficienza delle funzioni svolte dagli organismi in genere. La caccia è organizzata con 3 Atc. Gli Atc sono previsti dalla legislazione nazionale e nel tempo hanno rappresentato un punto di riferimento importante. Oggi hanno bisogno di essere ammodernati, bisogna rivedere la loro impostazione per essere più efficaci e più efficienti nella gestione. I danni vengono pagati attraverso risorse del bilancio della Regione. I danni che vengono provocati non solo dai cinghiali, ma anche dei caprioli. La proposta è quella di prevedere un unico Atc, ci è stato chiesto di aspettare in virtù del fatto che non c’era chiarezza sul futuro delle Province”. AS/GC