FERROVIE: “COMPLETARE AL PIÙ PRESTO IL RADDOPPIO DELLA ORTE-FALCONARA. NO ALLA VARIANTE FOSSATO DI VICO-PERUGIA”. IN II COMMISSIONE I SINDACI DELLA FASCIA APPENNINICA. FUORI DAL CORO IL SINDACO DI GUALDO TADINO
“No al progetto di variante ferroviaria per l'Alta velocità Fossato di Vico–Perugia. Completare al più presto il raddoppio della tratta ferroviaria Orte-Falconara, una infrastruttura di vitale interesse per lo sviluppo di un territorio oggi tra i più colpiti dalla crisi”. È quanto sottolineato dalla quasi totalità dei sindaci ed amministratori del territorio della fascia appenninica, in audizione oggi in Seconda Commissione. In parte fuori dal coro il sindaco di Gualdo Tadino, Roberto Morroni che ha invitato tutti a non avere “posizioni tradizionalistiche circa l'ipotesi alternativa, per la quale è possibile una comparazione soltanto attraverso la stesura di un vero progetto, che ora non c'è”.
(Acs) Perugia, 5 dicembre 2012 - “No al progetto di variante ferroviaria per l'Alta velocità Fossato di Vico–Perugia. Completare al più presto il raddoppio della tratta ferroviaria Orte-Falconara, una infrastruttura di vitale interesse per lo sviluppo di un territorio oggi tra i più colpiti dalla crisi”. È quanto sottolineato dalla quasi totalità dei sindaci ed amministratori del territorio della fascia appenninica, in audizione oggi in Seconda Commissione. In parte fuori dal coro il sindaco di Gualdo Tadino, Roberto Morroni che ha invitato tutti a non avere “posizioni tradizionalistiche circa l'ipotesi alternativa, per la quale è possibile una comparazione soltanto attraverso la stesura di un vero progetto, che ora non c'è”.
L'audizione a Palazzo Cesaroni è stata chiesta dagli stessi sindaci ed amministratori del territorio.
Interventi:
ROBERTO MORRONI (consigliere comunale Pd): “Andare avanti senza indugi sul raddoppio della tratta Orte-Falconara, in particolare Foligno-Fabriano secondo il progetto approvato e su cui c'è anche il sì di massima del Cipe. Nel marzo dello scorso anno le Regioni Toscana, Marche, Umbria e Lazio si pronunciarono positivamente sul raddoppio della tratta perché importante per lo sviluppo dell'Italia mediana. Non si capisce perché il progetto possa essere messo in discussione con un altro presentato da privati cittadini. Per quanto riguarda poi la spesa, che sarebbe inferiore per il progetto di variante, è falso perché non si tratterebbe di 400 milioni di euro, ma eventualmente di 50”.
SALVATORE STELLA (assessore Comune Foligno): “Questa è una discussione che dovrebbe essere ormai superata. Beccarci per prevalere uno sull'altro alla fine significa sempre perdere qualcosa. Stiamo parlando di un progetto che ha origine nel 1997 e che ormai è ora di portare a compimento senza ulteriori e pericolosi dubbi. Ogni proposta è legittima, ma l'ipotesi alternativa non può essere presa in considerazione. Per la Foligno-Perugia-Terontola-Arezzo è necessario mettere in atto risorse per la velocizzazione della linea”.
WALTER VINCIOTTI (assessore Comune Fossato di Vico): “È auspicabile e necessario realizzare al più presto il potenziamento della linea ferroviaria così come previsto nel progetto. Un obiettivo che cerchiamo di raggiungere da 20 anni e per il quale ci preoccupa il ritardo in atto. Viviamo in un territorio attanagliato più degli altri dalla crisi e non ci possiamo permettere assolutamente ritardi”.
MARCELLO GUIDOBALDI (cittadino Gualdo Tadino): “Rinviare la realizzazione dell'opera significherebbe penalizzare ancora di più un territorio marginale e già marcatamente penalizzato. La ferrovia è uno strumento vitale, rappresenta un autentico volano per l'economia. Le merci devono muoversi con celerità. La Orte-Falconara non collega soltanto due mari (Adriatico e Tirreno), ma l'Italia del Sud con quella del Nord e quindi con l'Europa dell'Est. Supportare le aziende di questo territorio è assolutamente necessario. È un'area dell'Umbria che non può essere umiliata”.
GIUSEPPE GALLI (assessore Comune Fabriano): “Rispettare il progetto originario è una questione di tempistica, ma anche e soprattutto di buon senso. È necessario agire con immediatezza sulle infrastrutture dove di fondamentale importanza è proprio il raddoppio di questa tratta alla quale è legato, in grandissima parte, lo sviluppo del territorio”.
RINALDO CASAGLIA (assessore Comune Nocera Umbra): “È un progetto in vita dal 1997 ed è ingiustificabile ricominciare tutto daccapo. Il progetto di iniziativa del Comitato 'Ultimo treno' non può essere considerato sostitutivo a quello già in essere. Vanno tutelati i territori marginali come quelli ricompresi nel progetto originario”.
ROBERTO MORRONI (sindaco Comune Gualdo Tadino): “Intorno ai due tracciati si sta sviluppando un dibattito stucchevole. Quella del progetto originario è comunque un'opera non in procinto di partire e non si sa quando potrà essere finanziata. Non a posizioni tradizionalistiche, il mondo di 30 anni fa è diverso da quello di oggi. L'amministrazione comunale di Gualdo Tadino non è contraria all'ipotesi alternativa del tracciato, perché sono presenti motivi di interesse che meritano approfondimento. È necessario capire se è un progetto fattibile o no. Il trasporto del futuro è quello aereo, anche per piccole tratte. Per questo auspico che l'aeroporto “S.Francesco” di Perugia possa sempre più crescere e svilupparsi. Auspico l'organizzazione di un incontro con le Ferrovie per la valutazione del percorso alternativo e, quindi, della fattibilità o meno del progetto”.
MASSIMILIANO PRESCIUTTI (consigliere comunale Gualdo Tadino): “La Regione non può permettersi di camminare su un 'doppio binario'. Va presa una decisione chiara e precisa nel più breve tempo possibile. È giusto il progetto esistente, ma se si vuole aprire una discussione va fatta con assoluta urgenza. Ci troviamo di fronte ad un progetto a fine iter e ad un altro allo stato embrionale. È chiaro che ci troviamo su due piani diversi. Pieno rispetto comunque per le 10mila persone che hanno sottoscritto il progetto di variante. È comunque l'ora delle scelte, per questo è importante che la Regione chiami l'A.D. di Trenitalia Moretti per fare la scelta tecnica, economica e politica più opportuna.” AS/