AUTO STORICHE: “SUPERARE IL MONOPOLIO DELL'ASI E CONSENTIRE A TUTTI I VEICOLI STORICI DI ESSERE LIBERAMENTE ASSICURATI” - IN PRIMA COMMISSIONE AUDIZIONE CON LE ASSOCIAZIONI CLUB A112 E L'AIAC
I presidenti del Club A112 e dell'Aiac di Perugia sono stati ricevuti dalla Prima commissione del Consiglio regionale per esporre le problematiche affrontate dai propri iscritti, proprietari di auto storiche, nell'assicurare i veicoli. Secondo Agostini e Di Bello le compagnie avrebbero un atteggiamento di chiusura verso i veicoli non iscritti all'Automotoclub storico italiani (Asi) e praticherebbero tariffe più alte a chi è iscritto ai club locali.
(Acs) Perugia, 5 dicembre 2012 – Si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni, l'audizione convocata dal presidente della Prima Commissione, Oliviero Dottorini, con i rappresentanti di due club locali di auto storiche, il Club A112 e l'Aiac (Associazione italiana automotoveicoli classici) di Perugia, Dario di Bello e Marco Agostini. Al centro dell'incontro la richiesta delle due associazioni di un intervento della Regione Umbria affinché venga superata una situazione di difficoltà riscontrata dai proprietari di veicoli storici: “Le principali compagnie assicurative – hanno denunciato – si rifiutano di stipulare polizze relative a veicoli la cui storicità non sia stata attestata dall'Asi. Questo va contro lo spirito della legge regionale, che ha previsto la possibilità di ottenere questo riconoscimento anche attraverso altre associazioni e club diverse dall'Asi, che richiede un tributo annuale complessivo di 300 euro a fronte dei 45 da versare ai club locali. Si prefigura un atteggiamento di chiusura delle compagnie assicurative, che applicano prezzi differenziati e più alti ai veicoli dei club locali e sembrano voler stipulare polizze solo con l'Asi nazionale, forse per le sue grandi dimensioni e per i 20milioni di euro di bilancio. Chiediamo che la Regione intervenga: verificando la possibilità di una segnalazione all'autorità antitrust o all'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Isvap) e chiedendo all'Aci (con cui ha una convenzione da 1milione di euro per la riscossione dei bolli auto) di aprire le porte della propria assicurazione ai veicoli storici non certificati dall'Asi”.
Il presidente Dottorini e il vicepresidente Monni hanno evidenziato che si tratta di un problema reale e hanno manifestato la disponibilità della Commissione ad approfondire la questione, convocando una audizione con l'assessore regionale Gianluca Rossi. MP/