MOBILITÀ ALTERNATIVA SPOLETO: “UN’OPERA TRAVAGLIATA PER LA QUALE SONO STATI SPESI 60 MILIONI DI EURO MA CHE E’ FERMA” - INTERROGAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA)
Il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia) ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale chiedendo di sapere “dove sono finite le risorse relative alla liquidazione delle fatture per i lavori del 15esimo Sal (stato avanzamento lavori) del cantiere che sta realizzando l’impianto di mobilità alternativa di Spoleto in zona Posterna”. Secondo Zaffini, che parla di “bislacco scarica barile tra Comune e Umbria Tpl”, la Regione deve spiegare “in quanto ente cofinanziatore e socio di riferimento dell'azienda unica di trasporto pubblico, quante e quali risorse sono state ad oggi erogate dal Ministero dei Trasporti e deve inoltre illustrare il rendiconto dettagliato del Comune di Spoleto sull'erogazione del contributo regionale di un milione di euro”.
(Acs) Perugia, 31 ottobre 2012 - “La Regione, come ente cofinanziatore e come socio di riferimento di Umbria Tpl, deve chiarire dove sono finite le risorse relative alla liquidazione delle fatture per i lavori del 15esimo Sal (stato avanzamento lavori) del cantiere che sta realizzando l’impianto di mobilità alternativa di Spoleto in zona Posterna”. Lo sostiene Franco Zaffini (Fare Italia), che sulla vicenda, che riguarda il Comune di Spoleto, Umbria Tpl e l'azienda appaltatrice, ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale chiedendo conto dei pagamenti relativi alle fatture “che la ditta contesta perché mai evase”.
“Questo bislacco scarica barile tra Comune e Umbria Tpl – afferma Zaffini – oltre ad essere imbarazzante, pone in grave pregiudizio sia la ditta e quindi i suoi dipendenti, sia la conclusione dei lavori, con evidenti disagi per i cittadini che, con il cantiere chiuso, rischiano di non vedere il compimento di un’opera costata, nel suo complesso, oltre 60 milioni di euro. Stando alle affermazioni di Umbria Tpl e del Comune di Spoleto – spiega Zaffini - non è ben chiaro, tra i due enti, neanche qual è il capitolo di lavori a cui si fa riferimento per la liquidazione delle fatture, posto che, nella lettera di sollecito, la ditta appaltatrice cita, in particolare, quelle relative al 15esimo Sal, così come il Comune di Spoleto, mentre l’Azienda unica dei trasporti fa riferimento a quelle per il 16esimo Sal, sostenendo di averle già, in larga parte, erogate”.
“Di fronte a questa evidente confusione – afferma Zaffini – la Regione deve farsi parte dirigente e spiegare quante e quali risorse sono state ad oggi erogate dal Ministero dei Trasporti, a quale soggetto sono state inoltrate e a chi spetta la competenza di liquidare le fatture alla ditta appaltatrice, posto che nel subentrare alla Ssit, Umbria tpl è subentrata anche nella gestione del progetto ‘Spoleto città senz’auto’, assumendosene utili ed oneri. Deve inoltre illustrare – prosegue il consigliere di centrodestra - il rendiconto dettagliato del Comune di Spoleto sull’erogazione del contributo regionale, pari ad un milione di euro, la cui seconda tranche di 385mila euro è stata erogata appena sei mesi fa con la determinazione dirigenziale numero 1924 del 19 marzo 2012”.
“E’ un pasticcio che viene da lontano – commenta Zaffini – ossia da quando, con una forzatura da noi più volte denunciata, si è voluto costituire il soggetto unico dei trasporti il quale, lungi dal rappresentare una razionalizzazione virtuosa, si è trasformato presto in un aggregatore di debiti, con risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Un’azienda in affanno – conclude - costretta a far quadrare i conti determinati da una gestione politica che è andata ben oltre i limiti dell’incapacità, affondando il sistema del trasporto pubblico locale dell’Umbria con il suo gravoso seguito di disagi e disservizi a carico dei cittadini”. RED/PG