Regione Umbria - Assemblea legislativa


SANITÀ: “INTERVENTI PREVENTIVI PER LA TUTELA DELLA SALUTE E DEI VALORI AMBIENTALI NELLA CONCA TERNANA ALLA LUCE DEI RISULTATI DELLO STUDIO 'SENTIERI'” - UNA INTERROGAZIONE DI STUFARA (PRC - FDS)

In sintesi

Il capogruppo regionale Prc-Fds, Damiano Stufara, con una interrogazione, chiede all'Esecutivo di Palazzo Doni di “fare chiarezza” sulla situazione ambientale della provincia di Terni e in particolare del territorio del capoluogo. In particolare Stufara sollecita l'Esecutivo di Palazzo Donini a recepire la raccomandazione dello studio 'Sentieri' circa l'opportunità di effettuare un'indagine sul profilo di mortalità degli addetti all’impianto siderurgico, integrandola con analoghe forme di valutazione degli effetti, sulla popolazione locale, delle altre attività industriali presenti nel territorio, in particolare rispetto allo smaltimento dei rifiuti tramite incenerimento.

(Acs) Perugia, 18 ottobre 2012 – La Giunta regionale faccia chiarezza “sulla situazione ambientale del territorio della provincia di Terni ed in particolare del comune di Terni, per individuare più correttamente l'origine dei fattori patogeni e valutare, su queste basi, l'adeguatezza delle politiche di tutela della salute e l'opportunità di attività legate all'incenerimento dei rifiuti industriali, ormai superate dall'evoluzione tecnologica e divergenti dalle decisioni adottate a livello di ambito territoriale in merito ai rifiuti solidi urbani”. Lo chiede, con una interrogazione, il capogruppo regionale Damiano Stufara (Prc Fds). Nell'atto ispettivo, inoltre, Stufara domanda all'Esecutivo di Palazzo Donini di “recepire la raccomandazione dello studio 'Sentieri' circa l'effettuazione di un'indagine sul profilo di mortalità degli addetti all’impianto siderurgico, integrandola con analoghe forme di valutazione degli effetti, sulla popolazione locale, delle altre attività industriali presenti nel territorio, in particolare rispetto allo smaltimento dei rifiuti tramite incenerimento”.

Il consigliere regionale di Rifondazione comunista–Fds spiega che “lo studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento (Sentieri), condotto e finanziato nell’ambito del programma strategico ambiente e salute del ministero della Salute, ha condotto un’analisi della mortalità delle popolazioni residenti in prossimità di una serie di grandi centri industriali attivi o dismessi, o di aree oggetto di smaltimento di rifiuti industriali e/o pericolosi, che presentano un quadro di contaminazione ambientale e di rischio sanitario tale da avere determinato il riconoscimento di 'siti di interesse nazionale per le bonifiche' (Sin). Il progetto, avviato nel 2007, è stato completato nel mese di dicembre 2010, mentre i risultati sono pubblicati in due supplementi della rivista 'Epidemiologia & Prevenzione' rispettivamente nell'autunno del 2010 e del 2011. I siti studiati – spiega Stufara - sono costituiti da uno o più Comuni e la mortalità è stata studiata per ogni sito, nel periodo 1995-2002, attraverso alcuni indicatori: tasso grezzo, tasso standardizzato, rapporto standardizzato di mortalità”.

Damiano Stufara evidenzia che “in riferimento al Sin di Terni Papigno, lo studio rileva che 'tra gli uomini residenti si è osservato un eccesso della mortalità per tutte le cause e per tutti i tumori rispetto all’atteso. Tra le donne si è osservato un eccesso di mortalità per tutti i tumori e per le patologie dell’apparato digerente' benché non si evidenzi, rispetto alle suddette cause di morte, 'un’evidenza sufficiente o limitata di associazione con le fonti di esposizioni ambientali presenti in questo Sin', si raccomanda “la conduzione di uno studio  per descrivere il profilo di mortalità degli addetti all’impianto siderurgico”.

Nella relazione si legge che “i risultati dello studio hanno generato notevole preoccupazione fra la popolazione residente nell'area, di cui si sono fatte interpreti numerose organizzazioni ambientaliste e politiche del territorio, concordi nel richiedere sia una rivisitazione delle politiche ambientali, urbanistiche ed industriali tesa a ridurre i fattori inquinanti, che più adeguate forme di partecipazione della comunità locale alla rilevazione dei dati sulla qualità dell'aria e del suolo. Inoltre l'Osservatorio provinciale sull'ambiente e la salute, diretto da Lamberto Briziarelli, il cui secondo rapporto sulla situazione nella provincia di Terni, dopo quello del 2009, è atteso per i prossimi giorni, ha inteso smentire a mezzo stampa la presenza di una situazione emergenziale nel territorio comunale, valutando allarmistiche le analisi finora condotte da più parti sulla base dello studio Sentieri. In particolare – aggiunge Stufara - l'Osservatorio ha inteso anticipare alcuni riscontri, evidenziando che: la mortalità complessiva per tumore sarebbe stazionaria o decrescente, nonostante la crescita delle patologie al colon ed ai pomoni; la crescita dei tumori al colon ed ai polmoni sarebbe da attribuire allo stile di vita della popolazione, nella fattispecie al tabagismo ed all'abuso di carne arrostita; l'Asl 4 sarebbe la terza in Umbria per incidenza tumorale”.

Per il capogruppo del Prc–Fds però “quanto comunicato dall'Osservatorio attraverso una testata giornalistica locale, più che smentire le rimostranze delle organizzazioni locali sembrerebbe porsi in contrasto con i risultati di uno studio nazionale condotto dal ministero della Salute. Inoltre gli elementi addotti per smentire o ridimensionare il significato dei dati relativi all'incidenza dei tumori nel territorio comunale di Terni non sembrano tener conto di una serie di circostanze, ovvero: è ragionevole supporre che gli stili di vita ritenuti maggiormente responsabili dell'aumento di alcuni casi di tumore non solo siano diffusi in maniera uniforme nel territorio regionale e nazionale, ma che gli effetti della legislazione anti-fumo, il calo graduale dei fumatori e la riduzione, complice la crisi economica, del consumo di carne, dovrebbero comportare una riduzione dell'incidenza di questi pur importanti fattori patogeni. Non viene posta poi alcuna correlazione fra il calo dei nuovi casi a partire dal 2009 e la cessazione, nello stesso periodo, di ogni attività di incenerimento di rifiuti – urbani ed industriali – nel territorio comunale, su cui sarebbe invece opportuna un'analisi trasparente e partecipata anche in riferimento all'opportunità di una ripresa delle attività di incenerimento di Pulper da cartiera da parte di Terni-Ena, che si pone in contrasto con quanto la comunità politica locale ha inteso decidere escludendo il ricorso all'incenerimento per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani dal Piano d'Ambito per la gestione del ciclo dei rifiuti”.

In conclusione Stufara specifica che “i dati anticipati dall'Osservatorio riguarderebbero l'intero territorio provinciale, mentre lo studio Sentieri fa riferimento al solo sito di Terni Papigno, area di gran lunga più interessata dalle attività industriali rispetto al resto della Provincia. Ai fini di un'adeguata comparazione si renderebbe pertanto necessaria l'indicazione dell'incidenza di tali patologie almeno a livello di distretto sanitario, anche in considerazione del fatto che il Registro tumori umbro di popolazione (Rtup), raccogliendo sistematicamente i dati di incidenza del fenomeno tumorale anche in riferimento alle cure prestate fuori dalla Regione Umbria, offre da tempo tale possibilità con aggregazioni che vanno sino a livello dei singoli comuni. RED/mp
 


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