ALTA VELOCITÀ: “IL PROGETTO DI VARIANTE FERROVIARIA FOSSATO DI VICO - AEROPORTO DI S.EGIDIO NEL PROSSIMO PIANO REGIONALE DEI TRASPORTI” - LA RICHIESTA DEL COMITATO “L'ULTIMO TRENO” E DEL COMUNE DI GUBBIO
In Seconda Commissione si è parlato nuovamente del progetto di variante ferroviaria da Fossato di Vico all'aeroporto di S.Egidio, relativo alla linea nazionale Alta velocità Ancona-Roma. A chiedere di partecipare alla riunione dell'organismo presieduto da Gianfranco Chiacchieroni sono stati i Comuni di Gubbio, Valfabbrica, Scheggia e Pascelupo, Sigillo. Presenti anche i alcuni rappresentanti del Comitato 'L'Ultimo treno'. La richiesta ai consiglieri regionali è stata quella di firmare un documento che prevede l'inserimento del loro progetto, che andrebbe a sostituire quello che dovrebbe passare per Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Valtopina, all'interno del prossimo Piano regionale dei Trasporti. La Commissione ha deciso di dare luogo ad un gruppo di lavoro composto dai consiglieri Smacchi (PD), Brutti (IdV), Goracci (Comunista umbro) e Mantovani (PdL) che dovrà produrre la stesura di un nuovo documento sul quale, dopo essere stato votato in Commissione, legare nuove audizioni istituzionali e con Trenitalia per giungere, quindi, ad un progetto unitario sul quale si dovrà esprimere il Consiglio regionale.
(Acs) Perugia, 4 ottobre 2012 - “Il progetto di variante ferroviaria da Fossato di Vico all'aeroporto di S.Egidio, relativo alla linea nazionale Alta velocità Ancona-Roma, va inserito nel prossimo Piano regionale dei trasporti. Chiediamo ai consiglieri regionali un impegno chiaro e concreto e un confronto democratico sul progetto”. È quanto emerso stamani in Seconda Commissione dall'audizione con il Comitato “L'Ultimo treno' e con il Comune di Gubbio che hanno a gran voce ribadito “l'estrema utilità di inserire sulla rete i territori di Gubbio, Perugia e Assisi”, oltre “al grande impulso che con questa variante ferroviaria riceverebbe l'aeroporto di S.Egidio”. La variante, così come progettata, andrebbe a sostituire il progetto del raddoppio della linea ferroviaria da Fossato di Vico a Foligno, passando per Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Valtopina, con “un risparmio finale di oltre 400 milioni di euro”.
Alla Commissione è stato quindi sottoposto un documento di intenti da sottoscrivere nel quale, oltre alla richiesta di inserire l'opera nel Piano regionale dei Trasporti, viene evidenziato che “per la redazione del progetto della variante, il Comitato 'L'ultimo treno' si farà carico autonomamente dell'aspetto finanziario, mentre la Giunta regionale dovrà provvedere alle incombenze per la Valutazione dell'impatto ambientale”. In sostanza, il Comitato propone alla Regione di sottoporre entrambi i progetti al Ministero dei Trasporti per la valutazione e la scelta definitiva.
Sulla bontà ed utilità del progetto di variante si sono espressi tutti i consiglieri regionali presenti alla riunione, evidenziando come questa opera infrastrutturale porterebbe benefici per l'intero territorio regionale. Per quanto riguarda invece la sottoscrizione del Documento presentato dal Comitato, è stato deciso di dare luogo ad un gruppo di lavoro composto dai consiglieri Andrea Smacchi (PD), Paolo Brutti (IdV), Orfeo Goracci (Comunista umbro) e Massimo Mantovani (PdL) che dovrà produrre la stesura di un nuovo documento sul quale, dopo essere stato votato in Commissione, legare nuove audizioni istituzionali e con Trenitalia per giungere, quindi, ad un progetto unitario sul quale si dovrà esprimere il Consiglio regionale.
Interventi:
Renzo Menichetti (Consigliere di maggioranza – Comune di Gubbio): “Come Consiglio comunale abbiamo votato un documento all'unanimità nel quale viene invitata la Regione ad inserire il progetto di variante ferroviaria all'interno del Piano regionale dei Trasporti. L'audizione l'abbiamo chiesta soprattutto dopo quanto emerso da un convegno tenutosi a Terni dove si parlava della linea ferroviaria Orte-Falconara. In sostanza la chiusura completa, da parte dell'assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti verso questo progetto di variante. Non possiamo accettare questa chiusura preventiva anche per la sola valutazione tecnica”.
Francesco Pannacci (Comitato 'L'ultimo treno'): “È importante ed urgente giungere ad una decisione sulla questione. Il progetto di variante merita di essere preso in considerazione e valutato attentamente. Basta dire, perché è falso, che questa variante metterebbe a rischio il finanziamento previsto per l'opera. È necessario un discorso più organico e produttivo”.
Alessio Trecchiodi (Presidente Comitato 'L'ultimo Treno): “Non è possibile permettere che il 'Cuore' dell'Umbria venga bypassato dall'alta velocità. Il nostro progetto di variante va preso in seria considerazione per lo sviluppo economico dell'Umbria. Si tratta di un'opera fondamentale per la stessa vita futura dell'aeroporto”.
Remo Granocchia (Comitato 'L'ultimo treno'): “La vicenda va affrontata senza preconcetti e con la mente sgombra altrimenti si rischia di ripetere gli errori fatti con la realizzazione del Minimetrò. Il futuro dei trasporto è l'aereo, per questo è necessario potenziare i collegamenti con le infrastrutture aeroportuali”.
Paolo Brutti (IdV): “Non si può essere contrari a questa proposta, è una questione di intelligenza. Questa variante del progetto porterebbe la ferrovia verso un bacino di 400mila abitanti e verso l'aeroporto. Si tratta di una scelta utile e di buon senso, importantissima per l'intero territorio regionale”.
Orfeo Goracci: “La proposta va presa in grande considerazione. È palese che se i costi sono più o meno gli stessi rispetto al progetto originario, o addirittura minori, la ferrovia va portata in un punto dove intorno c'è Assisi, Perugia e soprattutto l'aeroporto. La questione va guardata senza paraocchi. Rimangono tuttavia in me i dubbi sulla effettiva disponibilità dei finanziamenti”.
Massimo Mantovani (PdL): “Condivido pienamente il progetti anche se il problema più serio è il reperimento delle risorse. Va messo in relazione l'aeroporto di S.Egidio con l'alta velocità per garantire sviluppo a tutto il territorio regionale. Auspico che su questa proposta possa esserci una posizione più univoca possibile. È necessaria una discussione vera”.
Andrea Smacchi (PD): “La proposta di variante va presa in seria considerazione. Il Sindaco di Gubbio ha già promosso in proposito incontri con i sindaci di Assisi e Perugia per dare impulso e valore a questo progetto. Senza tuttavia dimenticare che alcuni Consigli comunali hanno espresso parere negativo, va ormai scelta ed intrapresa una strada. Assolutamente contrario sulla proposta del Comitato di inserire nel Piano regionale dei Trasporti entrambi i progetti. Il Consiglio regionale dovrà prendersi la responsabilità di esprimersi su uno di essi”.
Gianluca Cirignoni (Lega Nord): “Pieno appoggio alla proposta del Comitato. L'Umbria, se vuole uscire dal suo isolamento storico, deve abbandonare i campanilismi e proiettarsi verso un futuro fatto di collegamenti tra infrastrutture aeroportuali, ferroviarie e autostradali. La questione va discussa in Consiglio attraverso il voto su una specifica mozione. È il modo migliore per far uscire allo scoperto la posizione di ogni consigliere e della stessa Giunta”.
SCHEDA: In sostanza, il progetto della linea Fabriano- Foligno proposto dal Comitato “Ultimo treno”, già illustrato in seconda Commissione il 1 giugno scorso, prevede l'inserimento dei territori di Gubbio, Perugia e Assisi sulla rete dell'Alta velocità attraverso la variante di Fossato di Vico. In pratica il Comitato suggerisce di bloccare il progetto del raddoppio della linea ferroviaria da Fossato di Vico a Foligno, spostando il tragitto dell'infrastruttura, sempre da Fossato di Vico verso, però, il territorio eugubino (Branca) fino all'aeroporto regionale San Francesco, toccando quindi i territori di Assisi e Bastia Umbra.
Nel Documento presentato oggi alla Commissione, il Comitato 'L'ultimo treno' spiega che La variante non “nega la tratta Fabriano-Foligno, ma ne realizza altre, permettendo un collegamento più veloce tra i due mari (Ancona, Perugia, Firenze, Pisa e Genova) e favorendo l'utilizzazione dell'aeroporto umbro da parte del bacino romano, considerando che l'aeroporto di Viterbo è solo nel libro dei sogni, vista la situazione di crisi finanziaria che il Paese sta attraversando”.
Secondo il Comitato “Ultimo treno”, infine “gli oppositori del nostro progetto mettono sul piatto l'argomento della velocizzazione della tratta Foligno-Terontola per confondere ulteriormente i pregi della variante. E affermando ciò dimostrano una totale assenza di conoscenza ferroviaria: Foligno e Perugia, infatti, sono già inserite in una 'visione' di alta velocità italiana. Se domani, l'amministratore di Trenitalia o di Nuovo trasporto viaggiatori (NTV) volessero attivare un 'Fraccia d'argento' o un 'Italo' tra l'Umbria e Milano, questi treni impiegherebbero 2 ore e 50 minuti da Perugia, 3 ore e 15 da Foligno e 3 ore e 47 minuti da Terni”. AS/