Regione Umbria - Assemblea legislativa


SPORT: NUOVE NORME A TUTELA DELLA SALUTE DI CHI FA SPORT, SOPRATTUTTO A LIVELLO AMATORIALE – PRESENTATA IN CONFERENZA STAMPA LA PROPOSTA DI LEGGE DI BARBERINI E SMACCHI (PD)

In sintesi

Tutela la salute di chi fa sport, non solo a livello agonistico ma soprattutto a livello amatoriale, la proposta di legge che i due consiglieri del Partito democratico, Luca Barberini e Andrea Smacchi, hanno presentato stamani, a Palazzo Cesaroni, nel corso di una conferenza stampa. L'obiettivo è quello di avere un medico presente in ogni campo dove si pratica sport, di far conseguire a tutti, non solo agli atleti agonisti, un'idonea certificazione sanitaria ed il contrasto al dilagare del doping anche fra i dilettanti sia attraverso un “passaporto biologico dello sportivo” inerente l'andamento dei valori ematici che con l'istituzione di iniziative dedicate, come la “Giornata per la salute nello sport”, allo scopo di diffondere i principi fondamentali dello sport, come la lealtà, il rispetto ed il benessere della persona”. Le risorse finanziarie saranno reperite dal bilancio regionale ma anche dai privati, attraverso varie forme di sponsorizzazione.

 


 


 

(Acs) Perugia, 27 settembre 2012 – Presentata, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta stamani a Palazzo Cesaroni, la proposta di legge dei consiglieri Luca Barberini e Andrea Smacchi (PD) “Norme per la tutela della salute degli sportivi”. Il provvedimento introduce nuove norme per favorire la sicurezza di quanti praticano sport non solo a livello agonistico ma soprattutto a livello amatoriale, e per diffondere fra i giovani pratiche sportive “più sane, pulite e consapevoli”, visto che il fenomeno del doping va diffondendosi anche nel livello dilettantistico della pratica sportiva. I due consiglieri propongono al riguardo un “passaporto biologico dello sportivo”, per controllare i valori ematici degli atleti sia in gara che in allenamento che durante i periodi di riposo onde ricostruire un profilo dell'atleta ed evitare situazioni di doping e l'istituzione di una “Giornata per la salute nello sport”, allo scopo di diffondere i principi fondamentali dello sport, come la lealtà, il rispetto ed il benessere della persona”.


 

Tutte le società – ha spiegato Barberini - dovranno dotarsi di apparecchiature mediche idonee al pronto intervento e saranno potenziati gli accertamenti diagnostici per il rilascio delle certificazioni di idoneità anche per chi pratica attività sportive non agonistiche. Le risorse finanziarie per realizzare tutto ciò saranno reperite sia dai fondi per lo sport del Bilancio regionale che attraverso l'intervento dei privati: la legge favorisce i contratti di sponsorizzazione per attrarre contributi in favore di interventi a sostegno della salute degli sportivi e delle società sportive minori, che spesso operano in condizioni di precarietà, ma forniscono importanti risposte educative alla comunità regionale”.


 

Sono arbitro di calcio dal 1988 – ha detto Smacchi – e so bene che in molti campi, specialmente in quelli dove non giocano squadre di professionisti, la presenza del medico è tutt'altro che assicurata. Allo stesso modo non possiamo non rilevare che chi fa sport a livello dilettantistico entra in palestra con un certificato che, a volte, viene rilasciato non a seguito di una visita medica ma dopo una semplice telefonata al medico di base. La nostra proposta vuole colmare i vuoti che ancora espongono gli sportivi, soprattutto a livello amatoriale, a dei rischi per la propria salute”.


 

Nella stesura della proposta di legge, che adesso inizierà il suo iter in commissione, i due consiglieri regionali segnalano anche la necessità di un censimento degli atleti agonisti e la predisposizione di un registro delle patologie incidenti sulle attività sportive, oltre che un elenco degli specialisti in medicina dello sport. “E' plausibile – hanno affermato i due consiglieri - che in una regione con 900mila abitanti almeno 500mila facciano sport, comprendendo nel numero anche le corsette a piedi e la ginnastica in palestra, ma è impossibile trovare dati certi; non c'è un'anagrafe né per gli atleti agonisti né, tanto meno, per chi pratica sport a livello amatoriale. Si conoscono solo i numeri delle società affiliate al Coni: sono 1441, di cui 373 calcistiche, con 1785 squadre. Quello che manca è una fotografia della situazione di coloro che fanno sport e di quali fasce di età sono da tutelare”.


 

Riteniamo che, – hanno concluso – anche in un momento di crisi e di diminuzione delle risorse, basti pensare al dimezzamento dagli 800mila euro del 2011 per l'impiantistica sportiva sulla base della vecchia legge (la 23 del 1998, ndr.) ai 400mila attuali, sia comunque una priorità, per un ente pubblico, la tutela della salute dei cittadini. Per questo non abbiamo previsto limiti al reperimento delle risorse, anche dai privati. Una quota arriverà anche dal recupero delle risorse dopo il taglio dei consiglieri regionali e del numero degli assessori fin dalla prossima legislatura, dove ci saranno 20 consiglieri anziché 30 e 5 assessori anziché 8: il tutto ammonta a 1 milione di euro”. PG/pg


 

FOTO ACS PER LE REDAZIONI:

http://goo.gl/9N0D1


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