SOCIALE: ABBASSATA LA SOGLIA DI REDDITO MINIMO PER ACCEDERE AGLI AIUTI ECONOMICI PER LE FAMIGLIE VULNERABILI – LA TERZA COMMISSIONE ESPRIME PARERE FAVOREVOLE AL REGOLAMENTO PROPOSTO DALLA GIUNTA
Parere favorevole della Terza commissione al regolamento della Giunta concernente modifiche alle norme per gli interventi finanziari in favore delle famiglie vulnerabili. Abbassate le soglie di accesso ai finanziamenti ed il tetto massimo per usufruirne. Proposta anche l'inclusione fra i benefici per le famiglie con un solo figlio: il profilo sociale originariamente individuato parlava di “altro figlio” fra le condizioni inclusive nel finanziamento.
(Acs) Perugia, 11 settembre 2012 – La Terza commissione consiliare di Palazzo Cesaroni ha espresso parere favorevole al Regolamento della Giunta concernente modifiche alle norme per gli interventi finanziari in favore delle famiglie vulnerabili (articolo 7 della legge regionale “13/2010”, Disciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia). Hanno votato contro i consiglieri di centrodestra Modena, Zaffini e Valentino, astenuto il leghista Cirignoni. Si tratta di una misura che prevede aiuti economici tempestivi a famiglie dove sono insorte difficoltà per una casistica che va dalla perdita del lavoro alla nascita di un figlio, sostenute dalla Regione con un intervento che non è di carattere assistenzialistico ma vuole prevenire sul nascere una situazione di difficoltà determinata da una spesa improvvisa, dal mutamento della composizione del nucleo familiare o, come detto, dall'insorgenza di una situazione di precarietà lavorativa, al fine di evitare di far scivolare dette famiglie nel disagio o in una situazione di povertà.
L'assessore al Welfare Carla Casciari ha dapprima esposto i dati analitici che i consiglieri avevano chiesto di esaminare nel dettaglio prima di procedere al voto che manda in Aula il provvedimento, quindi ha spiegato le modifiche proposte dalla Giunta. I dati, seppure parziali perché forniti solo da 8 delle 12 zone sociali, dicono che al 31 luglio scorso sono stati erogati 1 milione e 350mila euro in favore di famiglie vulnerabili. Sono stati effettuati 1.212 interventi ed è stato speso il 94 per cento del totale erogato, con un tempo di evasione delle richieste inferiore ai 30 giorni, riuscendo a fornire, come nello spirito della legge, un aiuto immediato nei casi di difficoltà insorgenti in famiglie vulnerabili. L'81 per cento delle erogazioni ha riguardato famiglie italiane, il 19 per cento stranieri, tutti residenti in Umbria. Il 37 per cento delle domande provengono da famiglie con 4 o più componenti, il 35 per cento da famiglie con figli, il 17 per cento da madri o padri con figli a carico, l'11 per cento da famiglie unipersonali. La proposta della Giunta, ha spiegato l'assessore Casciari, è quella di abbassare le soglie di accesso ai finanziamenti a 4mila 500 euro di reddito familiare (da 7mila e 500) ed il limite massimo a 15mila euro (in origine era di 23mila euro), dietro indicazioni giunte direttamente dai Comuni che hanno segnalato difficoltà di accesso da parte di famiglie certamente annoverabili fra quelle vulnerabili. Proposta anche l'inclusione fra i benefici per le famiglie con un solo figlio: il profilo sociale originariamente individuato parlava di “altro figlio” fra le condizioni inclusive nel finanziamento.
Il consigliere Franco Zaffini (Fare Italia) ha obiettato che abbassando la soglia di accesso al provvedimento “si creano aspettative e disparità”. Secondo Zaffini “allargando la platea dei beneficiari fra un anno saremo qui a constatare che i soldi non bastano”. Dall'assessorato rispondono che le risorse non verranno a mancare perché ad un abbassamento dei redditi minimi per beneficiare degli aiuti fa da contraltare la restrizione per il limite massimo, e perché ci sono integrazioni dal Fondo nazionale. Zaffini ha anche chiesto di inserire nel dispositivo di legge che “non siano riassegnati fondi ai Comuni che non li hanno spesi, onde evitare che risorse per il sociale restino a fare cassa per i Comuni”, proposta non accolta dalla Commissione, sia pure con i 4 voti favorevoli dell'opposizione e l'astensione di Stufara (Prc-FdS); contrari i 5 esponenti della maggioranza.
Il consigliere Gianluca Cirignoni (Lega Nord) ha chiesto di includere fra i beneficiari anche “famiglie composte da marito e moglie senza figli”, visto che nel testo sono incluse “famiglie con figli, famiglie numerose con 4 o più componenti e famiglie unipersonali”. Anche su questa proposta c'è stato un voto negativo: a favore solo Cirignoni, astenuto il centrodestra, contraria la maggioranza.
Il consigliere Damiano Stufara (Prc-FdS) ha chiesto invece l'inclusione nel profilo di vulnerabilità, sempre entro i limiti di reddito, delle famiglie composte “solo da una coppia”. Questa proposta, anch'essa messa in votazione, è stata accolta, con i 5 voti della maggioranza di centrosinistra, i 3 contrari dell'opposizione (Modena, Zaffini e Valentino) e l'astensione del solo Cirignoni.
Il presidente della commissione Massimo Buconi ha quindi messo ai voti il testo integrale del Regolamento di Giunta che modifica gli interventi per le famiglie vulnerabili e si è giunti al parere favorevole con 6 sì (Bottini, Brutti, Smacchi, Galanello, Stufara e Buconi), 3 voti contrari (Modena, Zaffini e Valentino) e l'astensione di Cirignoni (Lega Nord). PG/pg