Regione Umbria - Assemblea legislativa


RIORDINO PROVINCE: “NELLA DELICATA FASE ATTUALE OCCORRE MOSTRARE LUNGIMIRANZA” - MONACELLI (UDC) AUSPICA “UNA RIFLESSIONE ESTREMAMENTE ATTENTA SULLE CONSEGUENZE DEL RIORDINO ISTITUZIONALE”

(Acs) Perugia, 2 agosto 2012 - “Il riordino istituzionale della nostra regione non può prescindere dalla consapevolezza di uno scenario totalmente mutato rispetto al passato, dove le Province non potranno più avere le stesse funzioni e competenze di un tempo. La frenesia di trovare, per via politica, formule geometriche in grado di assolvere architetture istituzionali, contraddice anni di tirare a campare, quelli nei quali per non tirare le cuoia, gli amministratori regionali e locali hanno preferito rinviare sine die il ragionamento sulle prospettive dell'Umbria”. Lo afferma il capogruppo Udc in Consiglio regionale, Sandra Monacelli.

“E' proprio in una fase delicata quale quella attuale – spiega Monacelli - fatta di continui avvicendamenti nei ragionamenti di ingegneria istituzionale, dove precedentemente sembrava essere diffusa la consapevolezza della totale cancellazione delle Province, mentre ora addirittura prevale la rincorsa per salvarne il maggior numero possibile (e dunque per l'Umbria entrambe) che occorre mostrare lungimiranza. Auspico dunque – conclude il capogruppo Udc - una riflessione estremamente attenta sulle conseguenze del riordino istituzionale: la tentazione di confondere scatole vuote con contenitori pieni potrebbe produrre pericolose confusioni ed incertezze. Gettare in un unico miscuglio, come sembrano suggerire in queste ore alcuni improvvisati Azzeccagarbugli, Province, riforma sanitaria e Comuni, potrebbe alla fine creare non solo degli organismi geneticamente modificati, ma una vera e propria miscela altamente rischiosa ed esplosiva per l'intera nostra piccola Umbria”. RED/mp


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