Regione Umbria - Assemblea legislativa


CONSIGLIO REGIONALE (1): APPROVATO A MAGGIORANZA L'ASSESTAMENTO DI BILANCIO DA 13 MILIONI DI EURO – CRITICHE DALL'OPPOSIZIONE PER LA DESTINAZIONE DI ALCUNI FONDI

In sintesi

Il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato oggi (19 sì, 9 no, 1 astenuto-Udc) la manovra di assestamento al bilancio 2012 predisposta dall'Esecutivo di Palazzo Donini. Il provvedimento consente di utilizzare circa 13milioni di euro per il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il servizio antincendi; infrastrutture ed opere pubbliche; abbattimento di barriere architettoniche; sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Il dibattito e le critiche dell'opposizione si sono concentrati sulla eccessiva rigidità del bilancio, sui fondi per il volontariato anti incendio, sulla situazione di Umbria mobilità e sui fondi per le associazioni degli umbri nel mondo.

(Acs) Perugia, 24 luglio 2012 – Il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato oggi (19 sì Pd, Idv, Prc, Psi, Marini per l'Umbria, 9 no – Pdl e Lega, 1 astenuto - Udc) la manovra di assestamento al bilancio 2012 predisposta dall'Esecutivo di Palazzo Donini.

Il provvedimento consente di utilizzare circa 13milioni di euro per il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il servizio antincendi; infrastrutture ed opere pubbliche; abbattimento di barriere architettoniche; sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Fra le scelte più importanti contenute nell'assestamento figurano: 7milioni e 118 mila per il settore agricoltura, nello specifico il cofinanziamento del Piano di sviluppo rurale, la forestazione e il servizio antincendi; 2 milioni e 137mila euro su infrastrutture ed opere pubbliche: abbattimento di barriere architettoniche, sistemazioni idrauliche e patrimonio regionale. Altre cifre per 2milioni e 427mila euro comprendono spese nuove ed impreviste, come l'Imu da pagare sugli immobili di proprietà per ben 1 milione 300 mila euro.
L'assestamento prevede poi 610mila euro al trasporto pubblico locale, 120mila ai precari della legge 61 del '98, 220mila ad eventi di interesse regionale, 350mila alla promozione turistica, 100mila ad Umbria Jazz, 80mila all'Accademia di belle arti di Perugia. 50mila al Teatro Stabile ed altrettanti alla Fondazione Perugia-Assisi; 42mila al commercio equo e solidale; 20 mila euro per il servizio anticendio, 160mila euro per la proroga fino al 31 dicembre dei contratti dei precari della legge '61 del 1998; 92 mila euro per la cooperazione internazionale; 20 mila euro per iniziative software libero.

Non è stato approvato (9 sì, 1 astenuto, 19 contrari) l'emendamento presentato da Andrea Lignani Marchesani (Pdl) per stanziare ulteriori 20mila euro, da sottrarre alla cooperazione internazionale, in favore delle associazioni di volontariato che si occupano di contrasto agli incendi boschivi. Contro l'emendamento si è espresso Orfeo Goracci (Comunista umbro), ritenendo importante mantenere i fondi per la cooperazione. In seguito la presidente della Giunta, Catiuscia Marini, ha spiegato che a bilancio, sulle misure antincendio e di prevenzione, ci sono 700mila euro che “servono a farsi carico a livello regionale di quanto è stato tagliato dal Governo Berlusconi. L'elicottero dei Vigili del fuoco viene pagato dalla Regione, così come le 60 unità della protezione civile nazionale. Si tratta di interventi e risorse aggiuntive per mettere in condizione le forze dello Stato di poter svolgere le proprie attività. A questo si aggiunge il lavoro prestato dai 600 operai delle Comunità Montane. L’Umbria ha anche un programma che gestisce con i fondi del Piano di sviluppo rurale, senza finanziamenti nazionali, sulle misure preventive per gli incendi, cioè gli interventi che abbiamo fatto sui boschi e sul sistema del patrimonio boschivo regionale. Questa variazione da 20 mila euro è del tutto secondaria rispetto a un intervento complessive di 700 mila euro”.


LE RELAZIONI.
“UN PROVVEDIMENTO CHE EVIDENZIA UN SOSTANZIALE STATO DI SALUTE DELLA REGIONE CON LA CONFERMA DI TRE ELEMENTI ESSENZIALI: PATTO DI STABILITÀ RISPETTATO, NESSUN NUOVO DEBITO, EQUILIBRIO DI BILANCIO”: il presidente della Prima Commissione, OLIVIERO DOTTORINI (relatore di maggioranza), ha illustrato in Aula l'assestamento, evidenziando il rispetto dei tempi da parte della Giunta, che ha depositato l'atto in Consiglio entro il mese di luglio, con grande anticipo rispetto alla prassi degli scorsi anni. “Questa tempistica consente di destinare al più presto le somme in relazione alla difficile situazione in atto nel Paese. L'assestamento, caratterizzato principalmente da misure di contenimento e rigore in coerenza con il percorso intrapreso con il bilancio preventivo, si colloca in un quadro di finanza pubblica particolarmente problematico e non può quindi non tenere conto degli effetti delle manovre governative che dal luglio 2010 in poi hanno operato una stretta a volte insostenibile sulla capacità di manovra della Regione. L'assestamento prosegue nell’opera di razionalizzazione delle spese e allo stesso tempo procede a una rimodulazione ri-orientamento delle risorse individuando priorità e interventi sui quali ricollocare gli stanziamenti regionali. Contemporaneamente il provvedimento, che ammonta a circa 13milioni 300mila euro, conferma il mancato ricorso al nuovo debito salvo quello già autorizzato negli esercizi passati e comunque entro il limite massimo del 20 per cento delle proprie entrate correnti come stabilito dalla legge di stabilità 2012. In particolare vengono stanziati 7milioni 118 mila euro per il cofinanziamento del piano di sviluppo rurale, la forestazione, il servizio antincendi 2milioni 137 mila euro per infrastrutture e opere pubbliche con particolare riferimento all’abbattimento di barriere architettoniche, sistemazioni idrauliche e manutenzione straordinaria del patrimonio regionale inoltre 1milione 925 mila euro comprendono spese nuove e impreviste come l’Imu da pagare su immobili di proprietà per ben 1milione 300 mila euro. Si tratta in questo caso di una spesa che crea problemi evidenti anche perché in alcuni casi grava su edifici messi a disposizione di altri enti o scuole. L’assestamento prevede poi 610mila euro al trasporto locale per coprire gli oneri del personale di Umbria mobilità riferiti all’esercizio 2011. Su questo punto il dibattito in Commissione ha consentito di affrontare anche il delicato tema del trasporto pubblico locale in generale che si trova in una situazione critica a causa dei tagli dei trasferimenti statali e che vede a rischio la sostenibilità complessiva e sulla situazione particolare di Umbria mobilità i cui lavoratori rischiano di non vedere pagate le proprie spettanze. La commissione ha espresso preoccupazione per tale situazione chiedendo alla Giunta di impegnarsi per individuare soluzioni credibili. In conclusione si tratta di una manovra che oltre a essere giunta in aula con una tempistica che rende possibile utilizzare le risorse stanziate l’operazione di razionalizzazione e rigore finanziario garantendo al tempo stesso il finanziamento di interventi urgenti e non differibili un provvedimento che evidenzia un sostanziale stato di salute della Regione con la conferma di tre elementi essenziali: Patto di Stabilità rispettato, nessun nuovo debito, equilibrio di bilancio”.

Il consigliere ANDREA LIGNANI MARCHESANI, (relatore di minoranza), ha invece sottolineato che la positività del rispetto dei tempi mettendo però in evidenza che a questo corrisponde la mancata predisposizione di “PROVVEDIMENTI ANNUNCIATI BEN PIÙ IMPORTANTI, COME LA RIFORMA DELLA GOVERNANCE SANITARIA, CHE DOVEVA ESSERE IN CONSIGLIO DA GIUGNO E CHE ANCORA NON SI VEDE. Invitiamo la Giunta a proseguire nell'azione di risanamento e di congrua riduzione della spesa. Per noi è inaccettabile continuare ad incrementare fondi per questioni non solo secondarie, ma addirittura dannose in questo periodo: la cooperazione internazionale, commercio equo e solidale, il software libero, che ingessa terribilmente anche l’operatività dei nostri dipendenti e di noi operatori politici all’interno delle strutture. Oggi è difficile comprendere che si debbano incrementare fondi che dovrebbero invece rimanere quelli previsti in precedenza. In momenti particolarmente gravosi sul fronte degli incendi andrebbero ripristinati i fondi a favore del volontariato operante in questo fronte, nella fattispecie le associazioni di protezione civile che lo fanno gratuitamente e qualche volta addirittura di tasca loro. Parliamo di poche decine di migliaia di euro, per questo questi fondi devono essere assolutamente trovati. No all'incremento dei fondi per la cooperazione internazionale perché è ora che l’Umbria cominci a cooperare con se stessa, con i propri organismi di volontariato. Abbiamo colto e votato favorevolmente in Commissione il fondo di parziale ripristino di 20 mila euro di questo fondo, che però lo ripristina solo nella misura del 50 per cento. Riproporrò l’emendamento che ripristina in toto il fondo per il volontariato degli antincendi, sottraendo 20 mila euro proprio alla cooperazione internazionale. Importante, come ha chiesto lo stesso consigliere Galanello (PD) è guardare con attenzione l'associazione degli umbri nel mondo. Sono consapevole che non può essere questo atto di assestamento di bilancio la risoluzione delle criticità relative ad Umbria Mobilità per le quali, come per il pagamento delle quattordicesime ai dipendenti, si trovano ogni tipo di scuse come l'addossare la colpa alla Regione Lazio e al Comune di Roma. Ma questo è troppo semplicistico perché altissimi dirigenti di Umbria Mobilità, pensionati profumatamente pagati con centinaia di migliaia di euro avevano visto questo sbocco nel Lazio come un grande fiore all’occhiello. Mentre invece era semplicemente la costituzione di un aggravio di spese che nulla ha creato. Quindi se la Regione Lazio ha colpe, è altrettanto vero che esse vanno distribuite equamente tra coloro che hanno voluto a ogni costo aprire questo mercato e se ne sono fatti vanto. A loro lo stipendio non è stato tagliato, mentre credo sia ormai tempo, per queste persone, di andare a riposarsi dopo anni di onorata carriera, conclusa malamente. Il loro stipendio non è stato mai oggetto di alcuna revisione a differenza dei dipendenti. Annunciamo il nostro voto negativo su questo atto, pur riconoscendo la tempistica positiva per la quale vorremmo ci venisse riconosciuto il nostro comportamento in Commissione”.

L'assessore GIANLUCA ROSSI ha concluso gli interventi mettendo in rilievo che “LA SOLIDITÀ DEL BILANCIO REGIONALE CI HA PERMESSO DI INDIVIDUARE UNA SERIE DI RISORSE DA DESTINARE AD INTERVENTI IN VARI AMBITI, individuati in sede di approvazione del bilancio preventivo. L’assestamento di bilancio risente della situazione economico-finanziaria ed è un lavoro certosino di riallocazione e razionalizzazione di risorse, individuando anche una serie di obiettivi che riteniamo raggiunti con la manovra di bilancio. Con questa manovra gli equilibri generali del bilancio regionale vengono mantenuti e salvaguardati sia il rispetto del Patto di stabilità anche per l’anno 2012, il livello di ricorso al mercato, seppure in presenza di una riduzione significativa e lo stesso equilibrio di bilancio. Anche per quanto riguarda la parte inerente i residui, cui faceva riferimento il collega Lignani, voglio sottolineare che vi è un andamento, sia dei residui attivi che dei residui passivi, in decrescita. Così come è in calo, rispetto all’anno precedente, anche tutta la parte riguardante le reiscrizioni. Abbiamo cercato di riallocare e riorientare le risorse, anche in ragione della necessità di garantire il cofinanziamento di risorse e progetti nazionali, così come l’adeguata copertura finanziaria ha graduatorie vigenti in atto che possono consentire, appunto, l’utilizzo delle risorse disponibili. Il fatto che siamo nelle condizioni di approvare la manovra di assestamento di bilancio entro il mese di luglio consentirà un’anticipazione complessiva dei ragionamenti futuri, anche riguardanti sia il documento annuale di programmazione che il bilancio preventivo e pluriennale 2013. Sulle difficoltà di liquidità e cassa di Umbra Mobilità c’è un impegno della Giunta a verificare tutte le condizioni e tutte le possibilità riguardanti un intervento che possa consentire all’azienda di superare le difficoltà di cui si è fatto cenno, all’interno di una consapevolezza, che la Giunta non si preclude la possibilità di nessun intervento consentito, tuttavia questo può intervenire solo a valle di un percorso e di un’analisi di approfondimento doveroso, che riguarda non solo la Regione Umbria (socia di Umbria Mobilità pari al 20,3 per cento). Abbiamo già fatto un primo scambio di valutazione con gli altri soci di Umbria Mobilità, giovedì la presidente e l’assessore Rometti incontreranno i sindacati e martedì della prossima settimana si incontreranno i vertici dell’azienda. Le difficoltà sono legate anche alla situazione complessiva che riguarda l’esposizione creditizia di Umbria Mobilità verso il Comune di Roma, la Regione Lazio. Questo non significa che non sia patrimonio comune di tutti noi: la Regione non farà mancare la sua presenza e anche la sua possibilità di intervento per i 1.300 lavoratori che hanno difficoltà non solo legate alla quattordicesima ma anche a una prospettiva futura. Gli Enti soci di Umbria mobilità sono impegnati anche a saldare alla società le quote di loro spettanza, che assommano a diversi milioni di euro, al netto degli impegni della Regione, che già sono stati adempiuti. Nei prossimi giorni la Giunta valuterà con i sindacati e con l’Azienda stessa il complesso delle criticità e degli interventi, senza precludersi nessuna possibilità, come è doveroso in una situazione di criticità come quella attuale”.


DICHIARAZIONI DI VOTO.
DAMIANO STUFARA (Prc Fds): “Voto positivo sul provvedimento, una manovra di assestamento particolarmente contenuta, che indica l'assottigliamento della discrezionalità della spesa per effetto dei provvedimenti nazionali. A dispetto della scarsa disponibilità le scelte di allocazione delle risorse operate dalla Giunta sono condivisibili. Relativamente alla difficoltà di cassa della società Umbria mobilità, l'unica competenza della Regione riguardava i 610mila euro stanziati per gli adeguamenti contrattuali. Le difficoltà di liquidità che stanno creando problemi col pagamenti delle quattordicesime e in futuro degli stipendi dipendono dai crediti vantati verso il sistema dei trasporti della capitale, che negli anni passati ha rappresentato un valore aggiunto per l'azienda. Oggi invece quel sistema sembra diventato una 'palla al piede' e deve essere un impegno dell'Esecutivo umbri l'azione per la salvaguardia dell'azienda, dei suoi dipendenti e degli utenti del trasporto pubblico regionale. Positiva la scelta di operare approfondimenti sulle ragioni che determinano certe problematiche ma si agisca in fretta per non far ingigantire questa problematica ed anzi per porvi rimedio. La Regione ha erogato quanto di propria competenza e lo stesso dovrebbero ora fare gli altri enti locali che sono azionisti di Umbria mobilità, per evitare che a pagare siano i lavoratori che già hanno visto sfumare la propria quattordicesima”.
PAOLO BRUTTI (IDV): “Esprimo il voto favorevole del mio partito. Sul problema di Umbria tpl, si riduca o addirittura si sospenda il servizio su Roma. Non si può far pagare ai lavoratori umbri un costo del tutto improprio. sul problema di Umbria Tpl, bene ha fatto l'assessore Rossi ad attivarsi per capire come stanno le cose e che si sia discusso con i soci per fare in modo che almeno per quelle che sono le spettanze rispetto a eventuali ritardi di pagamenti sulle prestazioni fornite da Umbria Tpl si risolva il problema nel modo più rapido possibile e apprezzo l’idea di andare a questo incontro con i vertici di Umbria Tpl per farsi dire, come stanno realmente le cose. Umbria Tpl oppone probabilmente elementi di riservatezza che io credo occorra superare per capire come stanno le cose. Umbria Tpl opera su Roma attraverso una società, di cui è socia, nel passato questa società ha fatto profitti, oggi produce delle perdite, al momento in cui si trova in difficoltà, la società stessa deve apprezzare se queste difficoltà siano di ordine congiunturale o strutturale. Io sospetto che la causa sia strutturale e la soluzione a questo punto è quella della riduzione del servizio a Roma, o addirittura della sospensione perché un servizio non si può fare, se non viene pagato. Non capisco, quindi, perché, invece di procedere in questo modo lineare, fastidioso per il Comune di Roma e per la Regione Lazio, fastidiosissimo per i lavoratori della società romana, si decide di tentare di recuperare le risorse finanziarie sulla società Umbria TPL, che è indipendente dai risultati di questa sua consociata, per far fronte a delle cosiddette 'esigenze di cassa'. Evidentemente, per qualche motivo che non conosciamo, e che bisognerà investigare, la società Umbria Tpl, non vuole fare, come socia della società romana, quell’operazione di rallentamento, chiusura, riduzione delle attività, e non volendolo fare apporta delle risorse alla società romana prendendole dalle sue casse. E si fa pagare ai lavoratori della società madre un costo che invece è del tutto improprio”.
ORFEO GORACCI (comunista umbro): “Voterò a favore dell'assestamento ma senza entusiasmo. Se sono vere le considerazioni fatte sul bilancio è però vero che quanto emerso sul trasporto pubblico è preoccupante. Se 15 anni fa l'uscita su Roma del trasporto umbri sembrava un mezzo Eldorado e adesso questo è la fonte di privazione di diritti dei lavoratori, dobbiamo ragionare su dove vogliamo andare a parare. Dovremmo mettere in discussione l'approccio nazionale al trasporto pubblico locale e i tagli operati in questo settore, che rischiano di metterlo in ginocchio”. MASSIMO BUCONI (Psi): “Voto positivo e condivisione con le motivazioni esposte dal relatore di maggioranza. Importante che in questo quadro di difficoltà la nostra regione riesca a mantenere equilibri positivi. L'assestamento dimostra che la Regione è riuscita a resistere ai pesanti tagli del 2011, mitigandone gli effetti grazie a risorse del bilancio regionale. Le politiche di rigore, di trasparenza e di chiarezza perseguite dalla Regione stanno mettendo l'Umbria al riparo da questioni sgradevoli e preoccupanti che stanno investendo altre Regioni, come i disavanzi di Lazio e Sicilia. Dobbiamo trovare risorse per il rilancio e per la crescita, continuando sulla strada del rigore e della responsabilità. Siamo vicini ai lavoratori di Umbria mobilità ma l'intervento dell'assessore Rossi ci sembra condivisibile; la Giunta deve fare tutto quanto in suo potere per salvaguardare questa società”. SANDRA MONACELLI (Udc): “Mi asterrò su questo provvedimento, che risente delle difficoltà del momento. L'assestamento riallinea risorse soprattutto per quanto riguarda il finanziamento per il servizio antincendio in una stagione come questa. Apprezzabile la puntualità con cui questo atto è stato presentato e discusso. I fondi per il Consiglio regionale per l'emigrazione sono stati ridotti del 30 per cento, una scelta che però rientra in un momenti particolare di riduzione delle spese e in una situazione in cui ci sono due associazioni di umbri nel mondo che devono vedere riequilibrate le risorse assegnate. La situazione di Umbria mobilità non può prescindere dalla questione delle nomine e dei manager: non si può considerare a sostenere i privilegi del pubblico quando poi i manager fanno pagare il conto ai lavoratori. Sbagliato conferire incarichi manageriali a dipendenti pubblici ormai in pensione”. RAFFAELE NEVI (Pdl): “Voteremo convintamente contro per i motivi molto ben espressi da Andrea Lignani Marchesani. Dal dibattito sono emersi ulteriori argomenti per non approvare questo atto. Le difficoltà di bilancio non possono essere ricondotte ai tagli dei Governi Berlusconi e Monti. La verità è che in Umbria mancano riforme che possano togliere rigidità al bilancio. La gestione sbagliata di una azienda non può ricadere sulle tasche dei cittadini e la Giunta si accontenta di approfondire le questioni per capirle bene: una scelta che andava fatta mesi fa. In una situazione in cui la gente perde il lavoro ogni ora si continua a promettere la stabilizzazione dei precari, l'ampliamento degli organici e l'espansione della spesa pubblica mente la sussidiarietà rimane una bella parola che non viene concretizzata”. RENATO LOCCHI (Pd): “Convinti del nostro voto favorevole, apprezzando anche il rispetto dei tempi. Il bilancio presenta rigidità come tutti i bilanci pubblici. È un bilancio sanamente condotto che tiene conto di anni precedenti in cui la Regione ha saputo agire con correttezza ed equilibrio. Apprezziamo l'impegno assunto dall'assessore Rossi per Umbria tpl, un'azienda importantissima per questa regione. Su questo però c'è un punto che non può essere sottaciuto: le preoccupazione dei lavoratori e dell'azienda derivano in via prevalentissima dal fatto che una Regione e un Comune non pagano quello che dovrebbero in base ai contratti stipulati”. MP/AS/TB


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