CONSIGLIO REGIONALE: APPROVATA LA LEGGE CHE SOPPRIME L'APT E TRASFERISCE A SVILUPPUMBRIA LE FUNZIONI DI PROMOZIONE INTEGRATA
Il Consiglio regionale ha approvato, con 20 voti favorevoli e 9 astenuti, il disegno di legge della Giunta che cancella l'Agenzia di promozione turistica trasferendo a Sviluppumbria spa le competenza sulla promozione integrata dell'Umbria. Un commissario liquidatore e un amministratore unico provvederanno rispettivamente alla soppressione di Apt e alla ristrutturazione di Sviluppumbria: entrambe dovranno essere concluse entro 6 mesi.
(Acs) Perugia, 26 giugno 2012 – Il Consiglio regionale ha approvato, con 20 voti favorevoli e 9 astenuti il disegno di legge della Giunta che cancella l'Agenzia di promozione turistica trasferendo a Sviluppumbria spa le competenza operative della promozione integrata dell'Umbria e rafforza il ruolo di programmazione, coordinamento e concertazione dell'assessorato al turismo, mirando ad incanalare risorse in azioni coordinate, in un'ottica di efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione. La legge prevede la soppressione dell'Agenzia di promozione turistica (Apt) con la nomina di un Commissario liquidatore e il trasferimento del personale dell'Apt nei ruoli della Giunta regionale. L'istituzione del Comitato tecnico di coordinamento composto dagli assessori regionali competenti dal presidente di Sviluppumbria e da 18 membri designati dal Consiglio delle autonomie locali, dalle associazioni di categoria, dalle Camere di Commercio di Perugia e Terni e dai sindacati. La nomina di un amministratore unico, per un periodo massimo di sei mesi, che sostituisce il Consiglio di amministrazione di Sviluppumbria per assicurare il completamento del processo di riorganizzazione in relazione alle funzioni affidate. La riduzione del numero dei membri del consiglio di amministrazione di Sviluppumbria da cinque a tre.
Il relatore di maggioranza, FAUSTO GALANELLO (Pd), illustrando in Aula i contenuti del provvedimento, ha spiegato che: “Con la soppressione dell’Apt il Consiglio regionale è chiamato a varare un’altra importante riforma sulla strada della razionalizzazione e dell’efficienza della macchina amministrativa pubblica. A cui farà seguito quella della sanità, incentrata su una proposta della Giunta recentemente presentata al Consiglio dalla presidente Marini che, tra l’altro, prevede la riduzione a due Asl territoriali ed a due Aziende ospedaliere integrate. La riorganizzazione della governance del settore turistico passa per la soppressione dell’Agenzia di promozione turistica, incardinando su Sviluppumbria (che ha già incorporato il Centro Agroalimentare, la Res, il Bic e Umbria Innovazione) le attività operative di promozione turistica in un’ottica di promozione integrata per la crescita e lo sviluppo dei territori e dell’Umbria. Viene anche rafforzato il ruolo di programmazione, coordinamento e concertazione dell’assessorato al turismo. La promozione turistica integrata diventa quindi una delle funzioni della Regione che si inserisce nell'obbiettivo più generale di riorganizzazione della governance del settore turistico regionale. Il disegno di legge prevede dunque la soppressione dell'Agenzia di promozione turistica, la Regione subentra nelle funzioni e nei compiti e svolge le attività di promozione turistica integrata anche attraverso Sviluppumbria spa, a cui vengono assegnate le attività di supporto tecnico e operativo alle attività di promozione turistica e di promozione integrata e quelle di film commission. Viene istituito un comitato di coordinamento per la promozione turistica che sostituisce di fatto il comitato di concertazione Apt e il piano annuale di attività di promozione turistica ed integrata, la cui realizzazione potrà essere affidata a Sviluppumbria. In questo modo le risorse sempre più esigue, possano essere utilizzate al meglio in azioni coordinate nel rispetto dei principi di efficienza ed efficacia e possano essere valorizzati le eccellenze del territorio ed i singoli prodotti turistici”.
ANDREA LIGNANI MARCHESANI (Pdl), relatore dell'opposizione, ha espresso le riserve della minoranza su un atto che “prosegue nell'iter di semplificazione che noi auspichiamo più radicale e celere. Condividiamo la soppressione di Apt e il suo accorpamento con Sviluppumbria, motivo per cui abbiamo agevolato l'iter dell'atto in Commissione, nonostante la stessa maggioranza abbia richiesto una audizione dell'assessore Vincenzo Riommi sulle vicende legate a Sviluppumbria. Proprio sul futuro di questa società si giocherà una partita molto importante. Nel disegno di legge ci sono lungaggini e procedure farraginose, come i 6 mesi previsti per i commissari liquidatori. Con il dubbio che sarà lo stesso amministratore unico ad essere nominato commissario. La riforma delle agenzie dovrebbe prevedere di ricondurre all'interno degli assessorati le funzioni svolte. Nel caso di Sviluppumbria la situazione è diversa, dato che si tratta di una spa, sebbene con una maggioranza del 93 per cento detenuta dalla Regione. La previsione di un consiglio di amministrazione da 5 persone era sicuramente pletorica e funzionale solo a guerre di potere: positiva dunque la riduzione a 3. Non è poi opportuno che chi detiene il 7 per cento delle quote possa ottenere il 40 per cento dei posti nel cda. Abbiamo presentato un emendamento che modifica gli articoli 14 e 15 per porre, in modo stabile, un amministratore unico alla guida di Sviluppumbria. Nel merito la norma è condivisibile ma continuiamo ad avere dubbi sul futuro della governance di Sviluppumbria, decideremo come votare con l'evolversi del dibattito”.
FABRIZIO BRACCO (assessore regionale al turismo): “si tratta di un provvedimento strategico. La filiera turismo – ambiente – cultura è stata dilatata fino a comprendere tutti gli elementi tipici e le eccellenze del nostro territorio: promozione e turismo sono fattori decisivi per lo sviluppo dell'Umbria. Il turismo non può essere considerato un'appendice che sta a metà tra cultura e servizi. Il turismo è una attività economica a tutti gli effetti. La tendenza è nazionale e porta a non separare il turismo da uno sviluppo economico mirato solo alla soluzioni delle crisi. Abbiamo scelto di andare verso una agenzia multifunzionale che si faccia carico dell'intero sviluppo della regione, di cui il turismo e le attività connesse rappresentano una parte determinante. Siamo di fronte ad una nuova strategia della promozione che noi mettiamo in campo attraverso uno strumento nuovo. Spetterà alla politica e al comitato di coordinamento promuovere la concertazione e la definizione dei piani che verranno attuati dal soggetto tecnico, Sviluppumbria. Si punta così a superare anche la frammentazione regionale. I dati di maggio sui flussi turistici non sono confortanti ma in questo quadro sembra reggere il turismo internazionale: un contesto in cui non si può pensare di promuovere una singola città ma necessariamente l'intera regione. Contiamo di poter avere, dal prossimo anno, una struttura in grado di affrontare questo compito. Dobbiamo attrezzarci per riuscire a cogliere il vento della ripresa quando questo inizierà a spirare”.
GLI EMENDAMENTI Approvate le proposte di modifica presentate dall'assessore Bracco per inserire nel testo della legge l'amministratore unico quale rappresentante di Sviluppumbria nel Comitato di coordinamento e per riferire alla Regione tutti gli atti prima imputati all'Apt; da Oliviero Dottorini (Idv) “entro 45 giorni la Giunta regionale trasmette al Consiglio una relazione su principi e criteri della riorganizzazione di Sviluppumbria” (sì all'unanimità). Respinti invece gli emendamenti delle opposizioni sulle modalità di designazione dell'amministratore unico (10 sì e 19 no) e sui limiti per la sua indennità (13 no, 11 sì e 5 astenuti). Parere negativo dell'Aula anche sulla proposta Barberini (Pd) di affidare la ristrutturazione di Sviluppumbria ad un cda invece che ad un amministratore unico (22 no, 4 sì e 3 astensioni).
GLI INTERVENTI
SANDRA MONACELLI (Udc): “QUESTO DISEGNO DI LEGGE È IL PIÙ CONVINCENTE TRA LE RIFORME PASSATE DA QUEST'AULA. Il turismo deve essere riconsiderato quale volano economico per la nostra regione. In una fase di semplificazione come quella richiesta da questo momento è necessario studiare nuove formule e nuovi modi per reagire alla crisi. Mi convince l'assorbimento di Apt all'interno di Sviluppumbria e confermo il mio voto positivo. L'unico dubbio era relativo al commissario liquidatore, una figura di transizione ma che avrei preferito non fosse 'un uomo solo al comando', anche se mi rendo conto che in una fase di semplificazione è necessario accelerare tutte le procedure, con una sola persona che assolve a tutte le funzioni della società”. FRANCO ZAFFINI (FARE ITALIA): “Finalmente una struttura razionale, senza doppioni, che potrà gestire la 'vendita' del turismo a 360°, seguendo anche le attività industriali e la gestione del patrimonio immobiliare. Resta il pericolo di 'ingerenza' da parte dell'assessorato. D'altra parte l'assessore al turismo è sempre stato il vaso di coccio in mezzo a quelli di ferro, mentre deve essere l'assessore forte dell'Esecutivo di un regione come l'Umbria che dal turismo deve poter ricavare una quota sempre più crescente del proprio prodotto interno lordo. Sviluppumbria deve essere gestita da un amministratore unico al quale vengono assegnati obiettivi in virtù dei quali si decida la permanenza o meno dell'amministratore in carica, in un processo dove gli obiettivi sono assegnati dalla politica e gestiti da un 'tecnico'. Questa impostazione ci convince e il voto è favorevole per il complesso della riforma”. OLIVIERO DOTTORINI (IDV): “Questo atto rappresenta un passo avanti, il nostro voto non può che essere favorevole. Si tratta comunque di un segnale importante che dà credito alla serietà della coalizione che governa la nostra Regione e che ci fa ben sperare nell’esito delle ulteriori riforme che ci attendono. Per alcuni aspetti sarebbe stata necessaria una maggiore incisività soprattutto riguardo all’indirizzo della politica: è vero che se da un lato modifica il sistema attuale, in una logica meno settoriale, dall’altro lato, con questa ennesima attribuzione di funzioni si viene a delineare una agenzia regionale in house, che necessita di una seria ridefinizione del proprio assetto organizzativo, al fine di saper fronteggiare adeguatamente l’importante sfida che deve affrontare. Se è vero, infatti, che Sviluppumbria è una società per azioni quindi dotata di autonomia gestionale è anche vero che si tratta di una società a capitale interamente pubblico nella quale la Regione possiede più del 92 per cento delle azioni, crediamo quindi che la Regione abbia la facoltà di fornire criteri generali per indirizzare il processo di riorganizzazione in maniera coerente con gli obiettivi di questo disegno di legge. Per gli stessi motivi crediamo che sia necessario che l’esito del processo di riorganizzazione di Sviluppumbria sia portato a conoscenza del Consiglio regionale attraverso una relazione della Giunta regionale. Noi ripresentiamo quest'ultima proposta anche in Consiglio, augurandoci che l’Aula sappia coglierne l’opportunità, riappropriandosi di un compito che a nostro avviso le è proprio”. MASSIMO BUCONI (PSI): “Credo sia una legge importante perché coglie il cuore della questione e del dibattito. Le risorse dell’Umbria, quelle naturali, quelle culturali, quelle storiche, quelle artistiche, più in generale tutto quello che promuove dei flussi turistici viene preso non soltanto dal versante del bello, dal versante della conservazione del territorio, ma viene messo a tema come risorsa per lo sviluppo, quindi si cerca di fare un’azione di governo tesa a far diventare positività economica quelle che sono delle ricchezze naturali. Credo che vada recuperata anche una più efficace comunicazione, per spiegare alla comunità regionale che l'operazione è di grande portata, perché rafforza le potenzialità economiche e mette a tema lo sviluppo economico derivante da questo settore. Voto favorevole anche se non ci piace l'idea di un uomo solo al comando, ma è altrettanto vero che l’esigenza che c’è in questo momento è di essere quanto più snelli possibile e con maggiori responsabilità di coordinamento in capo a Giunta e Consiglio regionale”.
LUCA BARBERINI (Pd): “Giudizio positivo su questa riforma per i risultati che si vogliono conseguire. Un risultato di grande semplificazione: più di così non si può fare. Con questo intervento riconduciamo ad unità i soggetti che sono chiamati a gestire gli interventi nel settore economico – produttivo nella nostra regione. Una scelta giusta sotto il profilo economico ed anche politico. Da anni viviamo in uno Stato che è privo di una politica industriale, con opacità ed inefficienze nella distribuzione delle risorse al settore produttivo che invece dovrebbero andare a beneficio delle imprese che perseguono innovazione e internazionalizzazione. Sviluppumbria interverrà dunque nella promozione turistica, riconoscendone il valore economico e d imprenditoriale. Abbiamo bisogno che nel settore economico intervengano imprenditori. Sviluppumbria dovrà sostenere le nuove iniziative imprenditoriali e dovrà lavorare molto sull'innovazione tecnologica, l'unica possibilità per sostenere il sistema produttivo. Lignani ha definito i lavori di Commissione 'una guerra per bande” ma si tratta di una lettura scorretta e parziale. Io ho proposto la riduzione del cda da 5 a 3 componenti e l'emendamento è stato votato da tutta la maggioranza, a conferma che in questo momento storico la semplificazione è la soluzione più adatta. Ho anche proposto un emendamento, che ripresento oggi, per la nomina immediata di un consiglio di amministrazione a cui siano conferiti i compiti che si vorrebbero attribuire all'amministratore unico, la cui nomina è sbagliata perché non apprezzo la soluzione di un uomo solo al comando, che non può confrontarsi e dare le giuste risposte alle aziende (nel sistema economico italiano non ci sono medie aziende governate da un amministratore unico). Si tratta anche di un errore politico, abbiamo bisogno di scelte coraggiose, da fare subito. In questo modo invece l'intervento viene differito di 6 mesi”. ORFEO GORACCI (Comunista umbro): “L'Umbria è una regione grande per qualità e storia, ma è piccola fisicamente. Riportare ad un unico decisore economia e turismo è un buon segnale. Dobbiamo superare la frammentazione della promozione turistica delle fiere singole organizzate da singoli territori che non producono risultati. Da questo punto di vista la riforma è un segnale importante. Anche se osservo che le riforme votate da tutti, se non sono realmente eccezionali, fanno riflettere; mi riferisco ai plausi dei colleghi Monacelli e Zaffini. Altro elemento che invece voglio evidenziare alla presidente Marini è la contraddizione politica che in alcuni casi emerge. Più che un problema di lotte per bande ritengo che c'è un partito (il Pd) che ha al suo interno troppi partiti”. PG/MP/GC