STATUTO: “CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ALLE MAFIE” - AMPIO CONSENSO ALLA PROPOSTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD) CHE SI DICHIARA “SODDISFATTO DEL VOTO” E RITIRA TUTTE LE ALTRE PROPOSTE
La Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari ha approvato, con una votazione quasi unanime - si è astenuta l'Udc - l'inserimento al terzo posto dei valori fondanti della Carta umbra, del “contrasto alla criminalità organizzata ed alle mafie”, proposto dal capogruppo della Lega Nord Gianluca Cirignoni. Soddisfazione per il voto e per l'ampio dibattito che lo ha preceduto, sono state espresse dallo stesso Cirignoni e dal presidente della Commissione Andrea Smacchi.
(Acs) Perugia, 21giugno 2012 – Il concetto di “contrasto alla criminalità organizzata ed alle mafie”, potrà essere il terzo dei valori fondanti dello Statuto della Regione Umbria, da inserire subito dopo i primi due che già ora fanno riferimento alla cultura “della pace e della non violenza” ed a quella della “accoglienza della coesione sociale e delle differenze”.
Lo ha deciso la Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari di Palazzo Cesaroni, presieduta da Andrea Smacchi, esprimendo un voto quasi unanime (si è astenuta solo l'Udc) sulla proposta del consigliere della Lega Nord Gianluca Cirignoni.
Il testo approvato, che dovrà essere ratificato dall'Aula, è stato presentato questa mattina dallo stesso Gianluca Cirignoni, “come principio qualificante dello Statuto, contro quella zona grigia della criminalità organizzata e delle stesse mafie che da tempo minacciano di coinvolgere le istituzioni, comprese le Regioni”. Lo stesso Cirignoni, preso atto della disponibilità dimostrata nell'ultima seduta da diversi commissari, ha comunicato l'intenzione di ritirare le altre proposte di modifiche statutarie, presentate a suo tempo che tra l'altro riguardavano l'acqua pubblica, il volontariato attivo e la Orte Ravenna come strada centrale e gratuita degli umbri, ma che avrebbero rischiato di non raccogliere il consenso dei membri della Commissione.
Subito dopo il voto Cirignoni ha espresso grande soddisfazione per l'accoglimento della sua proposta. “Inserire la lotta alla criminalità organizzata fra i principi dello Statuto, ha aggiunto, significa mandare un chiaro segnale politico di rinnovamento a tutta la società umbra e gettare le basi per un futuro migliore dei nostri giovani”. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Commissione Andrea Smacchi che ha parlato di “sintesi importante emersa al termine di un confronto aperto e di un dibattito ricco che ha ipotizzato anche altre ipotesi di principi da inserire nello Statuto, spaziando dai temi della tossicodipendenza e più in generale della legalità”.
In effetti le dichiarazioni fatte dai vari gruppi sul testo proposto dal capogruppo della Lega Nord, oltre ad un diffuso consenso sull'emendamento, hanno spaziato su più temi, dalla necessità di estendere il principio anche alla lotta alla droga e al narcotraffico (Fiammetta Modena e Raffaele Nevi Pdl; Zaffini Fare Italia) alla necessità inversa di non fare un elenco di problemi oggi attuali, con il rischio che sia incompleto o rispetto al quale si potrebbero aggiungerne altri (Goracci, comunista umbro; Smacchi, Pd, Buconi Psi). Si è astenuta Sandra Monacelli (Udc) osservando che si tratta di un principio “ovvio”.
Ha espresso un chiaro no al tema tossicodipendenze Roberto Carpinelli (Marini per l'Umbria) “non siamo in Colombia e nemmeno al Cartello di Medellin”. Voto convinto quello di Paolo Brutti (Idv) “perché quando fu varato lo Statuto attuale il tema della criminalità organizzata non esisteva”. Ha invece chiesto di verbalizzare la sua posizione Massimo Buconi (Psi) che pur votando a favore ha osservato, “avrebbe un valore altissimo e tale da ricomprendere tutti i problemi, attuali e futuri, se nello Statuto ci limitassimo ad inserire il principio del rispetto della legalità”. GC/gc