ADISU: “ATTENDIAMO ANCORA UNA RISPOSTA SU UN DECESSO ALL'INTERNO DI UN COLLEGIO E L'AMMINISTRATORE MILLANTA EFFICIENZA NEI CONTROLLI E SICUREZZA” - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI E MONNI (PDL)
(Acs) Perugia, 11 maggio 2012 - “Oggi assistiamo allibiti a dichiarazioni autocelebrative dell'Amministratore unico dell'Adisu riguardo la sicurezza all'interno dei collegi, soprattutto per quanto riguarda le studentesse, in un contesto di estrema criticità sociale e morale in cui versa il capoluogo regionale”. Così i consiglieri regionali del PdL, Andrea Lignani Marchesani e Massimo Monnipuntano il dito sulla “faccia tosta” di Maurizio Oliviero ricordando la presentazione, il 23 marzo scorso, di una interrogazione a risposta scritta riguardo il decesso di uno studente extracomunitario all'interno del collegio Adisu di via Faina. “Una morte – scrivono - non priva di aspetti inquietanti anche riguardo la legittimità della presenza dello studente stesso all'interno delle strutture dell'Agenzia per il diritto allo studio”.
“Abbiamo certamente la speranza che a Perugia – rimarcano Lignani e Monni - possano esserci ancora luoghi in cui si possa vivere con relativa tranquillità e sicurezza e ci adopereremo perché tutto il territorio possa essere riportato in una situazione di controllo. Certamente, però – sottolineano -, non sono i collegi Adisu a garantire tutto questo, almeno finché non verranno chiarite le circostanze della presenza e della morte per overdose di uno studente. Ai sensi del regolamento del Consiglio regionale – rilevano in conclusione - la risposta scritta alla interrogazione sarebbe dovuta pervenire entro quindici giorni. Ad oggi nulla è stato ricevuto e questo la dice lunga sui risvolti oscuri che aleggiano all'interno dell'Adisu”. RED/as