OSPEDALE DI BRANCA: “PUNTO DI RIFERIMENTO IMPORTANTE PER L'INTERA COMUNITÀ REGIONALE DA POTENZIARE, VALORIZZARE E NON CONSIDERARE UNA SUCCURSALE DI ALTRE STRUTTURE” - NOTA DI SMACCHI (PD)
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Smacchi, punta il dito sulla prossima settimana, quando avrà inizio la discussione sul riordino del sistema sanitario regionale: “una riforma di grande importanza, che sarà anche un banco di prova fondamentale per la Giunta regionale e per l'intera maggioranza”. E nel contesto delle scelte che la Regione sarà chiamata a fare, Smacchi definisce l'ospedale di Branca “un punto di riferimento importante per l'intera comunità regionale, che va potenziato e valorizzato e non considerato come una succursale di altre strutture”.
(Acs) Perugia, 4 aprile 2012 - “Dalla prossima settimana avrà inizio la discussione sul riordino del sistema sanitario nella nostra regione, una riforma di grande importanza, che sarà anche un banco di prova fondamentale per la Giunta regionale e per l'intera maggioranza”. Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Smacchi per il quale “oltre alle scelte di carattere tecnico ed organizzativo, determinanti saranno quelle di indirizzo politico, che segneranno un profondo cambiamento per la gran parte dei territori della nostra regione”.
Smacchi rimarca come “dal territorio, in particolare dall'Alto Chiascio, venne circa un decennio fa, primo caso in Umbria, un forte segnale riformatore con la scelta di costruire un'ospedale unico a Branca, atto molto lungimirante al quale, in seguito, altri territori dell'Umbria si sono accodati. Anche per questo – sostiene l'esponente del PD - credo che sia necessario continuare a potenziare la struttura con uomini e nuove tecnologie e non considerare il nosocomio di Branca quasi come una succursale di altre strutture. Le caratteristiche dell'emergenza – spiega - così come è classificato l'ospedale di Branca, presuppongono dotazioni e funzionalità ben specifiche, che non possono in alcun modo venir meno”.
“Ad oggi, a Branca - continua Smacchi -, per motivi più o meno contingenti, nonostante l'assiduo e competente lavoro di tutto il personale, si scontano difficoltà in vari reparti, su tutti ortopedia, chirurgia e cardiologia, che vanno affrontate, nella consapevolezza che in Alta Umbria esistono solamente due strutture ospedaliere dell'emergenza: Branca e Città di Castello, che devono avere le stesse identiche attenzioni, sia di tipo tecnico che politico, perché entrambe strategiche nel panorama della sanità regionale, visto che sono situate in zone di confine con Toscana e Marche.
In questo contesto – conclude Smacchi - il mio impegno resta teso al raggiungimento di obiettivi importanti per l'intero sistema sanitario regionale, all'interno del quale l'ospedale di Branca dovrà avere il ruolo e la considerazione che merita”. RED/as