TOSSICODIPENDENZE: “INACCETTABILE LO SMANTELLAMENTO DELLA COMUNITÀ DI CITTÀ DELLA PIEVE DA PARTE DEL COMUNE DI ROMA”– PER STUFARA (PRC-FDS) “COSÌ SI DISTRUGGONO PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”
(Acs) Perugia, 20 marzo 2012 - “La decisione del Comune di Roma di porre fine alla gestione operata dalla Cooperativa sociale ‘Il Cammino’ della Comunità di tossicodipendenza di Città della Pieve, costituisce un'ingiustizia senza precedenti, che danneggia allo stesso tempo i residenti della comunità, privati di colpo delle necessarie figure di riferimento, e gli operatori, che dal 1 aprile si ritroveranno senza lavoro”. Così il capogruppo regionale Prc-Fds Damiano Stufara che sottolinea come tale provvedimento, “oltre a caratterizzarsi per l'assoluta assenza di trasparenza, determinerà con tutta evidenza degli effetti negativi sul tessuto occupazionale regionale. E ciò – aggiunge - è reso ancora più odioso dal fatto che l'esperienza trentennale di Città della Pieve rappresenta un'eccellenza che non si può certo improvvisare, ma che richiede una paziente opera di costruzione sotto il profilo delle relazioni con le comunità locali”.
L’esponente di Rifondazione comunista si augura che il Comune di Roma riveda le proprie scelte, che “purtroppo appaiono dettate da logiche politiche piuttosto che da valutazioni sul merito dei servizi. A riprova di questa considerazione c’è l'esclusione degli enti ‘storici’ che gestiscono i servizi per le dipendenze dall'esito del bando indetto dall'Agenzia Capitolina per le tossicodipendenze. Invitiamo quindi la Giunta regionale – conclude Stufara - a valutare la possibilità di intraprendere delle azioni nei confronti del Comune di Roma per la tutela dei lavoratori della Comunità di Città della Pieve che, come tutti gli ‘epurati’ dell'amministrazione cittadina di Roma, meritano qualcosa di più della semplice solidarietà”. RED/tb