QUESTION TIME (4-5) TICKET VISITE INTRAMOENIA: CRITICHE E PREOCCUPAZIONI DI MONACELLI (UDC) E ROSI (PDL) – TOMASSONI, “SCELTA PER NON GRAVARE SU TUTTI; ANCHE IL GOVERNO IN QUESTA DIREZIONE”
La vicenda del contestato aumento del 29 per cento sul costo delle visite intramoenia a carico dei cittadini, è arrivata in Consiglio regionale per effetto di due question time, di Sandra Monacelli (Udc) e di Maria Rosi (Pdl), trattate congiuntamente. Alle obiezioni, circa la inopportunità del provvedimento che finirebbe per privilegiare gli specialisti privati a scapito di quelli che operano nelle strutture pubbliche, l'assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni ha risposto che la scelta, basato su reddito, patologie ed età, “evita ulteriori costi a danno del cittadino comune; grava solo su chi si rivolge a specialisti all'infuori di quelli assicurati dal sistema pubblico, ed anche il Governo, nel documento consegnato alle Regioni, appare orientato a rivedere i ticket sanitari, ispirandosi al modello umbro”.
(Acs) Perugia 13 marzo 2012 –
Alle obiezioni di Monacelli e Rosi - la prima ha chiesto anche se
Nello specifico, Tomassoni ha ricostruito la vicenda partendo dalla decisione politica della Regione Umbria di “contestare il ticket generalizzato di 10 euro, fisso per tutti, introdotto dal precedente Governo, rispettando l'obbligo nazionale di compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini, ma in modo autonomo, introducendo criteri sociali basati sul reddito dei singoli pazienti, sule loro patologie e sulla età degli stessi”.
Circa la contestata decisione di addossare alle sole visite intramoenia il recupero dei costi, non raggiunto con l'adozione dei precedenti ticket sul reddito, l'assessore Tomassoni ha precisato che “non si è trattato di un provvedimento voluto anche per ridurre il problema delle liste di attesa, ma frutto di un ragionamento che tiene conto di due considerazioni: le visite intramoenia sono una scelta autonoma che fa il cittadino - rispetto alla possibilità di rivolgersi alla specialistica pubblica - non giustificata nemmeno dalla urgenza, perché in questi casi specifici il sistema sanitario umbro è in grado di assolvere entro i previsti 10 giorni”. Si è quindi scelto, ha ulteriormente precisato Tomassoni, “di risparmiare ulteriori aumenti al comune cittadino, addossandoli a quanti, per propria scelta decidano di farsi visitare a pagamento in regime di intramoenia”.
Sulla disponibilità di locali pubblici idonei per far sì che a luglio i medici che oggi esercitano nella cosiddetta intramoenia allargata possano rientrare, Tomassoni ha precisato che, “in base ad assicurazioni avute dagli uffici, se non ci saranno proroghe alla data fissata, tutte le esigenze saranno coperte”.
In sede di replica sia Sandra Monacelli che Maria Rosi si sono dichiarate complessivamente non soddisfatte delle risposte date dall'assessore. In particolare l'esponente Udc ha detto “