Regione Umbria - Assemblea legislativa


SERVIZI SANITARI: “RENDERE LA SANITÀ UMBRA PIÙ ACCOGLIENTE ED EFFICIENTE” - MOZIONE DI BOTTINI (PD) E BUCONI (PSI) SULLE “DIFFICOLTÀ DI ACCESSO PER DISABILI GRAVI”

In sintesi

I consiglieri regionali, Lamberto Bottini (PD e Massimo Buconi (Psi) hanno presentato una mozione da discutere in Aula sulle “difficoltà di accesso della persone con disabilità complessa ai servizi sanitari”. Per i due esponenti della maggioranza, “è necessario introdurre elementi che possano ulteriormente avvicinare il mondo della sanità ai bisogni di coloro che convivono con forme invalidanti complesse, a cui spesso si aggiungono difficoltà nell'esprimere all'esterno il proprio stato di salute”. All'interno della mozione trovano spazio anche altre sollecitazioni rispetto ad alcune “pratiche gestionali inerenti il rapporto tra persona disabile grave e interventi sanitari. Per quanto riguarda invece il Pronto soccorso ospedaliero, nell'atto viene sottolineata l'esigenza di “introdurre una corsia preferenziale di accesso”.

 

(Acs)Perugia, 12 marzo 2012 - “L’appropriatezza delle prestazioni sanitarie verso quanti non sono nella condizione di poter comunicare il loro bisogno di salute è un importante indicatore del livello di civiltà e della capacità di esprimere solidarietà ed inclusione della società. Per questo è necessario introdurre elementi che possano ulteriormente avvicinare il mondo della sanità ai bisogni di coloro che convivono con forme invalidanti complesse, a cui spesso si aggiungono difficoltà nell'esprimere all'esterno il proprio stato di salute”. I consiglieri regionali Lamberto Bottini (PD) e Massimo Buconi(Psi) hanno presentato una mozione da discutere in Aula a Palazzo Cesaroni che pone l'accento sulle “difficoltà di accesso della persone con disabilità complessa ai servizi sanitari”.
 

Nel testo, i due consiglieri regionali affrontano alcuni aspetti connessi alle “limitate possibilità da parte di persone con disabilità complessa di comunicare correttamente con medici e personale sanitario la propria situazione di salute, che può essere o meno connessa al loro stato”. Una problematica rispetto alla quale viene proposta “l'introduzione di una carta sanitaria personale da aggiornare periodicamente, in cui sia riassunta la storia naturale della patologia di cui la persona è affetta. La compilazione del supporto, a cura del medico di assistenza primaria e del pediatra di libera scelta in collaborazione con i servizi ed i centri regionali di riferimento, è utile – continua Bottini – a fornire informazioni che facilitino l’incontro e la conoscenza anche quando il malato per il suo stato di disabilità non riesca ad esprimersi”.

 

All'interno della mozione trovano spazio anche altre sollecitazioni rispetto ad alcune “pratiche gestionali inerenti il rapporto tra persona disabile grave e interventi sanitari. Come la predisposizione – specifica Bottini –, in caso di problematiche non di urgenza, di servizi per l’assistenza specialistica territoriale per persone con disabilità complessa, dando a tale condizione priorità nell’esecuzione della prestazione”.
 

Per quanto riguarda invece il Pronto soccorso ospedaliero si sottolinea l'esigenza di “introdurre una corsia preferenziale di accesso, dove il paziente sia valutato in maniera facilitata per la definizione dei codici; prevedere spazi per l’attesa dove consentire la presenza di un familiare o accompagnatore e disporre l’assegnazione di un medico referente in grado di seguire l'intero percorso del degente in caso di ricovero nei reparti di competenza”. In ultimo la mozione firmata da Bottini e Buconi sottolinea la necessità di “inserire percorsi formativi obbligatori per gli operatori sanitari finalizzati alla conoscenza delle modalità di ascolto e di risposta alle problematiche dei pazienti con disabilità complessa”. RED/as


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