SANITA’: “BENE LA REVISIONE DEI TICKET DA PARTE DEL MINISTERO. E’ MOLTO SIMILE ALL’APPLICAZIONE DEL ‘FATTORE FAMIGLIA’ NEL CALCOLO DEL REDDITO DA ME PRESENTATA IN AULA” – MONACELLI (UDC) CHIEDE IL RISPETTO DEGLI IMPEGNI ASSUNTI
Il consigliere regionale Sandra Monacelli (Udc) plaude alle novità previste nella bozza del Patto per la salute del Ministero della Sanità e sostiene che “l’ipotesi di una revisione del sistema dei ticket, volta a graduare la partecipazione e le esenzioni in funzione del reddito equivalente del nucleo familiare suona molto simile alla modifica per il pagamento dei ticket sanitari con l'applicazione del ‘fattore famiglia’”, presentata in Aula lo scorso novembre con una sua mozione.
(Acs) Perugia, 26 gennaio 2012 – Il consigliere regionale Sandra Monacelli (Udc) giudica positivamente alcune novità previste nella bozza del Patto per la salute del Ministero della Sanità: “interessante l’ipotesi di una revisione del sistema dei ticket, volta a graduare la partecipazione e le esenzioni in funzione del reddito equivalente del nucleo familiare, assoggettando gli assistiti del Servizio sanitario nazionale, indipendentemente dall'età, a forme differenziate di partecipazione alla spesa che tengano conto congiuntamente del reddito equivalente e dell'eventuale presenza di patologie o invalidità”.
“Un concetto – evidenzia Monacelli - che suona molto simile alla modifica per il pagamento dei ticket sanitari con l'applicazione del ‘fattore famiglia’ nei criteri di calcolo del reddito, contenuta nella mozione da me presentata in Aula l'8 novembre scorso. In quella circostanza l'atto incontrò il parere favorevole dell'assessore Tomassoni, il quale a nome della Giunta annunciò la condivisione del contenuto della mozione, assumendo l'impegno a ripresentare, nella successiva occasione dedicata al question time, una contro-proposta analoga. Accettai di buon grado il rinvio, legato però alla garanzia di una data fissata, a questo punto ampiamente trascorsa”.
“Non è possibile – continua - che la Giunta regionale prosegua con altisonanti annunci in Consiglio, che poi non hanno seguito rispetto agli impegni assunti. Risulta inoltre particolarmente odioso questo atteggiamento, quando a farne letteralmente le spese sono sempre i soliti, ovvero i cittadini che nel frattempo continuano a pagare il costo di questi ritardi. In particolare, le famiglie umbre in questo caso potevano vedere leggermente alleviato il carico del ticket, essendo già provate su molti altri fronti, almeno per una questione di equità, ovvero che in un momento come questo ognuno paghi, ma secondo le proprie possibilità”. RED/pg