Regione Umbria - Assemblea legislativa


SICUREZZA DEI CITTADINI: “REGIONE E COMUNI PER METTERE IN ATTO POLITICHE DI PRESIDIO E DI PREVENZIONE” - SÌ DELLA PRIMA COMMISSIONE ALL'ATTO DI PROGRAMMAZIONE DELLA GIUNTA SULLE POLITICHE LOCALI DI SICUREZZA 2011-2012

In sintesi

 

Si è parlato anche di sicurezza dei cittadini nella riunione odierna della Prima Commissione consiliare presieduta da Oliviero Dottorini. È stato l'assessore Fernanda Cecchini a presentare l'atto di programmazione della Giunta regionale riguardante le 'Politiche locali di sicurezza' per il biennio 2011-2012.  L'azione, da portare avanti insieme ai Comuni, viene indirizzata verso tre macro aree ben definite: interventi nei confronti delle vittime di fatti criminosi; rafforzamento degli interventi a sostegno dell'operatività della polizia locale (su questo punto Andrea Lignani Marchesani -PdL- è tornato a chiedere l'omogeneità delle polizie locali); interventi di prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio di attività criminose. Le risorse attualmente previste per il  2011-2012 sono di 350mila ero, 150 mila in meno rispetto al biennio precedente. Il contributo regionale copre fino al 50 per cento del costo complessivo per la realizzazione del  progetto. 

 

 

(Acs) Perugia, 19 gennaio 2012 – La Regione partecipa finanziariamente alla progettualità dei Comuni in merito alle politiche locali di sicurezza. E lo fa attraverso la legge '13/2008' che sta provvedendo a rifinanziare per il prossimo biennio 2011-2012. L'atto di programmazione della Giunta regionale riguardante le 'Politiche locali di sicurezza' è stato illustrato stamani in Prima Commissione, presieduta da Oliviero Dottorini, dall'assessore regionale Fernanda Cecchini.

 

L'azione viene indirizzata verso tre macro aree ben definite: interventi nei confronti delle vittime di fatti criminosi; rafforzamento degli interventi a sostegno dell'operatività della polizia locale (su questo punto Andrea Lignani Marchesani - PdL- è tornato a chiedere l'omogeneità delle polizie locali); interventi di prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio di attività criminose.

 

“Per quanto riguarda la programmazione per il biennio 2011-2012 – ha detto l'assessore -  non ci siamo limitati a ridefinire i criteri dei bandi che riguardano la suddivisone delle risorse a disposizione, ma sono stati ampliati i criteri che riguardano i finanziamenti dei progetti che i Comuni, in forma singola o associata possono presentare. Nei due anni precedenti si è verificato un forte sostegno, grazie a queste politiche, al progetto 'Perugia sicura', inducendo altri Comuni a ripercorre questa metodologia. Attraverso la legge ‘13/2008’ – ha aggiunto - è possibile fare politiche di presidio, di prevenzione e non politiche di repressione. Si privilegiano i progetti che riescono a tenere insieme le istituzioni, le associazioni, la comunità in genere”.

 

Cecchini ha spiegato che nel precedente biennio la Regione ha finanziato tutti i progetti (12) presentati da altrettanti Comuni, rilevando però  che le richieste di finanziamento hanno riguardato quasi prevalentemente l'installazione di impianti di sorveglianza. E proprio su questo punto ha tenuto a precisare che, prossimamente, se questo tipo di impianti non verranno collegati con centrali operative H24 (come nella maggior parte dei casi non è stato fatto)  il contributo regionale verrà abbassato del 50 per cento sul contributo previsto (cofinanziamento fino al 50 per cento del progetto). L'obiettivo della legge rimane quello di costruire in modo partecipato con i Comuni una metodologia di lavoro avente come finalità il miglioramento della qualità della vita dei territori ed il rafforzamento dei legami di solidarietà.

 

Le risorse attualmente previste per il prossimo biennio 2011-2012 ammontano a 350mila ero, 150 mila in meno rispetto al biennio precedente. Il contributo regionale copre fino al 50 per cento del costo complessivo per la realizzazione del progetto e comunque vengono fissati tetti massimi sulla base dei seguenti criteri: Comuni con popolazione superiore a 90 mila abitanti contributo non superiore a 80 mila euro: con popolazione compresa tra 90 mila e 30 mila abitanti contributo non superiore a 50 mila euro; per i Comuni, singoli o associati, con popolazione inferiore a 30 mila abitanti è previsto un contributo non superiore a 20 mila euro; in presenza di associazioni di Comuni viene presa in considerazione la popolazione del Comune capofila, se superiore a 30 mila abitanti; le associazioni di piccoli Comuni rientrano nel contributo previsto per la soglia prevista sotto i 30 mila abitanti; in presenza di Unioni dei Comuni viene presa in considerazione la popolazione complessiva dell'unione.

I relatori in Aula saranno: Fausto Galanello (PD) per la maggioranza, Andrea Lignani Marchesani (PdL) per la minoranza. AS/


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