Regione Umbria - Assemblea legislativa


QUESTION TIME (6) AREA MONTELUCE: “DOPO LA PESSIMA GESTIONE FINANZIARIA, QUALI IMPRESE UMBRE EFFETTUERANNO I LAVORI?” - ALL'INTERROGAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA) L'ASSESSORE ROSSI HA RISPOSTO: “CRITERIO SELETTIVO SCELTO SU CRITERI SPECIALIZZAZIONE”

 

(Acs) Perugia, 17 gennaio 2012 – Il consigliere regionale di Fare Italia, Franco Zaffini ha chiesto all'assessore Gianluca Rossi, in merito alla vicenda Monteluce,  i motivi per i quali, dai lavori in di demolizione, alla ricostruzione dell'area, sono state, di fatto, escluse le imprese locali. Non  per una sorta di selezione naturale, ma per effetto di una precisa scelta della gestione del fondo, che ha stabilito una preselezione delle imprese idonee a partecipare alla gara, sulla base del fatturato. 

“L’impresa vincitrice – ha detto Zaffini -  è stata selezionata con il criterio del ribasso, arrivato di fatto a circa il 30 per cento, senza che tutto ciò comportasse garanzia di maggiore qualità o affidabilità sull’esecuzione dei lavori”.

 

L'assessore Rossi ha spiegato che “la decisione di procedere con una fase di preselezione, conforme al quadro normativo, è dipesa dalla opportunità di scegliere un gruppo di imprese per presentare il mix più equilibrato di requisiti in funzione delle caratteristiche specifiche della commessa. Il conferimento di immobili a un fondo immobiliare – ha aggiunto l'assessore - fa parte  delle modalità ammesse per la dismissione del patrimonio pubblico. Il criterio selettivo scelto si è basato sull'individuazione delle imprese dotate di maggiore specializzazione, rappresentata dal rapporto tra il fatturato specifico e il fatturato generale, considerando anche la capacità di gestire un cantiere di adeguata dimensione e adeguata complessità, rappresentata dal rapporto tra la base d’asta e il fatturato specifico. L’elenco di tutte le imprese, sia le 33 che hanno formulato manifestazione di interesse sia le 10 prequalificate, che non corrispondono ai leader per dimensioni di mercato, è depositata agli atti e quindi può essere consultato.  Alle imprese minori – ha assicurato l'assessore - è stato comunque consentito di presentarsi in raggruppamento di impresa. Non si riscontra in conclusione, nel metodo operato e nel risultato della procedura, un fattore penalizzante per le imprese umbre a beneficio di altri gruppi”.

 

Nella replica, Zaffini ha rimarcato come, quella del 2004, sia stata un'operazione di conferimento di immobili per  circa 52 milioni (valutati dalla Regione) con un ricavato, ad oggi, per le casse pubbliche di poco più di 5 milioni, su 52, procedendo all'assegnazione dei lavori che si apprestano sull’area per svariati decine di milioni, con una logica che è quella di valutare, sulla base delle dimensioni, gli interlocutori. Si tratta dunque di un sistema di gestione che esclude le imprese locali, che esclude sia l’economia pubblica che quella privata di questa regione”. In conclusione, Zaffini ha auspicato che , in futuro, per i prossimi affidamenti, si abbia maggiore attenzione per  l’economia locale. AS/


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