CONSORZI BONIFICA: “SCONFITTI I CONSERVATORI DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE, ADESSO, L'UMBRIA PROPONGA AL PARLAMENTO DI REGIONALIZZARE LA MATERIA” - STUFARA (PRD-FDS) SULLA NUOVA LEGGE
Il capogruppo di Prc - Fds Damiano Stufara ritiene che la proposta sui consorzi di bonifica umbri abbia fatto indubbi passi avanti dei quali rivendica il merito al suo partito ed ai cittadini per togliere le competenze pubbliche a questi organismi. A suo giudizio sono stati sconfitti “quei conservatori, presenti nell'opposizione di centro-destra ma anche fra le fila della maggioranza” ma occorre subito che il Consiglio regionale proponga al Parlamento italiano un proprio disegno di legge per regionalizzare l'intera materia.
(Acs) Perugia, 1 dicembre 2011 – La nuova proposta della Giunta Regionale avanzata quest'oggi dall'assessore Rossi in I commissione sui consorzi di bonifica rappresenta un indubbio passo in avanti, anche se non si tratta ancora della soluzione definitiva.
Lo afferma Damiano Stufara, presidente Gruppo Prc-fds, rivendicando la “battaglia condotto in queste settimane in sintonia con la mobilitazione che migliaia di cittadini hanno espresso nel territorio regionale, contro l'ingiustizia della tassa sui consorzi di bonifica.
A suo giudizio sono stati comunque sconfitti quei “conservatori”, presenti nell'opposizione di centro-destra ma anche fra le fila della maggioranza, che volevano imporre la conservazione dello status quo, cioè del fatto che 182mila umbri fossero chiamati a pagare un ingiusto balzello per funzioni che, giustamente, devono essere esercitate nell'intero territorio regionale.
“Dall'inizio - ricorda Stufara - abbiamo sostenuto la necessità di togliere le funzioni pubbliche esercitate fino ad oggi dai consorzi di bonifica che gli hanno consentito di imporre indiscriminatamente tasse a migliaia di umbri: nell'ordine del giorno approvato all'unanimità a fine luglio dal Consiglio regionale, di cui sono stato estensore e primo firmatario, si diceva che occorreva ripristinare l'equità fiscale, riallocando funzioni pubbliche in enti elettivi o loro articolazioni. Gli approfondimenti di queste settimane delineano un quadro: il grosso delle competenze esercitate dai consorzi è di derivazione regionale. Ci sono, a giudizio dei giuristi, alcune funzioni residuali che derivano dalla legislazione nazionale”.
L’esponente di Rifondazione comunista aggiunge poi che la norma proposta dalla Giunta toglie ai Consorzi tutte le funzioni nelle disponibilità del legislatore regionale e le attribuisce alle Unioni dei comuni: “Per questa via non si potrà più avere l'emissione delle cartelle esattoriali su tutte le funzioni pubbliche di carattere regionale (che rappresentano il grosso delle attività esercitate). Quindi il quadro oggi è chiaro:
Occorre però – aggiunge Stufara - essere conseguenti ed affrontare la parte residuale del problema: le competenze che lo Stato attribuisce ai consorzi e che