RIFORMA ENDOREGIONALE: “LA MAGGIORANZA E L'INTERO CONSIGLIO SUPERINO LE INUTILI RESISTENZE PER LA CONSERVAZIONE DI UN SISTEMA NON PIÙ ADEGUATO ALLE NECESSITÀ DELL'UMBRIA” – NOTA DI MONACELLI (UDC)
(Acs) Perugia, 19 novembre 2011 - “Ciò che sta accadendo sulla scena nazionale non può considerarsi estranea alle vicende regionali, la cui stagione delle riforme, se venisse considerata avulsa da tale contesto sarebbe un'occasione sprecata, fatta di effetti simbolici, ma non sostanziali e dunque del tutto inutile”. Lo scrive il capogruppo regionale dell'Udc, Sandra Monacelli che “alla vigilia del dibattito sull'approvazione della riforma endoregionale”, invita la maggioranza e l'intero Consiglio regionale “a superare le inutili resistenze volte alla conservazione di un sistema che non si mostra più adeguato alle mutate necessità dell'Umbria”.
Monacelli, nel rimarcare le affermazioni del neo Premier, Mario Monti riguardanti “la necessità di un rimedio di fondo non ottenibile da qualche intervento isolato e poco coraggioso, ma da misure e sacrifici ben distribuiti e capaci di favorire la crescita economica”, osserva come “lo scioglimento delle Comunità montane non può avere come punto d'approdo la creazione di altre incerte sovrastrutture o il trasferimento di funzioni alle Province la cui abolizione è stata confermata dallo stesso Monti nel suo intervento alle Camere che ha peraltro ottenuto una stragrande fiducia parlamentare. Anche il Consiglio regionale dell'Umbria – aggiunge la capogruppo centrista - ha il dovere di comprendere che l'attuale fase politica richiede il cambiamento di metodi ed idee.
Non farlo – conclude Monacelli - significherebbe sprecare occasioni uniche e forse irripetibili per essere protagonisti di una stagione di rinnovamento dove nulla potrà più essere come prima”. RED/as