DOCUMENTO TRIENNALE TURISMO: “ NE APPREZZO OBIETTIVI E SCELTE, DOPO ANNI DI CRISI E SOTTOVALUTAZIONE” - MONACELLI (UDC) ESORTA LA GIUNTA A NON DIMENTICARE IL FILONE RELIGIOSO E A PROCEDERE CON LE RIFORME
Sandra Monacelli, capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, esprime apprezzamento per le scelte e i contenuti del Documento triennale sulle politiche turistiche dell'Umbria oggi approvato in Consiglio con l'astensione delle minoranze. A suo giudizio sono da condividere l'idea di una promozione unitaria e coordinata dell'immagine dell'Umbria nel mondo; ma è necessario anche valorizzare la vocazione del turismo religioso già radicata nell'immaginario collettivo. Monacelli esorta in ultimo
(Acs) Perugia, 18 ottobre 2011 – “Apprezzamento per il Documento triennale di indirizzo strategico per il Turismo 2011-2013, che oggi ha trovato in aula un consenso ampio e “l'apertura della minoranza espressa con l'astensione”; per la scelta di una promozione unitaria e coordinata dell'immagine dell'Umbria nel mondo e per la decisione di avvalersi di un portale regionale dedicato, come strumento di conoscenza, contatto e prenotazione a disposizione del sempre maggior numero di turisti che si rivolge alla rete web”.
Il giudizio è di Sandra Monacelli, capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, che oggi pur non essendo presente in Aula ha inviato una propria nota di commento.
L’esponente dell’Udc non manca di sottolineare come la crisi che ha investito negli ultimi anni il turismo umbro, “sia da imputare alla politica regionale che di fatto ha sottovalutato l’importanza del turismo nel settore imprenditoriale ed economico, e ciò è dimostrato dal drammatico segnale della non assegnazione della delega nella scorsa legislatura e dalla clamorosa successione alla guida dell'Apt di ben 6-7 amministratori unici in dieci anni, con il relativo dispendio di denaro, sulla via dello spreco”.
Ora, a giudizio di Monacelli si tratta di “rimediare”, prendendo atto della necessità di “aprire un orizzonte sulle strategie per il futuro turistico della nostra regione, capaci di rimuovere l’Umbria dalla scomoda posizione di fanalino di coda nell’interesse dei turisti”.
Nel giudicare interessante l'attività dello stesso Osservatorio regionale, come supporto della pianificazione, Monacelli chiede di concentrare le risorse sempre più scarse in precise direzioni che riguardano la qualità dell'offerta turistica e sopratutto l'immagine peculiare del marchio Umbria, “segno distintivo di qualità, di risorse culturali, ambientali, eno-gastronomiche, artigianali e rurali”.
Dopo aver ricordato che una strategia di lungo termine non può prescindere, “da un adeguato potenziamento delle infrastrutture stradali, ferroviarie ed aeroportuali in modo da rendere l'Umbria maggiormente accessibile, con particolare riferimento all'Aeroporto di Perugia - S.Egidio San Francesco, Sandra Monacelli insiste sul filone del turismo religioso: “una naturale vocazione dell'Umbria, regione a simbolo culturale-religioso nell'immaginario collettivo, evidenziata anche in questi giorni da eventi quali:
In ragione di tutto ciò - conclude Sandra Monacelli - “ esortiamo