CONSIGLIO REGIONALE (5) TURISMO: “QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE. UN SOLO SOGGETTO PER UNA PROMOZIONE INTEGRATA” - SÌ AL DOCUMENTO TRIENNALE DI INDIRIZZO 2011/2013. ASTENUTA L'OPPOSIZIONE
Il Consiglio regionale dell'Umbria, nella seduta di stamani, ha approvato con i voti della maggioranza (16) e l'astensione dell'opposizione, il 'Documento triennale di indirizzo strategico per il turismo 2011/2013'. L'obiettivo è quello di rafforzare il posizionamento turistico della regione puntando a sviluppare una innovativa strategia di marketing che riguarda, nel suo insieme, l'intero territorio, evitando dispersioni e moltiplicazioni di iniziative e di linguaggi. Per la promozione integrata è previsto un unico soggetto responsabile. Si punterà sulla qualificazione dei servizi e delle strutture, sulla realizzazione di un nuovo portale per trasmettere un'idea unitaria della regione.
(Acs) Perugia, 18 ottobre 2011 – Con 16 voti favorevoli della maggioranza e l'astensione (8) dell'opposizione, il Consiglio regionale ha approvato il 'Documento triennale di indirizzo strategico per il turismo 2011/2013'. Le linee contenute nel Piano prevedono: un unico soggetto responsabile per la promozione integrata; qualificazione dei servizi e delle strutture; la realizzazione di un nuovo portale. In sostanza un'idea unitaria della regione utile a rafforzare il suo posizionamento turistico puntando su una innovativa strategia di marketing che riguarda, nel suo insieme, l'intero territorio, evitando dispersioni e moltiplicazioni di iniziative e di linguaggi. L'obiettivo è dunque quello di rafforzare l'immagine dell'Umbria come “regione della qualità e della sostenibilità”.
Se per il relatore di maggioranza, Gianfranco Chiacchieroni (PD) “il Piano è di grande valore perché attraversa trasversalmente ogni settore dell'economia regionale”, per Maria Rosi (PdL) relatore di minoranza “il turismo è una grande azienda che può davvero rilanciare l'Umbria in un contesto internazionale”. Soddisfatto del dibattito che si è sviluppato prima in Commissione e poi in Aula anche l'assessore regionale al Turismo, Fabrizio Bracco che ha riassunto il Documento come “promozione integrata e qualità dell'offerta”.
Interventi:
GIANFRANCO CHIACCHIERONI (PD - Relatore di maggioranza): “UNA CAMPAGNA DI ALFABETIZZAZIONE LINGUISTICA PER IL PERSONALE IMPEGNATO NEL 'FRONT OFFICE'” - “Il Documento triennale mette giustamente al centro della strategia la qualità del turismo riferita sia ai servizi e che alle strutture. L'obiettivo è quello di rafforzare il posizionamento turistico dell'Umbria attraverso lo sviluppo di una nuova strategia di marketing legata all'intero territorio, evitando dispersioni e moltiplicazioni di iniziative e linguaggi.
Particolare significato viene attribuito all'ampia filiera che ruota intorno al turismo definito 'secondo motore' dello sviluppo della regione perché riesce ad attivare consumi, investimenti, reddito, che coinvolgono altri settori: dal commercio ai servizi, fino all'artigianato e all'agricoltura di qualità. Si punta quindi sulla messa a sistema della filiera turismo-ambiente-cultura, ampliandola nella più articolata filiera turismo-commercio-ambiente-cultura-artigianato e agricoltura di qualità. Sono previsti strumenti nuovi e progetti integrati per una visione dell'Umbria fondata sulla qualità dell'ambiente e del paesaggio, delle città e dei borghi, dell'ospitalità turistica e dei servizi, delle manifestazioni culturali e delle iniziative sportive, delle produzioni artigianali e agricole. Una regione caratterizzata quindi dalla qualità del vivere. Grande rilevanza viene assunta dall'aeroporto di S. Egidio grazie al quale nell'ultimo anno si è verificato un aumento delle presenze di turisti stranieri dell'11 per cento. Grazie al prossimo ampliamento lo scalo continuerà a crescere. Un passaggio di grande importanza, sul quale la seconda Commissione si è rivolta all'Esecutivo, riguarda la messa in atto di una approfondita attività di formazione, attraverso una campagna di alfabetizzazione linguistica, per il personale impegnato nel 'front office'. Oggi è indispensabile la conoscenza, almeno della lingua inglese”.
MARIA ROSI (PdL – Relatrice di minoranza): “GUARDARE L'UMBRIA COME UNICO MARCHIO” - “Accogliamo, finalmente, con soddisfazione un programma regionale per il turismo, perché è proprio attraverso una intelligente promozione turistica che si può rilanciare la nostra regione in un contesto internazionale. Bisogna guardare l'Umbria come un unico marchio. Creare quindi un'unica immagine. Ogni settore economico deve camminare in maniera sinergica con gli altri, salvaguardando la qualità come punto centrale della strategia turistica che significa anche e soprattutto, oltre alla tutela dell'ambiente, la sicurezza dei cittadini. Bene la previsione di affidare alla rete e quindi al web la promozione turistica. Un lavoro che dovrà però essere portato avanti da figure altamente professionali. Un elemento fondamentale per lo sviluppo del settore riguarda le opere infrastrutturali. Bene l'ampliamento dell'aeroporto, ma è necessario prestare attenzione al potenziamento della rete ferroviaria da collegare con lo stesso scalo aeroportuale”.
ORFEO GORACCI (Prc-Fds): “INFRASTRUTTURE DECISIVE PER LO SVILUPPO DEL TURISMO. NO AL GASDOTTO SNAM” - “Plaudo al Documento sottolineando l'importanza e l'esigenza di presentarci di più come regione. I campanili, importanti per moltissimi versi, non rappresentano tuttavia una risorsa per un messaggio unitario. Dobbiamo coinvolgere nelle azioni promozionali i nostri corregionali, molti dei quali organizzati in associazioni, presenti nel mondo anche in Paesi con economie particolarmente forti. Il mio auspicio è anche quello che la Festa dei Ceri di Gubbio possa diventare patrimonio culturale immateriale Unesco. Per quanto riguarda le infrastrutture, che hanno una importanza assoluta e determinante per lo sviluppo turistico, oltre all'aeroporto che rappresenta un grande punto di riferimento, sarebbe importante il rafforzamento della viabilità ferroviaria, prevedendo il suo passaggio per Assisi, Bastia Umbra, S.Egidio e risalire verso il Chiascio. Giudico dannoso, in chiave turistica, e qui auspico una decisione seria da parte della Giunta, il passaggio del gasdotto Snam su una parte amena e ben conservata del territorio regionale”.
ANDREA LIGNANI MARCHESANI (PDL) “SVILUPPARE IL TURISMO DI ALTO LIVELLO E RELIGIOSO. Proficuo dibattito in commissione. Puntare in particolare allo sviluppo dei segmenti turistici riguardanti il turismo d’elite e quello religioso. Per quanto riguarda il primo è necessario dare una risposta ad una richiesta di mercato di turisti che richiedono strutture di alto livello in cui soggiornare per periodi superiori al classico week-end negli agriturismi, rispondendo quindi alla necessità rilevata dai nostri operatori di aumentare il numero dei giorni di permanenza. L’altro punto da sviluppare è quello legato al turismo religioso: i sentieri, i cammini, il circuito dei santuari, valorizzando soprattutto quello di maggior rilevanza, il Camminino di San Francesco, legandolo ai circuiti interregionali ed internazionali. Per una regione come la nostra, che ha difficoltà e criticità di sistema economico, soltanto i miopi non possono vedere che i fattori principali di sviluppo sono rappresentati proprio dal turismo e dalla cultura. E per sfruttare appieno queste risorse è necessario anche costruire una forte sinergia tra i territori della regione, superando una competizione sterile che a volte si è sviluppata come ad esempio nell’arte contemporanea tra Città di Castello e Foligno, devo dire anche per colpa dell’amministrazione di Città di Castello”.
PAOLO BRUTTI (IDV) “PUNTARE SU PROMOZIONE INTEGRATA. SVILUPPARE E VALORIZZAZIONE LE RISORSE AMBIENTALI E AGROALIMENTARI TIPICHE E DI QUALITA’. Giudizio positivo del gruppo Idv sul programma triennale che dovrà essere sostenuto da piani annuali efficaci. Due aspetti su cui focalizzare l’attenzione. In primo luogo occorre puntare in particolare sulla promozione che riveste un ruolo centrale nell’allargamento degli spazi di visibilità nella grande competizione del mercato internazionale. E per fare ciò è necessario riunificare i vari istituti preposti, superando l’attuale sistema per integrare e razionalizzare le azioni. L’altro fattore da sviluppare è quello rappresentato dalle risorse ambientali e agro alimentari di qualità. Non basta dire che in Umbria ‘esistono’ questi valori, ma occorre mettere in campo concrete azioni, soprattutto in tema di produzioni agricole tipiche e di qualità: comparto olivicolo e allevamenti di carne bovine e suina. Per quanto riguarda questi ultimi è necessario sviluppare e valorizzare un filiera autenticamente regionale che certifichi qualità e provenienza territoriale. E per valorizzare compiutamente i prodotti agro alimentari di qualità sarebbe opportuno realizzare in Umbria un punto stabile in cui il turista trovi, e possa gustare, una ‘vetrina’ dell’offerta regionale. Una struttura di questo genere potrebbe aver sede in una dei tanti immobili ad alta valenza storico artistica di cui l’Umbria è ricca”.
FABRIZIO BRACCO (Assessore regionale al Turismo): “PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E QUALITÀ DELL'OFFERTA” - “Il turismo, come è già stato sottolineato, rappresenta il secondo motore della nostra economia e del nostro sviluppo. Il Piano riunisce la filiera 'Turismo-Ambiente-Cultura' e la supera fino a farla diventare filiera Turismo-Commercio-Ambiente-Cultura-Artigianato e Agricoltura di qualità. È necessario organizzare l'offerta turistica conformando le scelte nei territori, nelle città, nei borghi. L'Umbria va promossa nella sua interezza. Non più promozione 'fai da te', ma un soggetto unico responsabile che possa promuovere i nostri territori nei mercati esteri. Per lo sviluppo del turismo è in atto un intenso rapporto di collaborazione tra gli assessorati al fine di dare sostegno ad ogni filiera. Del resto, l'enogastronomia (+ 20 per cento) è il settore che sostiene maggiormente l'export umbro (Olio di oliva, vino, legumi, ecc.). Il turismo va visto come proposta complessiva delle risorse regionali. Particolare importanza verrà riservata al turismo sportivo, della salute e congressuale. Dai dati del nostro Osservatorio, nel periodo gennaio – agosto 2011 registriamo un incremento di arrivi pari al 7,67 per cento, le presenze si attestano al 7,18 per cento. Questi dati sono frutto di un consistente aumento del turismo straniero (+ 11 per cento). Da registrare un altrettanto consistente incremento del turismo polacco (+ 41 per cento), un dato che dimostra ulteriormente il valore che per la nostra regione rappresenta il turismo religioso. Per quanto concerne l'utilizzo del web, stiamo lavorando per il finanziamento da parte del Ministero di una nuova strumentazione informatica. Tra le attività promozionali, di particolare rilevanza, la proposta di ospitare nel 2012 una convention internazionale di blogger, provenienti da tutto il mondo. Si tratta di un strumento promozionale particolarmente potente. Stiamo anche lavorando sulla riqualificazione degli uffici di informazione e accoglienza al turista (Iat). È particolarmente importante la formazione per gli operatori dell'accoglienza. Rispondendo a Goracci, stiamo sostenendo la candidatura dei Ceri di Gubbio come patrimonio culturale immateriale dell'Unesco. In merito alle infrastrutture, attrattore turistico è l'aeroporto 'San Francesco di Assisi' dove la Regione ha investito e continua ad investire, per il suo sviluppo, importanti risorse. Nel 2011 lo scalo perugino ha registrato un incremento di passeggeri del 65 per cento. L'obiettivo è quello di arrivare alla fine di quest'anno a 200mila passeggeri, auspicando una significativa crescita nel 2012. L'importanza dello scalo è data anche dal fatto che, in percentuale, la crescita del numero di turisti stranieri nella nostra regione è superiore alla media nazionale”.
SCHEDA.
Il 'Documento triennale di indirizzo strategico per il turismo 2011/2013' prevede: un unico soggetto responsabile per la promozione integrata; la qualificazione dei servizi e delle strutture; la realizzazione di un nuovo portale; di trasmettere un'idea unitaria della regione. Il Piano mira a rafforzare il posizionamento turistico dell'Umbria puntando su una innovativa strategia di marketing che riguarda, nel suo insieme, l'intero territorio, evitando dispersioni e moltiplicazioni di iniziative e di linguaggi.
Particolare significato viene attribuito all'ampia filiera che ruota intorno al turismo definito 'secondo motore' dello sviluppo della regione perché riesce ad attivare consumi, investimenti, reddito, che coinvolgono altri settori: dal commercio ai servizi, fino all'artigianato e all'agricoltura di qualità. Si punta quindi sulla messa a sistema della filiera turismo-ambiente-cultura, ampliandola nella più articolata filiera turismo-commercio-ambiente-cultura-artigianato e agricoltura di qualità. Sono previsti strumenti nuovi e progetti integrati per una visione dell'Umbria fondata sulla qualità dell'ambiente e del paesaggio, delle città e dei borghi, dell'ospitalità turistica e dei servizi, delle manifestazioni culturali e delle iniziative sportive, delle produzioni artigianali e agricole. Una regione caratterizzata quindi dalla qualità del vivere.
Per il raggiungimento della qualità e dell'accoglienza, oltre ad un attento monitoraggio sullo stato delle strutture ricettive (già effettuato quello sulle strutture alberghiere, in atto quello sugli agriturismi), verrà ancor più marcato il rapporto con l'Anci e con i singoli Comuni perché “la qualità dell'accoglienza è legata al modo di gestire le città”. AS/TB