Regione Umbria - Assemblea legislativa


AGENZIA UMBRIA SANITA’: “GLI INDIRIZZI DELLA GIUNTA PER LA RIFORMA DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE PREVEDONO IL SUPERAMENTO DELL’AUS” – L’ASSESSORE TOMASSONI AL COMITATO DI MONITORAGGIO

In sintesi

Audizione dell’assessore regionale Franco Tomassoni nella riunione odierna del Comitato di monitoraggio: il presidente Franco Zaffini soddisfatto perché, come confermato dall’assessore, si va verso la dismissione dell’Aus (Agenzia Umbria Sanità), “proprio come auspicato dal Comitato, che aveva già approntato proposte di modifica della legge istitutiva”, non più necessarie visto che il documento approvato dall’Esecutivo sugli indirizzi per la riforma del sistema sanitario regionale prevede, fra numerose altre cose, il “superamento dell’Aus, anche in virtù del processo di semplificazione in atto”, come ha riferito da Tomassoni. Resta aperta la questione dei Collegi dei Revisori dei conti.

 

(Acs) Perugia, 6 ottobre 2011 – “Alla fine è accaduto quanto auspicato dal Comitato di monitoraggio: si va verso la dismissione dell’Agenzia Umbria Sanità, perciò come organo di controllo del Consiglio regionale possiamo accantonare le proposte di modifica della legge istitutiva dell’Aus, da noi elaborate a seguito delle evidenti difficoltà gestionali emerse”. Lo ha detto il presidente del Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, Franco Zaffini (Fare Italia), al termine dell’audizione dell’assessore Franco Tomassoni, chiamato a riferire sugli intendimenti della Giunta al riguardo.

 

Tomassoni ha detto, infatti, che il documento approvato dall’Esecutivo sugli indirizzi per la riforma del sistema sanitario regionale prevede, fra numerose altre cose, il “superamento dell’Aus, anche in virtù del processo di semplificazione in atto”. Tomassoni ha convenuto con Zaffini anche sulla inopportunità del doppio ruolo che attualmente ricopre Emilio Duca, il direttore sanitario regionale che, date le contingenze, è temporaneamente responsabile anche dell’Aus, avendo dovuto rimpiazzare la dottoressa Gigliola Rosignoli, già direttore generale della Asl 3, che dall’istituzione dell’Agenzia ha ricoperto tale mansione.

 

All’ordine del giorno della seduta odierna del Comitato di monitoraggio anche la questione dei Collegi dei Revisori dei conti delle Aziende sanitarie e delle Asl. Zaffini e Buconi (gli altri membri sono Smacchi, Rosi e Bottini, oggi sostituito da Galanello, ndr.) hanno ribadito le osservazioni emerse nelle varie audizioni dei revisori: è necessario un cambio di attitudine e di comportamento da parte di chi viene nominato dalla Regione al controllo contabile delle aziende sanitarie. “Pur trattandosi di eccellenti professionisti e commercialist i– hanno sottolineato Zaffini e Buconi –, essi non possono avere una mentalità da società per azioni, perché non gestiscono una qualsiasi azienda ma i vari rami della più importante istituzione regionale, quindi viene loro richiesta non solo precisione e puntualità (nelle audizioni era emersa l’assenza di relazioni per il Consiglio e alcuni Collegi di revisori si erano riuniti soltanto sporadicamente, ndr), ma anche una loro presenza più stringente all’interno delle aziende nei momenti importanti, come quando viene stilato il bilancio”.

 

Al termine dell’incontro con l’assessore Tomassoni, è stato stabilito che di un eventuale intervento di modifica della legge quadro per quanto riguarda la questione dei revisori e di tutte le altre criticità individuate dall’organo di controllo del Consiglio regionale (la forte mobilità attiva e passiva sulle strutture sanitarie umbre, la spesa farmaceutica molto alta in alcuni territori rispetto anche a quelli attigui) si discuterà nelle sedi deputate, Commissioni e Aula, dopo l’iter partecipativo che la Giunta e il Consiglio regionale attueranno sulla riforma del sistema sanitario.

 

Il Comitato di monitoraggio ha quindi deliberato all’unanimità di procedere sulle altre vicende individuate dal presidente per proseguire l’azione di controllo: l’operato di Sviluppumbria, che secondo Zaffini “deve essere maggiormente vigile sulle crisi aziendali in continuo aumento nella nostra regione” e una indagine conoscitiva sull’attuazione del Piano rifiuti, una questione che “deve essere affrontata prima che la situazione divenga emergenza, come accaduto in altre regioni”. PG/pg

FOTO ACS PER LE REDAZIONI:

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