SANITÀ: “QUALIFICAZIONE, RAZIONALIZZAZIONE E MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA FARMACEUTICO REGIONALE” - MOZIONE DI BUCONI (PSI) PER SOLLECITARE L'INIZIATIVA LEGISLATIVA DELLA GIUNTA
Il capogruppo regionale del Psi, Massimo Buconi ha presentato una mozione da discutere in Aula sul riordino del sistema farmaceutico umbro territoriale ed ospedaliero. L'auspicio del capogruppo socialista è quello di impegnare l'Esecutivo di Palazzo Donini a predisporre un progetto di legge che qualifichi, razionalizzi, modernizzi e quindi disciplini l'intero settore, sia territoriale che ospedaliero. Buconi lamenta il fatto che il sistema è tutt'ora governato con una legge di quasi trent'anni “che necessita di manutenzione”.
(Acs) Perugia, 1 agosto 2011 – “Qualificare, razionalizzare e modernizzare il sistema farmaceutico regionale attraverso la predisposizione di un progetto di Legge”. Lo chiede con una mozione da discutere in Aula, il capogruppo dei Psi, Massimo Buconi che ricorda come in Umbria questa materia continua ad essere disciplinata con una legge del 1982 e “dopo 29 anni, la normativa necessita di manutenzione. Lo stato - aggiunge - con la legge 382/91 ha normato il riordino del settore farmaceutico. A parte la gerarchia delle leggi, - osserva - resta il fatto che l’Umbria non ha ancora formalmente adeguato la propria legge a quella statale anch’essa già vecchia.”.
“Il sistema farmaceutico umbro, sia territoriale che ospedaliero, - evidenzia il capogruppo socialista - vale circa 240 milioni di euro, di cui circa 160 milioni per la farmaceutica di territorio, e circa 80 milioni per quella ospedaliera. Oltre che da un punto di vista di efficienza del servizio, la valenza economica è tale da richiedere grande attenzione da parte delle varie istituzioni preposte alla organizzazione di questo servizio.
“Le mutate esigenze, il profondo cambiamento urbanistico del territorio, la diversa valenza economica delle attività, il diverso ruolo che le stesse farmacie, ed i farmacisti, sono chiamati a svolgere, già di per sé – scrive Buconi - rendono necessaria una nuova legge regionale o, quantomeno, una revisione di quella esistente. Per non parlare poi della pianta organica delle farmacie, cioè di quelle norme che disciplinano l’apertura di nuovi punti e la localizzazione delle stesse nel territorio in base agli abitanti ed alle distanze. Non sfugge a nessuno – va avanti l'esponente socialista - come in trent’anni le città ed il territorio sia cambiato, come la densità abitativa abbia modificato le esigenze di collocazione delle strutture. Inoltre, - sottolinea - particolare attenzione deve essere prestata alle questioni turistiche che modificano la densità di presenza di utenti sul territorio. Da ultimo è il Comune di Castiglione del Lago che ha posto tale problema, ma già almeno una trentina di altri Comuni sono in attesa di risposte”.
Buconi punta il dito anche sulla farmaceutica ospedaliera “il cui valore economico ammonta a circa 81 milioni di euro. E’ materia che non sta sotto i riflettori, non è di evidenza, ma che necessita anch’essa di essere riformata. Poter perseguire risparmi stimati tra i 10 ed il 20 per cento significa poter ridurre i costi di circa 10-15 milioni di euro”.
Per il capogruppo regionale del Psi, tutto ciò “potrebbe essere perseguibile tramite una riorganizzazione della logistica farmaceutica ospedaliera, della tracciabilità elettronica del farmaco, che ridurrebbe anche il rischio di errori nella somministrazione, della figura del farmacista, sperimentando il cosi detto farmacista di Dipartimento o di Reparto con conseguente rivalutazione professionale di questa importante figura”. RED/as