ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI: PARERE FAVOREVOLE DELLA SECONDA COMMISSIONE AL REGOLAMENTO (2011-2013) DELLA GIUNTA REGIONALE PER L'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI – ASTENSIONE DELL'OPPOSIZIONE
La seconda Commissione consiliare, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, ha espresso parere favorevole (4 sì della maggioranza e 3 astensioni dell'opposizione) al regolamento della Giunta regionale sulla “Disciplina per l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili”. L'organismo di Palazzo Cesaroni ha comunque invitato l'Esecutivo a valutare attentamente alcune osservazioni sul testo emerse, nel corso della riunione, in modo bipartisan. Con l'obiettivo di raggiungere entro il 2020 il 20 per cento di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il regolamento definisce il quadro complessivo delle procedure autorizzative per ogni specifica tipologia di impianto, individuando le aree del territorio regionale non idonee alla loro installazione.
(Acs) Perugia, 26 luglio 2011 – Con 4 voti favorevoli dei commissari di maggioranza e 3 astensioni dell'opposizione, la seconda Commissione consiliare ha espresso parere favorevole sulla proposta di regolamento redatta dall'Esecutivo di Palazzo Donini sulla: “Disciplina regionale per l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili”. Nel corso delle due riunioni dedicate alla questione, l'organismo consiliare di palazzo Cesaroni, presieduto da Gianfranco Chiacchieroni, ha proposto modifiche anche sostanziali al testo, alcune delle quali saranno valutate attentamente e tenute in considerazione, come ha garantito lo stesso assessore Silvano Rometti, presente ai lavori, già nella seduta della Giunta del prossimo venerdì quando verrà deliberata, con ogni probabilità, la nuova normativa regionale sulle fonti rinnovabili.
Il regolamento definisce il quadro complessivo delle procedure autorizzative per ogni specifica tipologia di impianto di energia elettrica da fonti rinnovabili. Verranno individuate le aree del territorio regionale non idonee all'installazione di impianti, al fine di accelerare l'iter di autorizzazione alla costruzione e all'esercizio degli stessi impianti, così da evitare l'attivazione di procedure con elevata probabilità di esito negativo delle valutazioni.
Le linee di indirizzo generali 2011-2013 della Regione tengono conto delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio con l'obiettivo di: limitare la diffusione in area agricola di impianti fotovoltaici a terra; favorire l'installazione di impianti fotovoltaici collocati su edifici, aree di pertinenza, infrastrutture; contemperare l'installazione di impianti eolici con le esigenze di tutela del paesaggio; favorire il recupero di piccole antiche derivazioni per la produzione di energia idroelettrica; favorire l'installazione di impianti di produzione da biomasse in assetto cogenerativo; limitare la distanza di provenienza delle biomasse; promuovere il recupero energetico da biomasse-rifiuti (digestione anaerobica della frazione umida organica e termovalorizzazione di quella secca); favorire lo sfruttamento delle risorse geotermiche conosciute promuovendo la ricerca di nuove risorse.
Per Rometti “si tratta di un regolamento molto complesso che affronta una disciplina regionale particolarmente delicata. Un settore molto dinamico della nostra economia verso il quale c'è grande interesse. Dopo un lavoro di sintesi molto partecipato siamo in grado – ha assicurato - di dare certezze a questo settore attraverso il quale siamo chiamati a raggiungere obiettivi comunitari per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Quello che abbiamo presentato alla Commissione poteva essere un atto di Giunta, in virtù della delega che le Regioni hanno dallo Stato, invece abbiamo deciso di promuoverne una discussione ancor più partecipata per raccogliere proposte e suggerimenti utili e di cui terremo sicuramente conto”.
Critico invece il capogruppo del PdL, Raffaele Nevi: “Abbiamo cercato in ogni modo di migliorare il testo - ha detto a margine dei lavori - poi al momento del voto ci siamo astenuti perché abbiamo notato una certa rigidità da parte dell'assessore che non ci rende ottimisti sul recepimento delle nostre osservazioni. Così come ci è stato presentato è un regolamento restrittivo e penalizzante per lo sviluppo della filiera della green economy per la quale la Regione, prima lancia critiche al Governo, reo di voler 'ammazzare' le rinnovabili, poi redige un regolamento notevolmente più restrittivo. La questione che più di altre non ci convince riguarda la distanza per la raccolta delle biomasse che noi abbiamo chiesto di aumentare, oltre alla retroattività della normativa per la quale abbiamo espresso totale contrarietà”.
Per il presidente Chiacchieroni “ci sono parti del testo da migliorare, come: l'allargamento dell'eolico in alcune parti dell'Umbria, soprattutto in zone montane; l'aumento dell'altezza per quanto riguarda il minieolico. Si tratta comunque di un atto molto importante – ha evidenziato il presidente - che abbiamo voluto approfondire in ogni suo passaggio. Ora toccherà agli investitori e al complesso delle forze sociali dell'Umbria confrontarsi con questo regolamento sul quale sarà comunque possibile intervenire nel corso della sua applicazione. Sarà per questo fondamentale un costante monitoraggio. Dobbiamo essere tutti consapevoli che le energie rinnovabili rappresentano uno dei punti più importanti del futuro della nostra economia”. RED/as