SANITÀ: “NOMINA DI SANDRA SANTONI A RESPONSABILE AFFARI GENERALI ASL 3 DA PARTE DEL DIRETTORE GENERALE GIGLIOLA ROSIGNOLI” - MONACELLI (UDC) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE
Il capogruppo regionale dell'Udc, Sandra Monacelli, ha presentato una interrogazione alla presidente della Giunta regionale per chiedere chiarimenti in merito a “quanto appreso dalla stampa, della nomina, da parte del Direttore generale della Asl 3, Gigliola Rosignoli, della dottoressa Sandra Santoni a responsabile degli Affari generali dell'Azienda, entrambe al centro dell'inchiesta giudiziaria così detta 'sanitopoli'”. Nel suo atto ispettivo, la capogruppo centrista chiede quindi di sapere “quali provvedimenti urgenti intenda adottare la Regione per restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni ed in particolare in un corretto ed efficiente sistema sanitario, riprendendo saldamente quel ruolo che la politica deve esercitare appieno nel gestire le sorti della sanità umbra, soprattutto a seguito delle inchieste giudiziarie che dovrebbero indurre un energico cambiamento di passo ed una vera discontinuità gestionale, fino ad oggi non perseguita”.
(Acs)Perugia, 25 luglio 2011 - “Apprendo dalla stampa che il Direttore generale della Asl 3, Gigliola Rosignoli ha nominato la dottoressa Sandra Santoni responsabile degli Affari generali della stessa azienda, entrambe al centro dell'inchiesta giudiziaria così detta 'sanitopoli'”. Parte da qui la decisione del capogruppo regionale Udc, Sandra Monacellidi presentare una interrogazione alla presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini con la quale chiede sapere “quali provvedimenti urgenti intenda adottare per restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni ed in particolare in un corretto ed efficiente sistema sanitario, riprendendo saldamente quel ruolo che la politica deve esercitare appieno nel gestire le sorti della sanità umbra, soprattutto a seguito delle inchieste giudiziarie che dovrebbero indurre un energico cambiamento di passo ed una vera discontinuità gestionale, fino ad oggi non perseguita”.
Il capogruppo centrista, in premessa all'atto, ricorda che “dall'indagine denominata 'sanitopoli', disposta dall'ottobre scorso da parte della magistratura umbra con perquisizioni e acquisizioni di documenti e informazioni nell'ASL 3, sono emersi con chiarezza contatti illeciti tra privati e pubblici amministratori. Tale inchiesta, - continua - che coinvolge alcuni politici e manager della sanità di Foligno-Spoleto, riguarda reati quali peculato, abusi d'ufficio, turbative d’asta, voto di scambio finalizzato ad assunzioni e forniture. Emerge dunque – osserva Monacelli - un sistema ben controllato, in cui nulla avveniva per caso, dove sono chiare le dinamiche di gestione sugli appalti, di nomina dei professionisti, le assunzioni controllate e l'utilizzo di concorsi pubblici, mettendo in discussione l'intero sistema sanitario umbro”.
“Al centro della suddetta inchiesta – rimarca il capogruppo regionale dell'Udc - vi sono Gigliola Rosignoli, a tutt'oggi ancora direttore generale dell'ASL 3, e Sandra Santoni, dipendente della stessa Azienda ed allora portavoce dell'ex governatrice umbra Maria Rita Lorenzetti. Della nomina della Santoni a responsabile degli Affari generali dell'Asl 3 – fa sapere Monacelli - anche esponenti della maggioranza di centrosinistra lo hanno appreso dagli organi di informazione, rimanendo comprensibilmente sorpresi e osservando che eventuali dimissioni della Rosignoli all'inizio del suo coinvolgimento nell'inchiesta sanitopoli avrebbero evitato ogni ulteriore sospetto sugli atti del direttore dell’Asl 3, e dunque sulla stessa carriera lavorativa della Santoni, adombrando persino il sospetto di assecondare sollecitazioni di partito o di correnti di partito”.
Per Monacelli “tale decisione non può essere derubricata ad iniziativa interna all'azienda sanitaria, come fatto dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in quanto è del tutto evidente il coinvolgimento politico diretto ed indiretto nella vicenda sopra citata, ma anzi questa nomina è una vera e propria sfida al senso comune e al giudizio dell’opinione pubblica”.
“La nomina della Santoni – scrive ancora Monacelli - potrebbe determinare un aggravio dei costi dell’Asl 3, assumendo un aspetto ancor più criticabile che potrebbe apparire all’opinione pubblica come un costo indiretto della politica. La rimozione della Rosignoli dalla direzione dell'Asl 3, atto che non si è inteso fare da parte dei massimi responsabili della sanità umbra all'indomani dell'avvento di 'sanitopoli', -sottolinea il capogruppo centrista - diviene ora provvedimento possibile per effetto delle norme appena varate dal Consiglio regionale relative alle nomine e le revoche dei direttori generali delle Asl. La Giunta potrebbe utilizzare il comma sulle apicalità sanitarie, che consente di sollevare un direttore generale ‘per gravi motivi’. In questo modo si avrebbe l'occasione – conclude Monacelli - di rimediare ad un’omissione che pesa molto sul giudizio che l’opinione pubblica ha del rapporto tra politica e sanità”. RED/as