Regione Umbria - Assemblea legislativa


SANITÀ IN UMBRIA : “NO AL PAGAMENTO DEL TICKET È BUON SENSO, MA ATTENZIONE A TEMPI E QUALITÀ DEI SERVIZI, TROPPI UMBRI VANNO A CURARSI FUORI REGIONE” - NOTA DI MONACELLI (UDC)

(Acs) Perugia, 18 luglio 2011 - “La decisione di non applicare ticket sanitari in Umbria, in contraddizione a quanto stabilito dal Governo nell'ultima manovra, è di certo una scelta di buon senso, fatta nella consapevolezza che tale provvedimento sarebbe andato ad incidere sui cittadini a prescindere dalle condizioni economiche e sociali, in maniera indifferenziata e, dunque, ingiusta”. Così il capogruppo regionale dell’Udc, Sandra Monacelli sulla decisione dell’Esecutivo regionale di non adeguarsi a quanto indicato dalla manovra finanziaria del Governo.


 

Non sfugge comunque – aggiunge Monacelli - che la cosa venga letta come un atto di ribellione politica che, sommata alle prese di posizione analoghe assunte da altre Regioni italiane, accredita l'idea di una sanità non più uguale tra cittadini che vivono in differenti parti del Paese, dando vita ad una strana migrazione di utenti da una regione ad un'altra a seconda di dove non si paga. Ad ogni modo – afferma l’esponente dell’Udc -, sebbene l'applicazione del pagamento previsto per le visite specialistiche avrebbe aperto la strada ad un'ulteriore fuga verso il privato, il ticket sui codici bianchi avrebbe quantomeno limitato il ricorso improprio al regime di pronto soccorso”.

Secondo Monacelli, al di là delle scelte fatte nella contingenza di questa finanziaria, “permane il nodo da sciogliere riguardo l'offerta del servizio sanitario in Umbria, non solo in termini di qualità ma anche di tempistica, che ‘spinge’ i pazienti ad usufruire del pronto soccorso o delle visite privatistiche per evitare le lungaggini delle liste d'attesa”.


 

Il capogruppo regionale dell’Udc, punta l’attenzione anche sui dati relativi alla mobilità sanitaria passiva: “In Umbria Sono cresciuti esponenzialmente i cittadini che vanno a curarsi fuori regione: va fatta quindi una seria analisi sull'opportunità di mantenere un sistema ‘fotocopiato’ di rete ospedaliera che continua a giustificarsi dietro l'ostentazione che tutto va bene. È necessario grande senso di responsabilità – conclude Monacelli -, e da parte nostra non ne faremo mancare. Ma chi guida le istituzioni regionali ha il dovere di operare per il bene dei cittadini e non per denunciare i difetti dell'altra parte”. RED/


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