COMMISSIONE TOSSICODIPENDENZE: “ASCOLTARE LE STORIE PERSONALI DI CHI HA AVUTO IN FAMIGLIA UN CASO DI MORTE PER OVERDOSE. TRACCIARE UN QUADRO ANALITICO DELLA SITUAZIONE” – LE PROPOSTE DI ZAFFINI (FLI)
I numeri dicono che in Umbria ogni quindici giorni c’è una morte per overdose, diciassette solo dall’inizio di quest’anno, ma per il consigliere regionale Franco Zaffini (Fli) la Commissione speciale contro le tossicodipendenze deve andare oltre il dato numerico: “Rientra tra i nostri compiti – sostiene – ascoltare le storie personali di chi ha avuto in famiglia un caso di morte per overdose negli ultimi cinque anni, tracciare un quadro, ritrovare gli elementi comuni, verificare i percorsi terapeutici, per fornire al legislatore regionale elementi sufficienti a porre in essere modifiche normative e regolamentari volte ad incidere significativamente sull’uso, l’abuso e il narcotraffico in Umbria”.
(Acs) Perugia, 7 luglio 2011 - “Ascoltare, una per una, le storie personali di chi ha avuto in famiglia un caso di morte per overdose negli ultimi cinque anni, tracciare un quadro, ritrovare gli elementi comuni, verificare i percorsi terapeutici, analizzare questi dati”. E’ questa una delle proposte che Franco Zaffini (Fli) ha portato sul tavolo della Commissione speciale contro le tossicodipendenze appena insediata.
“Due giorni fa è avvenuto l’ultimo caso di morte per overdose – dice Zaffini – e siamo arrivati a contarne diciassette dall’inizio dell’anno, in pratica un decesso ogni quindici giorni. Risulta essenziale, dunque che
Secondo Zaffini il lavoro della commissione “deve articolarsi in tre momenti specifici e, dopo le attività di ricognizione sul territorio, occorre intraprendere celermente il passaggio delle audizioni. In commissione – prosegue – saranno invitate a riferire le associazioni di volontariato laico e religioso, le famiglie e le comunità di recupero. Dovremo confrontarci con esperti, medici e sociologi, in base alle evidenze scientifiche, nonché fare il punto con i responsabili dei servizi sociali dei Comuni, con gli operatori dei Sert, i responsabili della sanità e del sociale a livello regionale e con tutti gli operatori della sicurezza”.
L’ultimo livello dell’ipotesi di lavoro proposta da Zaffini alla Commissione, prevede una serie di azioni di studio e contrasto: “Finora – spiega il consigliere di Futuro e libertà – i morti per overdose in Umbria sono solo dei numeri, allarmanti, peraltro, ma rimangono dei numeri. Mentre dietro ogni decesso, c’è una storia, a volte di degrado, altre di ordinario ‘sballo’ per evasione. Capire cosa si nasconde dietro queste storie e se esiste un filo conduttore, rientra, a mio avviso, tra i nostri compiti. Per questo motivo c’è la necessità di costituire un gruppo di lavoro che ascolti le esperienze e scavi nei singoli episodi. Da una mappatura capillare si può ripartire per promuovere studi, convegni e attività sociali e culturali di contrasto alla tossicodipendenza e all’utilizzo di stupefacenti in genere. In questo modo, il legislatore regionale avrà elementi a sufficienza per porre in essere modifiche normative e regolamentari volte ad incidere significativamente sull’uso, l’abuso e il narcotraffico in Umbria. Questa Commissione, da me fortemente voluta e solo tardivamente e faticosamente ottenuta – sostiene Zaffini -, sembra partita col piede giusto, stando alle dichiarazioni di chi ne fa parte e di chi la presiede. Essa – conclude - dovrà bandire ogni autoreferenzialità, aprire scenari nuovi, chiamare tutti alle proprie responsabilità, consegnare al legislatore regionale elementi di conoscenza utili, rompere consuetudini e prassi così drammaticamente fallite, a tutto questo daremo il massimo contributo possibile”. RED/pg