Regione Umbria - Assemblea legislativa

(Acs) Perugia, 20 giugno 2011 - “Un esempio anche fuori dall'ambito sportivo: il Trestina calcio dimostra come lo spirito competitivo dell'Alta Valle del Tevere, che ha fatto eccellere la parte nord dell'Umbria in tutti i campi, sia ancora vitale”. Così il consigliere del Popolo della Libertà,Andrea Lignani Marchesani dopo la promozione in serie D della Società altotiberina che ha bissato quanto fatto qualche settimana fa (vittoria diretta del campionato) dal Pierantonio.

“Una sana programmazione, un bilancio sano e lo spirito di sacrificio hanno fatto conseguire un risultato impensabile per una comunità che non raggiunge i 3000 abitanti, – sottolinea Lignani - ma che ha una forte e legittima sensibilità di appartenenza territoriale. Dopo il Pierantonio in Serie D quindi il Trestina. Non bastano però formali complimenti. Se è doveroso che dette Società si impegnino al massimo nel reperimento di sponsor per la prossima stagione – rimarca Lignani - è altrettanto doveroso che i Comuni di Umbertide (Pierantonio), Città di Castello (Trestina) e Regione Umbria facciano la loro parte per poter permettere alle due Società di giocare a casa propria la Serie D in condizioni ambientali ottimali senza dover emigrare nei rispettivi 'capoluoghi', evento che snaturerebbe la vocazione stessa delle due realtà che sono al contempo sportive e di forte radicamento comunitario”.

“A prescindere dall'idoneità dei due stadi di Pierantonio e Trestina, a poter ospitare la Serie D, - puntualizza l'esponente regionale del PdL - è evidente di come i due impianti abbiano necessità immediata di interventi strutturali per poter migliorare la loro capacità di offerta quantitativa e qualitativa per il pubblico locale ed in trasferta. In tempi di difficoltà economica per i bilanci comunali – precisa - sappiamo bene quanto sia difficile in appena due mesi mettere mano ad interventi strutturali, ma occorre lavorare anche in prospettiva soprattutto se si vuole che queste realtà di eccellenza del panorama regionale umbro possano radicarsi in un campionato dove fino ad appena qualche anno fa mai avrebbero pensato di poter militare. La Legge regionale 327 del settembre 2009 con relativo Regolamento attuativo – fa sapere Lignani - stanzia appunto fondi per la promozione e lo sviluppo delle attività sportive. L'articolo 8 e l'articolo 25 prevedono proprio una disciplina per contributi all'edilizia sportiva e l'articolo 30 una norma finanziaria che stanziava all'uopo ben 800mila euro poi ridotti a 400mila nel bilancio di previsione 2011. La Legge – spiega - ha vissuto fino ad oggi una fase di transitorietà tanto è vero che il regolamento di attuazione è stato licenziato dalla Commissione competente solo lo scorso 10 giugno. Conseguentemente, i termini e aggiungiamo estensivamente anche la eventuale previsione per i Comuni di inserire nel Piano triennale delle opere pubbliche gli ampliamenti e le messe a norma di un singolo impianto sportivo, stanno anche per il 2011 in un contesto di mera transitorietà. La Regione, in sostanza, - aggiunge Lignani - può utilizzare con semplice delibera quello stanziamento di 400mila euro, magari previa consultazione della Commissione competente, rimandando all'anno prossimo la messa a regime della Legge 327/09”.

Per il consigliere regionale del PdL, “occorre quindi un immediato intervento regionale che dica quanto l'Umbria sia disposta immediatamente a dare per il futuro di società sane e vincenti come Pierantonio e Trestina. D'altra parte i rispettivi Comuni si devono attivare immediatamente con la Regione e verificare la contestuale fattibilità delle modifiche strutturali degli impianti. L'obiettivo di un miglioramento sensibile dei due impianti per la prossima stagione di Serie D è ambizioso, difficile ma non impossibile: è doveroso – conclude - dunque dimostrare da parte delle Istituzioni regionali e comunali una precisa volontà politica al riguardo, quanto meno in prospettiva”. RED/as