CENTRALE DI GUALDO CATTANEO: “ANCORA FERMI AL CARBONE, TRADITE LE ASPETTATIVE DEI CITTADINI E DELLA GREEN ECONOMY” - DOTTORINI (IDV): “NECESSARIA UNA RICONVERSIONE VERA VERSO ENERGIE PULITE E RINNOVABILI”
Il capogruppo dell'Italia dei valori, Oliviero Dottorini sottolinea, in una nota, la sua vicinanza ai cittadini di Gualdo Cattaneo e dintorni “che assistono all'ennesimo rilancio della centrale a carbone dopo anni di pesantissimo inquinamento”. Il capogruppo dell'Idv punta il dito sull'accordo tra Regione, Enel e Università sul rilancio della centrale a carbone. Per Dottorini, la riconversione vera doveva andare verso energie pulite e rinnovabili. E dopo aver evidenziato “numerose incongruenze per rilanciare fonti fossili”, invita l'assessore Silvano Rometti a rispondere in Aula alla sua interrogazione.
(Acs) Perugia, 8 giugno 2011 -“Facciamo nostri i sentimenti della popolazione di Gualdo Cattaneo e dintorni che assistono all'ennesimo rilancio della centrale a carbone dopo anni di pesantissimo inquinamento”. Lo scrive, in una nota, il capogruppo dell'Italia dei Valoriin Consiglio regionale, Oliviero Dottorini, in merito all'accordo tra Regione, Enel e Università sul rilancio della centrale a carbone di Gualdo Cattaneo.
“La sperimentazione a biomasse (tra l'altro non locali) – spiega Dottorini - incide, a detta della stessa Enel, per non più del 5-10 per cento sul funzionamento della centrale. Sono percentuali risibili, troppo esigue per rappresentare una svolta credibile, ma sufficienti invece a rimettere in attività un pezzo di archeologia industriale che necessiterebbe, al contrario, di una riconversione verso fonti energetiche pulite e rinnovabili. Le numerose incongruenze del progetto – aggiunge il capogruppo Idv - ci delineano un quadro tutt'altro che tranquillizzante. Un'approssimazione che apre la strada alla termovalorizzazione di ulteriori materiali inquinanti e che non vorremmo recepisse anche i suggerimenti di chi in quella centrale prevede l'incenerimento dei rifiuti”.
“Oggi comprendiamo il silenzio imbarazzato dell'assessore Rometti – osserva Dottorini - di fronte a un progetto che di fatto solleva la Regione da alcune incombenze burocratiche sulle percentuali di energie rinnovabili da adottare, ma lascia la popolazione ancora una volta sola davanti a una centrale malandata, che continuerà a spargere polveri per chilometri e chilometri, compromettendo le potenzialità economiche e occupazionali di un intero territorio”.
“La centrale di Gualdo Cattaneo – prosegue Dottorini - poteva e doveva essere un fiore all'occhiello per la nostra regione, l'esempio di un modo nuovo per produrre energia a basso impatto ambientale. Siamo invece ancora fermi al carbone, una tecnologia vecchia di secoli, appena 'ripulita' da qualche tonnellata di lignina, l'emblema dell'arretratezza con la quale viene interpretata la politica ambientale in Umbria”.
“L'Italia dei Valori – assicura il capogruppo Idv - sarà al fianco dei cittadini di Gualdo Cattaneo, Bastardo, Giano e dintorni e sosterrà la loro battaglia nel pretendere risposte credibili al bisogno di sviluppo e soprattutto tutela della propria salute. Intanto, dal momento che l'assessore Rometti si sottrae a fornire risposte in Commissione, - conclude Dottorini - abbiamo trasferito la nostra interrogazione direttamente nell'Aula del Consiglio regionale dove l'assessore risponderà al question-time del 14 giugno”. RED/as