Regione Umbria - Assemblea legislativa


CORECOM: “CUSTODI E NON GENDARMI DEL SISTEMA REGIONALE DELLE COMUNICAZIONI” - IL PRESIDENTE CAPANNA ILLUSTRA IL PROGRAMMA DEL COMITATO

In sintesi

Si è svolta questa mattina a Palazzo Calderini la conferenza stampa convocata dal presidente del Corecom, Mario Capanna, per illustrare il programma di lavoro del Comitato. Tra le priorità individuate: la gestione del passaggio al digitale terrestre e delle procedure di conciliazione obbligatoria con gli operatori della comunicazione, l'adeguamento delle strutture e delle risorse umane e finanziarie necessarie allo svolgimento delle attività.

(Acs) Perugia, 13 aprile 2011 - “Il Comitato regionale per le comunicazioni si troverà presto ad affrontare due priorità su tutte: la corretta gestione del passaggio al digitale terrestre e l'aumento del numero delle conciliazioni tra cittadini e operatori della telefonia e delle comunicazioni. Nonostante i problemi legati al personale numericamente insufficiente ci impegneremo per affrontare entrambe le questioni con il massimo impegno”. Così il nuovo presidente del Corecom, Mario Capanna, ha individuato, durante la conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sede di Palazzo Calderini a Perugia, le principali linee di azione del programma di lavoro del Comitato, “condivise in modo unanime da tutti i componenti”. Capanna ha rimarcato che il ruolo del Corecom non sarà quello di gendarme quanto piuttosto di custode dell'informazione regionale, con i cittadini umbri come unico riferimento e padrone, oltre ai riferimenti istituzionali della Regione e dell'Agcom, di cui il Corecom è una emanazione territoriale.

Il Comitato – ha evidenziato il presidente – sarà un organo di garanzia per cittadini ed emittenti e fin da subito punterà l'attenzione sulle conciliazioni tra cittadini ed operatori della comunicazione (che sono aumentate in modo considerevole) e sul passaggio al digitale terrestre. In questo campo ci sarebbe il rischio di una anticipazione al secondo semestre del 2011 mentre invece si tratta di una materia molto delicata che richiede tempi e procedure adeguate. Una apposita commissione tecnica è stata costituita dalla Giunta: il Corecom ne fa parte ma solo con il compito di indirizzo e garanzia, facendo attenzione che i cittadini non restino spiazzati dalla nuova tecnologia, perdendo l'accesso all'emittenza televisiva locale. Secondo Capanna se il passaggio al digitale terrestre comportasse la chiusura anche soltanto di una emittente umbra ci troveremmo di fronte ad un impoverimento della democrazia in Umbria.

Infine due notazioni sono state riservate al personale del Corecom, che sarebbe numericamente inadeguato ad affrontare i compiti spettanti al Comitato e che quindi avrebbe bisogno di essere integrato (superando anche la situazione di precarietà di alcuni lavoratori) e al concorso “Comunicare in Umbria”, eliminato per la necessità di ridurre le spese della Regione ma che andrebbe ripristinato, rappresentando una eccellenza nell'ambito delle produzioni locali oltre ad un veicolo di promozione turistica per l'Umbria. MP/


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