PROFUGHI LIBICI: “UNA PRESENZA DIFFUSA IN UMBRIA CREEREBBE PROBLEMI E RISCHI DI TERRORISMO, MEGLIO IN STRUTTURE CONTROLLATE” - CIRIGNONI (LEGA NORD) PROPONE “UN CENTRO DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE”
(Acs) Perugia, 30 marzo 2011 – Siamo contrari all'eventuale accoglienza di rifugiati libici in Umbria, perché una loro diffusione capillare nel territorio regionale creerebbe problemi di controllo, anche in considerazione del fatto che tra questi potrebbero annidarsi estremisti islamici e terroristi, pronti a far pagare al nostro paese il ruolo che sta avendo con l'intervento militare.
Lo afferma Gianluca Cirignoni, consigliere regionale della Lega Nord, ricordando di aver presentato un'interrogazione a risposta scritta con cui chiede alla presidente della Giunta Catiuscia Marini di conoscere il numero massimo di eventuali rifugiati per i quali è stata data la disponibilità di accoglimento, ed i criteri concordati per la loro accoglienza, con particolare riferimento ai luoghi identificati per ospitarli temporaneamente.
“Lo status di profugo, aggiunge Cirignoni, è per definizione temporaneo, e per garantire subito il rimpatrio, a guerra finita, i profughi vanno tenuti in apposite strutture sotto controllo. Per questo, ribadiamo l'urgenza di costruire un Centro di identificazione ed espulsione in Umbria. Il centro una volta costruito nelle aree idonee, come quelle dei siti carcerari, permetterà anche di distinguere i clandestini dai profughi, dando certezza alle espulsioni motivate dei clandestini anche in futuro. Per Cirignoni, quest'ultimo è un passo importante e assolutamente necessario a garantire la sicurezza e la tranquillità dei nostri cittadini nel rispetto delle regole civili e a tutela degli umbri”. GC/gc