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CARCERI UMBRE: “NELLA STRUTTURA DI MAIANO DI SPOLETO GRAVE CARENZA DI ORGANICO. NECESSARIE NUOVE RISORSE UMANE E FINANZIARIE PER APERTURA NUOVO REPARTO” – NOTA DI ZAFFINI (FLI)

In sintesi

Il consigliere regionale di Futuro e Libertà, Franco Zaffini, che ha visitato stamani il carcere di Maiano di Spoleto,  punta il dito sul “preoccupante sottodimensionamento dell’organico degli agenti di custodia”. Zaffini, nell’affermare che non trova fondamento la notizia dell’imminente arrivo di  altri 80/90 detenuti presso la struttura detentiva di Maiano di Spoleto, sottolinea la “necessità di nuove risorse umane e finanziarie per l’apertura, a breve, di un nuovo reparto dove potranno essere ospitati una quarantina di detenuti”.



(Acs)
Perugia 24 marzo 2011 - “Al momento, la notizia dell’arrivo di altri 80/90 detenuti presso la struttura detentiva di Maiano di Spoleto, annunciata più volte e ripresa dalla stampa locale, non trova fondamento, ciò che invece resta preoccupante è il sottodimensionamento dell’organico di polizia penitenziaria divenuto ormai insostenibile: mentre quattro anni fa, infatti, la proporzione era di due agenti per ogni recluso. Oggi lo stesso dato è esattamente ribaltato, e per ogni agente sono presenti nella struttura due detenuti nonostante sia necessario garantire tre turni di vigilanza”. E’ quanto rende noto il consigliere regionale Franco Zaffini (FLI) che, insieme al consigliere comunale di Spoleto Carlo Petrini, ha visitato la casa di reclusione, incontrando il personale,  il direttore della struttura dott. Ernesto Padovani, e il comandante della polizia penitenziaria  Klain Montecchiani.

 

“Dal colloquio con il direttore – racconta Zaffini – è emerso che a breve sarà pronto un nuovo reparto del carcere dove potranno essere ospitati circa una quarantina di detenuti. E’ una struttura per il cui funzionamento sono stati richiesti sia un adeguamento della dotazione finanziaria che del personale, in quanto – prosegue il consigliere – tutto si muove in un quadro generale di gravissima carenza di organico che determina difficoltà enormi sul livello di vita e le condizioni lavorative degli agenti e del personale in genere, malessere e disagi che inevitabilmente si ripercuotono sulla popolazione penitenziaria”.

 

Zaffini sottolinea poi un ulteriore criticità causata dal mancato ‘turn over’ degli agenti: “Il progressivo e graduale invecchiamento degli addetti – spiega - peggiora le condizioni di detenzione per evidenti motivi. E’ solo grazie e alla professionalità e al grande spirito di squadra, messi in campo dal direttore, dal comandante e da tutto il personale, con cui è gestito il penitenziario che si riesce a fare di necessità virtù, garantendo soluzioni a problemi di livello sicuramente emergenziale ma non ancora d’allarme”.

 

“Grande importanza – afferma ancora il consigliere regionale di Fli – ha la sensibilità del territorio nei confronti della realtà carceraria, il quale sta reagendo con estrema collaborazione e buona volontà garantendo il reintegro, attraverso imprese e cooperative, delle risorse carenti e necessarie per assicurare le attività di reinserimento sociale dei detenuti. Continueremo a prestare grande attenzione e a visitare i penitenziari della regione che rappresentano una fetta importante del tessuto sociale – conclude Zaffini –, in particolare a Spoleto, dove la realtà è più delicata che altrove perchè su una popolazione carceraria di circa seicento unità, ci sono 80 detenuti 41 bis e circa 300 in regime di alta sorveglianza. Tutte situazioni potenzialmente pericolose per le ricadute sul tessuto cittadino che vanno monitorate e tenute in sicurezza”. RED/


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