OSPEDALE SPOLETO: “L’ONCOLOGIA E’ LA STRADA DA SEGUIRE” - NOTA DI ZAFFINI (FLI)
Il capogruppo regionale di Fli, Franco Zaffini, interviene sulla situazione e sul futuro dell'ospedale di Spoleto. Per Zaffini i presidi sanitari di Foligno e Spoleto “devono puntare a reparti di eccellenza che mantengano la specificità delle strutture, ma siano complementari tra loro, in un articolato quadro sanitario regionale”.
(Asc) Perugia, 22 marzo 2011 - “La questione dell’ospedale di Spoleto si aggiunge ai molteplici temi che molto spesso la politica locale affronta con superficialità e l’amministrazione con incompetenza”. E’ quanto riferisce il consigliere regionale di Fli, Franco Zaffini in occasione del Consiglio straordinario sul San Matteo degli infermi. “Per affrontare seriamente le problematiche – dice – occorre conoscerle e avanzare proposte, altrimenti rischiamo di impantanarci nel solito chiacchiericcio che non ci porta da nessuna parte. In tempi non sospetti – prosegue Zaffini - sostenevo che l'unico modo per salvare due ospedali, praticamente gemelli, nella stessa Asl era ed è che, a parte alcuni servizi di base che devono essere assicurati da entrambi, quello che si fa a Foligno non lo si deve fare a Spoleto e viceversa. Oggi lo dicono tutti, ma ancora nessuno ha concretamente operato per dare seguito a questa logica considerazione”.
Zaffini sostiene che i singoli presidi debbano puntare “a reparti di eccellenza, che mantengano la specificità delle strutture, ma siano complementari tra loro, in un articolato quadro sanitario regionale. Premesso che a Spoleto devono essere garantiti ai massimi livelli di professionalità i servizi di base e quelli dell'emergenza urgenza – precisa il capogruppo regionale di Fli - l'ospedale di Spoleto deve divenire polo di eccellenza per le malattie oncologiche con sede di Dipartimento. A questo bisogna lavorare, da un lato, per dare riconoscimento agli sforzi fin qui fatti, sia sul versante della diagnostica che della terapia anche palliativa, e dall'altro 'investire' (il virgolettato è d'obbligo e mette anche a disagio l'uso di un termine economico, ma di economia sanitaria parliamo) sulle patologie che oggi rappresentano di gran lunga la prima causa di mortalità, nonché la prima voce di spesa”.
Secondo il consigliere Zaffini questo tipo di pianificazione, nell'arco di qualche anno, “porterà Spoleto a specializzarsi sull'elezione mentre Foligno, per tradizione e abilità esistenti, può orientarsi verso il trattamento degli stadi più gravi delle patologie. Ovviamente – afferma l'esponente di Futuro e libertà - niente di rigido e nessun dirigismo: ognuno dovrà essere sempre messo in condizione di esercitare quella libertà di scelta garantita costituzionalmente ma, nell'indirizzare scelte di programmazione, questa può essere la via da percorrere. Senza velleità né sottomissioni”. “Se poi un 'padrone di casa' degno della 'casa' che pro tempore lo ospita, il Municipio di Spoleto, organizza un tavolo a tal fine, suoneremo le campane della festa. Intanto, però, - conclude - vanno presidiati i livelli di qualità e quantità esistenti a cominciare dal nostro punto nascita; anche qui sarà molto importante specializzare il nostro reparto rispetto a quello di Foligno con il nome di un Primario di buona scuola e con un progetto assistenziale preciso e realizzabile tale da distinguerci dai vicini. E' tutto realizzabile serve solo di lavorarci senza chiacchiericci inconcludenti”. RED/mp