MERAKLON: “LA GIUNTA DICA QUALI URGENTI INZIATIVE INTENDA ADOTTARE PER UNA FORTE PRESA DI POSIZIONE POLITICA ED ECONOMICA NEI CONFRONTI DELL’AZIENDA, A FRONTE DEI 240 LICENZIAMENTI ANNUNCIATI” – INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC)
(Acs) Perugia, 15 marzo 2011 – La capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Sandra Monacelli, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta con la quale chiede di sapere dalla presidente della Giunta regionale “quali urgenti iniziative intenda adottare per una forte presa di posizione politica ed economica nei confronti dei vertici aziendali Meraklon e del polo chimico ternano nel suo complesso, onde scongiurare la fine dell’industria chimica in Umbria”.
Monacelli ricorda che i vertici della Meraklon hanno comunicato l’intenzione di procedere alla messa in mobilità di tutto il personale degli stabilimenti ternani, dichiarando la cessazione delle attività produttive, e che la situazione appare “paradossale”, considerando che l’azienda stessa ha le commesse per garantire il funzionamento degli impianti e nonostante ciò prevede l’avvio della procedura di licenziamento collettivo a danno di 240 lavoratori e la collocazione in mobilità di tutto il personale.
“Licenziamenti – sottolinea la portavoce dell’Udc – che riguardano padri e madri di famiglia con un’età media fra i 35 e i 45 anni, ai quali sono stati rubati il futuro e la serenità, senza contare che non si perdono solo i 240 posti di lavoro ma anche le loro alte professionalità, che davano competitività all’impresa, in un momento in cui la qualità e la tecnologia sono elementi fondamentali per difendere il lavoro”.
Per queste ragioni Monacelli vuole dalla Giunta regionale una “forte presa di posizione politica ed economica” nei confronti della Meraklon e del polo chimico ternano nel suo insieme, stante la sinergia tra l’azienda stessa e la Basell, che potrebbe cedere a Novamont nel previsto incontro del 6 aprile prossimo a Rotterdam, secondo le previsioni “moderatamente ottimistiche” espresse dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani nell’incontro dello scorso 10 marzo a Roma, al quale hanno partecipato la presidente Marini, l’assessore regionale Gianluca Rossi, il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo, parlamentari e consiglieri regionali umbri, sindacati e una delegazione degli stessi operai, che si sono recati al Ministero a piedi, dopo tre giorni di marcia. PG/