SICAP DI GUALDO TADINO: “SUBITO UN TAVOLO ISTITUZIONALE PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DI UN'ALTRA AZIENDA STORICA DELL'ALTO CHIASCIO” - NOTA DI SMACCHI (PD) SUI LICENZIAMENTI APPENA ANNUNCIATI
(Acs) Perugia, 9 marzo 2011 – In data odierna i vertici aziendali della Sicap, gruppo leader in Italia per la produzione di manufatti in cemento, hanno comunicato ai nove dipendenti impegnati in produzione nello stabilimento di Gualdo Tadino - l'unico attivo in Umbria - che lo stesso cesserà la produzione entro il 31 dicembre 2011.
Lo rende noto il consigliere regionale del Pd Andrea Smacchi evidenziando che si tratta della crisi di un'altra azienda storica dell'alto Chiascio che rischia di chiudere definitivamente i battenti.
Per Smacchi infatti non si capisce bene a quale scopo la Sicap abbia manifestato l'intenzione “di mantenere la struttura tecnica e contabile che insiste sullo stabilimento gualdese (in tutto sei addetti), con la produzione già ferma ed i lavoratori in cassa integrazione”.
Anche in ragione di ciò, Smacchi che parla di “un altro durissimo colpo per un territorio già martoriato da una crisi economica e sociale senza precedenti”, ritiene necessario “convocare con urgenza i vertici aziendali ad un tavolo istituzionale, essendo il gruppo Sicap un'entità molto rilevante nel proprio settore, al fine di condividere una strategia che possa consentire di non perdere ulteriori posti di lavoro e un insediamento produttivo che per lunghi anni ha rappresentato un punto di riferimento per l'intero comprensorio dell'alto Chiascio”. GC/gc