FALSI INVALIDI: “CHIAREZZA SULLE VERIFICHE ED EVITARE ULTERIORI DISAGI A PERSONE CON PATOLOGIE GRAVI E IRREVERSIBILI” – SMACCHI E BARBERINI (PD) CHIEDONO AUDIZIONE DEL DIRETTORE REGIONALE INPS
I consiglieri regionali del Partito democratico Andrea Smacchi e Luca Barberini hanno chiesto al presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale, Massimo Buconi, di convocare in audizione il direttore regionale dell’Inps, Generoso Palermo, per avere chiarimenti sui dati e sui criteri adottati per le verifiche nei confronti degli invalidi, con la priorità di evitare ulteriori disagi a chi soffre di patologie gravi e di natura irreversibile, al fine di non sottoporre queste persone a controlli inutili e umilianti.
(Acs) Perugia, 9 marzo 2011 – “La tanto propagandata direttiva del ministro Tremonti, tesa a scovare i cosiddetti falsi invalidi, sta producendo una messe di numeri, spesso contraddittori fra di loro, buoni comunque per stampa e TV che non perdono occasione per puntare l'indice sui cosiddetti ‘furbi’ che trufferebbero lo Stato”: lo dicono, in una nota congiunta i due consiglieri regionali del Pd Andrea Smacchi e Luca Barberini.
“Lo stesso presidente dell'Inps, il dottor Mastropasqua – affermano - in una recente intervista al Corriere della Sera (pubblicata il 16 febbraio scorso) ha usato toni molto forti per commentare il lavoro dell'ente da lui guidato contro la ‘piaga del secolo’, ovvero i falsi invalidi. In questo contesto, anche in Umbria si è scatenata la guerra dei numeri che, per senso di responsabilità, l'Inps farebbe bene a chiarire al più presto. Ma la cosa più grave – secondo Smacchi e Barberini - risiede nel fatto che questi provvedimenti rischiano di mettere a repentaglio la tenuta del sistema di welfare costruito con fatica negli ultimi decenni nel nostro Paese e di privare di tutele i soggetti più deboli e svantaggiati”.
Per i due consiglieri del Pd “occorrerebbe innanzitutto evitare le verifiche a persone affette da patologie gravi e di natura irreversibile, una richiesta che nasce dall'ovvia constatazione che chi è portatore di tale menomazione, non può certo regredire dalla sua condizione e quindi la visita di controllo diventa solo un ulteriore, ed inutile, disagio per l'utente e la sua famiglia, oltre che una superflua umiliazione rispetto ad uno stato di salute già verificato e certificato come patologico e non reversibile”.
“Al fine di fare chiarezza sui dati e sui criteri adottati per le verifiche – concludono Smacchi e Barberini - abbiamo chiesto al presidente della terza Commissione consiliare permanente, Massimo Buconi, di convocare in audizione il Direttore regionale dell'Inps Generoso Palermo”. RED/pg