SERVIZIO DI TRASPORTO NEONATALE: “ESISTE IL PROGETTO E IL FINANZIAMENTO: CHE SI ASPETTA AD ATTIVARLO?” – NOTA DI MONACELLI (UDC)”
“Si attivi al più presto il Servizio di trasporto neonatale, già progettato e finanziato”. Lo chiede con una interrogazione alla Giunta regionale, il capogruppo dell’Udc, Sandra Monacelli che lamenta anche la “la mancanza di visione strategica dell’Esecutivo nell'ambito neonatologico e pediatrico”.
(Acs) Perugia 10 febbraio 2011 - Il capogruppo regionale dell’Udc, Sandra Monacelli, interroga la Giunta regionale per sapere quali provvedimenti si intendano adottare per attivare il Servizio di trasporto neonatale (Sten), “già progettato e finanziato e più in generale come intende affrontare la mancanza di visione strategica nell'ambito neonatologico e pediatrico”.
Monacelli spiega che negli ultimi 30 anni si è assistito ad una “progressiva diminuzione della mortalità neonatale e delle morbilità residue, grazie ai miglioramenti ostetrico-neonatologici, resi possibili soprattutto da un'organizzazione delle cure perinatali sul territorio che prevede, tra l'altro, la creazione di un network che favorisca la collaborazione tra ospedali, in modo da assicurare l'appropriato livello di cure ad ogni neonato. E’ nell'ambito di questa organizzazione, che si inserisce il servizio di trasporto neonatale (Sten), necessario nei casi di complicanze non preventivabili che possono insorgere”. Questo servizio, ricorda l’esponente dell’Udc, “permetterebbe il trasporto del neonato con l'obiettivo di assicurarne la migliore assistenza nelle prime ore di vita, identificare la struttura idonea alle sue necessità, migliorare l'utilizzo delle risorse professionali e strutturali orientandole verso i centri di 3° livello (strutture gravidanze ad alto rischio)”.
Nel sottolineare che ad oggi “nulla di quanto progettato per lo Sten è stato ancora attivato”, Monacelli ricorda che nell'ambito pediatrico dell'Ospedale S.Maria della Misericordia “sono presenti eccellenze, manca però un percorso per il paziente critico, pur essendoci da tempo la disponibilità degli operatori sanitari a progettarlo e costruirlo. La rete pediatrica regionale, messa in piedi formalmente – aggiunge -, non ha quindi prodotto ancora risultati significativi”.
“A fronte del considerevole numero di trasporti neonatali nella nostra regione – sostiene Monacelli -, grazie anche alla crescita delle strutture di 2° e 3° livello che presentano da anni risultati in linea con le migliori realtà nazionali, il livello dei servizi neonatologici in Umbria appare ormai maturo per l'attivazione di un servizio Sten. E l'assenza di un percorso definito per il paziente pediatrico critico – conclude - espone il sistema sanitario regionale ad un rischio elevato di episodi di malasanità, e non appare quindi ulteriormente rimandabile una sua formalizzazione”. RED/