VALICO BOCCA TRABARIA: “UN RIMPALLO TRA ANAS DI PERUGIA, REGIONE UMBRIA E COMUNE DI SAN GIUSTINO SU COMPETENZA E RESPONSABILITÀ DI METTERE IN SICUREZZA LA STRADA” - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)
Il capogruppo della Lega nord a Palazzo Cesaroni, Gianluca Cirignoni, commenta gli esiti dell'incontro sugli effetti della chiusura della SS73 Bis in corrispondenza del valico di Bocca Trabaria, a cui hanno partecipato i sindaci della Valle del Metauro, e le istituzioni della Provincia di Pesaro. Per Cirignoni, "unico rappresentante delle istituzioni umbre, un gioco delle parti (tra Anas, Regione Umbria, Comune di San Giustino) sta di fatto bloccando l'inizio dei lavori sul costone roccioso e impedisce di conseguenza la riapertura dell'importante arteria di comunicazione nazionale, interregionale, regionale e locale, arrecando una offesa alla dignità delle popolazioni dell'Altotevere umbro e della Valle del Metauro”.
(Acs) Perugia, 18 gennaio 2011 - “Un gioco delle parti sta di fatto bloccando l'inizio dei lavori sul costone roccioso e impedisce di conseguenza la riapertura dell'importante arteria di comunicazione nazionale, interregionale, regionale e locale. I ritardi nella riapertura della ss 73 bis sono un offesa alla dignità delle popolazioni dell'Altotevere umbro e della Valle del Metauro”. Lo afferma il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (Lega Nord) di ritorno da un incontro “tenutosi presso il municipio di Borgo Pace (PU)” ed incentrato sulla “gravità della situazione causata dalla chiusura della ss73 bis in corrispondenza del valico di Bocca Trabaria, sia dal punto di vista economico, sia per i disagi che tale persistente condizione causa ai cittadini”. Cirignoni riferisce di aver partecipato come consigliere regionale, “unico rappresentante delle istituzioni umbre, all'incontro con la popolazione, i sindaci della Valle del Metauro, e le istituzioni della Provincia di Pesaro: è emerso come vi sia, secondo quanto affermato dal presidente della Provincia di Pesaro Matteo Ricci, un rimpallo tra Anas di Perugia, Regione Umbria e Comune di San Giustino, sulla attribuzione della competenza e responsabilità di mettere in sicurezza la parete del Monte Romito”.
Il consigliere leghista riporta che “da una valutazione della provincia di Pesaro, 250mila euro è la cifra da destinare ai lavori nella parete di roccia, in modo da poter assicurare le condizioni minime di sicurezza per poter riaprire il valico. Crediamo che l'Anas di Perugia e la Regione Umbria non possano sottrarsi al loro compito e alle loro responsabilità adducendo motivazioni ancorché valide che scarichino la responsabilità dell'intervento sui privati o sul Comune di San Giustino. Per questo – osserva Cirignoni – ritengo che l'assessore regionale debba farsi carico di risolvere la questione in tempi brevi, coinvolgendo Anas e prefetto di Perugia, affinché il superiore interesse pubblico delle popolazioni locali prevalga su sterili questioni burocratiche che potranno essere risolte in un secondo tempo. Dal canto mio – conclude - sono pronto, insieme ai leghisti, a sostenere eventuali manifestazioni pacifiche di protesta che le istituzioni della Provincia di Pesaro ed i cittadini hanno oggi affermato di voler organizzare a Perugia, qualora non si giunga in pochi giorni alla soluzione della questione”. RED/mp