Regione Umbria - Assemblea legislativa


COMMISSIONE STATUTO: AL VIA L'ITER DELLA QUARTA MODIFICA: "ASCOLTEREMO L'INTERA SOCIETÀ REGIONALE" – IL PRESIDENTE SMACCHI (PD) E IL VICE NEVI (PDL) HANNO PRESENTATO IL PROGRAMMA ALLA STAMPA

In sintesi

il presidente della Commissione per le riforme statutarie e regolamentari del Consiglio regionale dell'Umbria Andrea Smacchi (Pd) e il vice presidente Raffaele Nevi (Pdl), hanno illustrato alla  stampa tempi e procedure per le correzioni da apportare al testo dello  Statuto della Regione Umbria, precisando che fin qui la Commissione ha operato alla unanimità e che il primo pacchetto di modifiche dovrebbe arrivare in aula entro giugno 2011.         

 

 

(Acs) Perugia, 17 gennaio 2011 – Lo statuto umbro che ha appena compiuto 40 anni si avvia a subire la quarta modifica rispetto al primo testo, approvato il 25 novembre 1970  con un voto quasi unanime della prima Assemblea. Lo hanno annunciato in conferenza stampa a Palazzo Cesaroni il presidente della Commissione per le riforme statutarie e regolamentari del Consiglio regionale dell'Umbria Andrea Smacchi (Pd) e il vice presidente Raffaele Nevi (Pdl), precisando che,  anche in questa occasione dettata dalla necessità di un inevitabile adeguamento alle esigenze di un mondo in continuo cambiamento, verrà ascoltata l'intera collettività regionale, le sue istituzioni, il mondo economico e produttivo come quello della scuola e di tutte le espressioni organizzate della società umbra.

Illustrando i contenuti del programma di attività della Commissione, già approvato alla unanimità al proprio interno, il presidente Smacchi ha detto che subito dopo il voto dell'aula, previsto per martedì 25 gennaio, la Commissione si metterà subito al lavoro, “prevedendo forme di ampia partecipazione pubblica”, con l'intendimento di portare in Aula entro giugno 2011 un primo pacchetto di modifiche relativamente alle “parti non ancora attuate dello Statuto vigente”. Avranno invece un iter più lungo e  più complesso  altre parti dello Statuto ancora da chiarire, e il varo della revisione complessiva della Carta e del suo Regolamento di attuazione. Smacchi che ha anche annunciato la possibile costituzione di una Commissione per gli affari internazionali, in particolare sulle normative europee, si è dichiarato fiducioso sulla possibilità che le modifiche vengano approvate con il maggior consenso possibile, “e non ci divideremo sui santi, perlomeno lo auspico”.

 

 Al momento sul tavolo della Commissione, ha precisato Smacchi, ci sono tre proposte di modifica: quella dei consiglieri di  Rifondazione comunista per inserire nello Statuto il concetto di acqua come bene comune ed universale; quella dell'Udc sull'inserimento di San Francesco e San Benedetto fra le figure di riferimento della identità umbra; quella della Lega Nord su federalismo e lavoro, sulla cittadinanza legata al voto, sul contrasto alle mafie e sull'acqua bene comune. Altra proposta, ha detto Smacchi “è quella fortemente voluta dal presidente Brega riguardante il cambio della denominazione del Consiglio regionale, in Assemblea legislativa”. Smacchi ha quindi annunciato l'intenzione di celebrare solennemente i 40 anni di storia del primo Statuto umbro.

 

Di largo consenso su lavoro preparatorio svolto fin qui dalla Commissione ha parlato subito dopo il vice presidente della Commissione statuto Raffaele Nevi, precisando che per la sua forza politica - il Pdl che assieme al Pd rappresenta il 70 per cento dell'Assemblea, “è necessario mettere mano allo Statuto  che dovrà fare i conti con il Federalismo, imponendo alla Regione una nuova mission, in parte riassumibile nella modifica formale da Consiglio regionale ad Assemblea legislativa, non solo formale, ma  tale da  trasformare la Regione dall'attuale ente amministrativo ad un piccolo Parlamento legislativo che come tale non dovrà più limitarsi a ratificare le decisioni della Giunta”. Per Nevi è giusto procedere con modifiche anche per stralci e sono maturi i tempi per inserire richiami più evidenti alle radici culturali dell'Umbria, “mi riferisco a due grandissimi come San Francesco e San Benedetto, al pari di concetti introdotti dalla Costituzione europea o della sussidiarietà”. GC/gc

FOTO A DISPOSIZIONE: http://www.flickr.com/photos/acsonline/5363648174/;

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