SAN FRANCESCO E SAN BENEDETTO NELLO STATUTO: “LA COMMISSIONE SPECIALE PER LE RIFORME STATUTARIE SENSIBILE E DISPONIBILE A DARE AL MESSAGGIO DEI DUE SANTI IL RIFERIMENTO CHE MERITANO” – NOTA DEL PRESIDENTE SMACCHI (PD)
(Acs) Perugia, 4 gennaio 2011 - Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), presidente della Commissione speciale per le riforme statutarie, interviene sul richiamo fatto da monsignor Paglia e si dice “convinto che, in occasione della visita ad Assisi di Papa Benedetto decimo sesto, i politici umbri daranno sicuramente una prova di forte unità”. Per Smacchi, che presenterà al Consiglio regionale il programma della Commissione riforme statutarie, il richiamo “importante” di monsignor Paglia “avvalora la volontà di elaborare una proposta che consenta di inserire nello statuto regionale i valori fondanti dei messaggi di San Francesco e San Benedetto. La questione è delicata – afferma - e verrà messa in calendario quanto prima per avere più tempo possibile per esaminarla”.
“Mi sono personalmente battuto – ricorda Smacchi - per la difesa del sito francescano di Piandarca, proprio per il suo valore storico, spirituale e religioso, un capitale universale da difendere istituzionalmente nell’interesse esclusivo della collettività, quindi non mi tirerò di certo indietro ora che c’è la concreata possibilità di dare a questi due santi il richiamo che meritano e che già tutto il mondo gli riconosce. L’Umbria – prosegue - è stata terra di santi e di persone comuni che in silenzio, ancora oggi, sacrificano la propria vita al servizio degli altri. Questi valori li troviamo radicati profondamente nella nostra cultura e nel nostro modo di amministrare e di vedere i nostri cittadini. Solidarietà, sussidiarietà, universalità sono concetti che da sempre muovono la nostra azione politica verso i più deboli, verso gli esclusi, verso gli ultimi, sia che questo lo si guardi dal punto di vista laico che religioso. Pace, diritti umani, accoglienza, integrazione, tutela dell’ambiente sono patrimonio degli umbri, di quegli umbri discendenti dai valori morali e civili di San Francesco e di San Benedetto. La grandezza e la forza secolare dei loro messaggi è proprio nella loro semplicità. In questo contesto il richiamo nella nostra carta regionale ai valori tramandati dai nostri due santi sono occasione di rafforzamento e ulteriore radicamento dell’identità dell’Umbria e della sua internazionalizzazione come culla e palcoscenico mondiale di pace e fratellanza”.
“Papa Benedetto decimo sesto – conclude - troverà ad Assisi e in Umbria una terra ed una comunità aperta al dialogo e politici, che con la massima umiltà, ma anche con la massima concretezza ed austerità, cercano di fare il bene e l’interesse dei propri cittadini”. RED/pg