SAN FRANCESCO E SAN BENEDETTO NELLO STATUTO: “CARTA REGIONALE SCHIACCIATA DA UN FALSO CONCETTO DI TOLLERANZA E DALLA DERIVA LAICISTA” – MONACELLI (UDC): “OPPORTUNO L’INVITO DI MONSIGNOR PAGLIA”
(Acs) Perugia, 4 gennaio 2011 – “La libertà religiosa, è elemento imprescindibile di uno stato di diritto e per dare un contributo prezioso nella costruzione della pace e di un ordine sociale giusto, Benedetto XVI e i leader delle principali religioni del mondo si incontreranno non in una qualunque città, ma ad Assisi, la stessa terra che Giovanni Paolo II scelse per la sua spiritualità la prima volta, 25 anni fa. Di fronte a tutto ciò stride fortemente la mancata caratterizzazione, o forse sarebbe meglio dire la negazione, nello Statuto regionale dell’Umbria dei riferimenti ai santi Benedetto e Francesco”. La portavoce dell’Udc Sandra Monacelli interviene sulla proposta di monsignor Paglia di inserire nello Statuto regionale un riferimento ai santi Francesco e Benedetto “che – sostiene - rappresenta un invito opportuno e condivisibile nell’accelerazione del processo di revisione dello Statuto regionale che nella sua approvazione era rimasto schiacciato da un falso concetto di tolleranza e più ancora da una ingiustificata deriva laicista”.
“Se i capi delle principali religioni del mondo – conclude - accettano di incontrarsi ad Assisi e non si sentono offesi dall’invadenza della spiritualità francescana, allora credo che più e meglio possa fare il Consiglio regionale dell’Umbria, riconoscendo le peculiarità che hanno determinato la coscienza storica e l’identità, oggi negata, dell’intera comunità regionale”. RED/pg