GESTIONE DELLA SPESA SANITARIA IN UMBRIA: “LA MANCATA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATICO DI ACCOGLIENZA CREA CONFLITTUALITÀ ED OPACITÀ” - MONACELLI (UDC) INTERROGA LA GIUNTA
Con una interrogazione alla Giunta regionale il consigliere Sandra Monacelli (Udc) solleva il problema dei ritardi nella informatizzazione e della messa in rete dei servizi sanitari e delle prestazioni erogata ai singoli cittadini. A suo giudizio l'Umbria non ha ancora realizzato il Servizio accoglienza regionale, inteso come concentratore di dati, e questo ha generato conflittualità ed opacità nella normativa, impedendo di razionalizzare il sistema a vantaggio dei cittadini utenti e di contenere il costo dei servizi erogati.
(Acs) Perugia 30 novembre 2010 – L'informatizzazione del sistema sanitario per il monitoraggio della spesa e per la verifica di adeguatezza e appropriatezza delle prestazioni in Umbria continua ad essere un terreno altamente conflittuale, che inchioda al palo la nostra regione mettendo in luce, un evidente conflitto di poteri sulla gestione delle risorse destinate alla sanità.
Lo afferma Sandra Monacelli capogruppo Udc in Consiglio regionale, in una interrogazione alla Giunta nella quale si sostiene che di fatto, in Umbria non è stato ancora creato il Sistema di accoglienza regionale (Sar), inteso come concentratore di dati dei singoli pazienti, relativi a richieste di visite ed esami, referti, dimissioni ospedaliere, che in altre regioni sono già stati messi in rete, sia per poter colloquiare con il Ministero come prevede la legge, sia per aumentare l'efficienza e la produttività dei servizi.
Monacelli, che chiede di sapere quali provvedimenti intende adottare la Giunta per superare questo ritardo, sostiene anche che il ritardo nella creazione di una rete informatica che contenga tutti i dati sanitari dei pazienti sta creando in Umbria una situazione di “opacità delle stesse regole, divenute per la loro complessità ostacolo invece che mezzo attraverso il quale il cittadino potrebbe avere una conoscenza dei problemi sanitari a 360 gradi”. L'informatizzazione invece, aggiunge la Monacelli “sta producendo in altre regioni (Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lombardia) evidenti miglioramenti a vantaggio dei cittadini in termini di qualità, sicurezza e diminuzione degli errori medici e una sensibile riduzione dei costi degli interventi”.
Come esempio di buon funzionamento delle tecnologie informatiche applicate alla sanità, il capogruppo Udc cita l'esperienza specifica dell'Emilia Romagna che, con il “’Progetto Sole’, mette in campo una rete che collega circa 3.800 medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta con tutte le strutture e i medici specialisti delle aziende sanitarie della regione stessa, favorendo la presa in carico degli oltre 4milioni di cittadini, tramite la condivisione delle informazioni sanitarie tra i medici che hanno in cura il paziente”. GC/gc
Con una interrogazione alla Giunta regionale il consigliere Sandra Monacelli (Udc) solleva il problema dei ritardi nella informatizzazione e della messa in rete dei servizi sanitari e delle prestazioni erogata ai singoli cittadini. A suo giudizio l'Umbria non ha ancora realizzato il Servizio accoglienza regionale, inteso come concentratore di dati, e questo ha generato conflittualità ed opacità nella normativa, impedendo di razionalizzare il sistema a vantaggio dei cittadini utenti e di contenere il costo dei servizi erogati.